Il Giro di Sicilia (2.1), Stage 2: Bis di Molano a Mondello davanti ad un bravissimo Fiorelli

di Giuseppe Ortale

Perla di Juan Sebastian Molano (UAE Team Emirates) bissa la vittoria di ieri dominando la volata sull’arrivo di Mondello davanti all’ottimo Filippo Fiorelli (Bardiani CSF – Faizanè) che coglie un bellissimo secondo posto resistendo nel finale a Matteo Moschetti (Trek – Segafredo); nuovamente ottimo il compito Maximiliano Richeze che lancia perfettamente il leader della classifica generale de Il Giro di Sicilia (2.1).

Ad inizio frazione ci provano Jacopo Mosca (Trek – Segafredo) e Alessandro Covi (UAE Team Emirates) ma la loro azione è stoppata dal gruppo tirato dai baschi dell’Eskaultel – Euskadi che nell’azione successiva piazzano Txomin Juaristi che trova la compagnia di Emerson Oronte (Rally Cycling) del giovane stagista Giacomo Cassarà  (Amore&Vita) protagonista di due allunghi nella tappa di Licata, di Niccolò Salvietti (Mg.K Vis VPM), di Eric Paties Montagnier (Work Service Marchiol Vega) e di Stefano Gandin (Zalf Euromobil Fior).

I sei di testa hanno il via libera del gruppo e in pochi chilometri prendono un vantaggio di poco superiore ai 4′ in prossimità del primo GPM della giornata Portella della Ginestra con Gandin che transita in prima posizione ma per diventare il nuovo leader della maglia verde pistacchio servirà prendere punti nell’ultimo Gran Premio della Montagna di Carini posto a soli 20 km dal traguardo.

Il vantaggio del sestetto al comando inizia a scendere fino a toccare i 2′ con il gruppo guidato dall’UAE Team Emirates che non ha usufruito di nessun cambio da parte degli altri team; salita di Carini in cui transita in testa Juaristi davanti a Gandin, nuovo leader della classifica degli scalatori, e il gruppo che sale ad una velocità folle e che si spezza in due tronconi.

A 15 km dall’arrivo gruppo compatto e il 19enne Giovanni Bortoluzzi che si avvantaggia in prossimità del traguardo volante di Capaci vinto da Davide Gabburo (Bardiani CSF – Faizanè) che transita per primo davanti al ragazzo della Work Service; problema meccanico per Vincenzo Nibali che si lascia sfilare dal gruppo per rientrare dopo qualche centinaia di metri.

A sei chilometri dall’arrivo a muoversi è addirittura Marc Soler (Movistar Team) seguito da Simone Velasco (GazProm – RusVelo) ma l’UAE chiude immediatamente e decide di prendere, di forza, in mano la situazione mantenendo alta la velocità; nulla da fare in volata con un Molano pilotato perfettamente da quale fenomeno di Richeze che lo lascia al vento negli ultimi 150 metri. Bravissimo Fiorelli che nel finale si piazza sulle ruote di Molano ma non ha potuto nulla contro la potenza e la forma del velocista colombiano.