Polemica Antonini, Stop agli investimenti, il futuro di Trapani in bilico
Calcio01 Dicembre 2025 - 12:29
La telenovela tra Valerio Antonini e la città di Trapani ha raggiunto il suo climax emotivo e sportivo. L’imprenditore romano, presidente di FC Trapani 1905 (calcio) e Trapani Shark (basket), ha gettato la spugna dopo l’ultima partita casalinga di Serie C contro il Monopoli (1-1), denunciando pubblicamente la mancanza di sostegno economico da parte della piazza e annunciando la cessazione immediata di ogni ulteriore investimento.
L’episodio chiave è un video, diventato virale in poche ore, nel quale Antonini, visibilmente irritato, ha commentato la scarsa affluenza allo Stadio Provinciale per la partita di calcio, associandola a incassi che non giustificano i milioni di euro versati nella società.
“Babbo Natale è Partito per la Finlandia”
Il messaggio di Antonini non lascia spazio a interpretazioni: la sua generosità finanziaria, definita “Babbo Natale”, è terminata.
«Il progetto Trapani Calcio-Gruppo Antonini sembra essere fallito. Non ci metto più un centesimo di euro. Ora quello che c’è nelle casse si paga. Babbo Natale è partito per la Finlandia.»
Scontro Frontale con la Città
La polemica non si è limitata solo all’aspetto finanziario. Il presidente ha criticato aspramente la risposta della città al suo ambizioso progetto, che in trenta mesi aveva portato a investimenti dichiarati superiori ai 20 milioni di euro in due discipline.
Per la tifoseria organizzata, che ha risposto con uno striscione carico di amarezza – “Io ci credevo. E tu?” – lo sfogo di Antonini ha rappresentato un tradimento delle promesse iniziali. L’imprenditore lamenta una gestione fallimentare sul piano degli incassi e del sostegno locale, nonostante i successi sportivi ottenuti, inclusa la storica vittoria del basket contro Milano.
Quale Futuro per lo Sport Granata?
Con la squadra di calcio che sta lottando per risalire la classifica di Serie C nonostante una pesante penalizzazione e il basket in Serie A ad affrontare un futuro incerto, l’unica certezza, come ribadito da Antonini, è l’apertura delle porte a chiunque voglia subentrare nelle proprietà.
La “festa” è finita, e Trapani si ritrova a interrogarsi sul futuro delle sue ambizioni sportive, lasciate in un limbo di polemiche e risentimenti.