La Sigel Marsala conquista il successo all’appendice del quinto set. Battuta la prima della classe San Giovanni

di Redazione

Nell’ultimo turno di andata del raggruppamento “A” inossidabili e dalle “sette vite” le ragazze della Sigel Marsala, ammirate nel loro domicilio rappresentato dal PalaBellina. Forti e senza timori reverenziali le giovani azzurre della guida tecnica Delmati a tal punto da ribaltare tutti i pronostici della vigilia che le volevano soccombere contro una San Giovanni in Marignano che dopo l’impegno in terra siciliana e grazie al punto ottenutovi è la capolista solitaria arrivati al giro di boa della stagione regolare. Marsala la vince grazie a una correlazione muro/difesa apparsa più attiva nelle porzioni di taraflex ricoperte nella zona di conflitto in ricezione. Infatti il fondamentale della ricezione segna il 43% di perfezione e il 36% in attacco, corroborato da 6 muri-punto e ben 10 servizi vincenti. Per decretare la vincente dell’ennesimo scontro diretto, dove i contenuti tecnici questa volta non sono mancati, si è dovuto fare ricorso al tie-break che premia in rimonta una accorrente Sigel Marsala con i parziali così ripartiti: [25/19; 20/25; 25/27; 26/24; 15/12]. La Sigel, per uscirne con un risultato positivo dall’esame San Giovanni e come finanche in altre occasioni di campionato, si aggrappa alla sua straniera Okenwa, Mvp dell’intero match ritirando il premio dello sponsor Cantine Fina fermandosi a 26 timbri e alla fiorentina di Signa Aurora Pistolesi con lo score personale che recita 23 punti messi a terra. Buone le prove della schiacciatrice-ricettore Ristori Tomberli e di Parini, ambedue giungono in doppia cifra rispettivamente con 12 e 10 stampi. Omaggiata con dolci tipici del luogo a margine dell’incontro la campionessa del Mondo dell’Italvolley nel 2007, Serena Ortolani opposto della Omag-MT San Giovanni in Marignano, un crack per la categoria e i 21 punti ne sono una aggiuntiva dimostrazione.

Quest’oggi giusto dispensare un elogio particolare alle mie giovani” – le parole di Davide Dalmati. “Non si sono disunite all’avvenuto recupero e svantaggio. Siamo partiti con la volontà di battagliare il più possibile e non essere da meno delle dirimpettaie di turno. Le ragazze hanno risposto botta per botta all’avversaria e quella di oggi con cui ci siamo misurati non era una avversaria qualunque. Abbiamo riscontrato spesso e volentieri una buona padronanza della difesa della seconda linea e uscite offensive in cui la squadra mi è piaciuta, soprattutto nella situazione di sideout. Sono fiducioso: la crescita sta avvenendo di pari passo al livello di difficoltà del calendario. Spero ognuna delle dodici azzurre acquisisca consapevolezza dopo oggi”.