Nuoto, oro Italia nella 4×50 stile libero mista a Budapest

di Simone Milioti

Prima storica medaglia della 4×50 stile libero mixed in 1’28″50. Straordinario oro che allarga l’impronta di squadra che l’Italia sta lasciando in questo mondiale. È seguita la medaglia d’argento di Simona Quadarella nei 1500 stile libero e poi il bronzo maschile della staffetta 4×200 stile libero. Finali per Sara Curtis nei 50 dorso, chiusa al sesto posto, e dalle semifinali dei 100 farfalla avanzano alla gara per le medaglie Busa e Stefanì.

Oro per Deplano, Miressi, Di Pietro e Curtis

I vice campioni europei si prendono tutto con le frazioni di Leonardo Deplano in 20″80 (3), Alessandro Miressi in 21″01 (2), Silvia Di Pietro in 23″35 (3) e Sara Curtis in 23″34 che precedono di un decimo il Canada e di tre la Polonia. “Ci siamo divertiti; sapevamo che ci giocavamo qualcosa di importante. Siamo riusciti a mantenere i nervi saldi e ce la godiamo. Questa potrebbe essere l’ultima mia apparizione internazionale e quindi sono particolarmente contenta di aver vinto la medaglia d’oro”, dichiara Di Pietro (Carabinieri / CC Aniene), 31enne romana allenata da Mirko Nozzolillo che ha conquistato la prima medaglia in nazionale agli europei del 2008 col bronzo nella 4×50 mista. Il suo cambio di 0″09 è frutto di esperienza e si rivelerà molto importante nel gioco dei centesimi. “Ho chiesto di partire lanciato anche in vista della mista per provare il cambio – continua Miressi (Fiamme Oro / CN Torino), 26enne torinese allenato da Antonio Satta – Siamo riusciti a dare il massimo senza rischiare i cambi. Siamo stati davvero bravi”. “Senza Stati Uniti e Australia sapevamo che ci saremmo potuti inserire nella lotta per il successo – sottolinea Deplano (Carabinieri / CC Aniene), 25enne fiorentino allenato da Sandra Michelini – Complimenti alla squadra che riesce sempre ad esprimersi ad altissimo livello.

Curtis oro e poi finale 50 dorso

C’è grande affiatamento e condivisione in staffetta”, la cui ascesa è completata dalla frazione di Curtis (Esercito / CS Roero), 18enne di Savignano allenata da Thomas Maggiora, che è riuscita a gestire con freddezza aspettative e avversarie prima di festeggiare al volo con gli azzurri, correre a prepararsi per i 50 dorso in programma dopo mezzora, raggiungere il podio per cantare l’inno di Mameli e spostarsi direttamente in camera di chiamata per avviarsi alla corsia 2 della sua finale individuale che conclude al sesto posto in 26″26. “Sono contentissima per la medaglia d’oro. Porterò sempre nel cuore il successo con la staffetta perché è un’emozione assurda”. Racconta l’azzurra che continua a scoprire i suoi limiti. “L’avvicinamento alla finale dei 50 dorso è stato pazzesco. Velocissimo tra scarico, cambio costume, cerimonia. Ma fa parte del processo di crescita così come il tempo. Mi prendo quello della semifinale che vale record italiano e mondiale giovanile in 26″03”, conclude la sprinter con naso all’insù e all’ingiù che coniuga potenza e grazia e con determinazione e impegno sta scrivendo una bella storia. Vince la statunitense Regan Smith col record mondiale di 25″23, avanti alla connazionale Katharine Berkoff (25″61) e alla canadese Kylie Masse (25″78). Il prossimo obiettivo è rompere il muro dei 26 secondi; intanto sabato Curtis torna in vasca nei 50 stile libero.

Argento per Quadarella nei 1500 stile libero

Torna a sorridere anche Simona Quadarella che si prende l’argento nei 1500 in 15’30″14 (1’46″30 ai 200, 4’05″99 ai 400 metri, 8’13″39 agli 800, 12’23″56 ai 1200), primo podio della carriera ai mondiali in vasca corta sulla lunga distanza dopo l’argento nel 2018 e il bronzo nei 2021 negli 800. Una medaglia piena di di fermezza, carattere, regolarità, che apre il quadriennio della romana, 26 anni il 18 dicembre, che ha cominciato un nuovo percorso con il tecnico Gianluca Belfiore. Per l’atleta del CC Aniene si tratta del 29esimo metallo internazionale e di una conferma personale importante. “Questa medaglia la volevo e me la sono andata a prendere; è un buon tempo, sono andata molto vicino al mio record italiano (15’29″74 del 2021, ndr). E’ un periodo di stanchezza, anche mentale perché dopo l’Olimpiade ho preferito ricominciare subito per archiviare la delusione dei quarti posti. Si sta concludendo un anno intenso e sono contenta di tornare a casa con una medaglia”, chiosa Quadarella.
Solidissima Isabel Gose, che vince in 15’24″69 (1’46″09 ai 200, 4’05″32 ai 400, 8’12″43 agli 800, 12’20″14 ai 1200) e conduce la gara sin dall’inizio insieme all’azzurra, con il duo di testa che aveva già oltre una figura di vantaggio su tutte le avversarie. La 22enne tedesca, che ha sbarrato il podio olimpico dei 1500 alla regina italiana del mezzofondo, si conferma in piena crescita dopo il secondo posto negli 800. Al terzo posto la statunitense Jullian Cox, autrice di 15’41″29 nelle serie lente.

Staffetta uomini 4×200 stile libero di bronzo

A chiudere il programma della quarta giornata la 4×200 stile libero maschile. Dominano gli Stati Uniti con Hobson, Foster, Casas e Smith che realizzano il nuovo record del mondo in corta in 6’40″51, battuto di quasi tre secondi il record sempre americano realizzato a Melbourne 2022. Al secondo posto l’Australia con Giuliani, Sommerville, Turner, Winnington. Terza una bella Italia con Filippo Megli (1’42″26), Manuel Frigo (1’42″15), Carlos D’Ambrosio (1’41″48) e Alberto Razzetti (1’41″62), tempo totale finale 6’47″51.

Le semifinali

Michele Busa e Simone Stefanì conquistano la finale dei 100 farfalla con un garone che sorprende per incisività, carattere e prospettive. Quarto tempo con primato personale demolito (dal 51″15 nuotato in batteria al 49″11) per Busa (Imolanuoto) già quinto nei 50. “Sono felice per la seconda finale – dice il 23enne ravennate di Faenza allenato da Cesare Casella – Credo di poter migliorare ancora e in finale ci proverò, perché no. Si deve spingere”. Settimo Stefanì (Fiamme Oro / Time Limit) in 49″28, a 15 centesimi dal personale. “Sono molto felice perché non nuotavo un tempo del genere da tre anni; in batteria ho pagato la tensione, nel pomeriggio sono stato più sciolto – dichiara il ventiquattrenne leccese di Maglie, che vive e si allena a Caserta con Andrea Sabino – credo di aver commesso qualche errore nel secondo cinquanta, ciò significa che ho ancora margine. Spero di divertirmi anche in finale”. Nel mirino il record di Matteo Rivolta di 48″64. Avanti a tutti c’è lo svizzero campione dei 50 farfalla col primato del mondo Noè Ponti, in 48″89, che poi si prende il titolo dei 100 misti. Eliminato il canadese Ilya Kharun, argento dei 50 col mondiale giovanile.

Foto Andrea Masini / DBM