Australian Open: vince solo Jannik Sinner. Sconfitti Travaglia, Mager, Musetti, Cecchinato e Seppi

di Giuseppe Ortale

Sei gli azzurri in campo nella terza giornata degli Australian Open e il bilancio è assolutamente negativo con 1 vittoria per mano di Jannik Sinner e quattro sconfitte.

L’azzurro di San Candido ha battuto con il punteggio di 6-4 7-5 6-1 il portoghese #140 ATP Joao Sousa;  Jannik ha avuto qualche passaggio a vuoto durante i primi due set ma non ha mai dato spazio al suo avversario che nel terzo set alza bandiera bianca. Secondo turno contro l’americano Steve Johnson #104 ATP in quello che sarà il terzo match tra i due con l’azzurro che ha vinto i due precedenti.

Lotta ma cede dopo una battaglia di quasi tre ore Stefano Travaglia opposto alla tds. #15 l0iberico Roberto Batista Agut che batte l’ascolano con lo score di 7-6 6-4 5-7 6-1; nulla da fare per Gianluca Mager che non poteva davvero nulla contro la tds. #5 Andrey Rublev (6-3 6-2 6-2) e per il palermitano Marco Cecchinato, mai vincente in un torneo dello slam al di fuori di Parigi, che ha faticato davvero a tenere testa al 38enne tedesco Philipp Kolschreiber (6-4 7-5 7-6), #134 ATP, che a differenza del siciliano ha raggiunto tre volte gli ottavi di finale a Melbourne.

Tre set, 6-1 6-1 7-5, bastano al polacco Kamil Maichrzak per avere la meglio del nostro Andreas Seppi che si consola con il nuovo record di partecipazioni consecutive ai tornei del Grand Slam, 66, superando in questa speciale classifica il grande Roger Federer.

A chiudere la giornata è stato Lorenzo Musetti che perde dal tennista di casa e tds. #32 Alex De Minaur con il punteggio di 3-6 6-3 6-0 6-3; dopo aver vinto il primo set il giovane azzurro è entrato in una confusione mentale e tattica che troppo spesso gli capita di dover affrontare negli ultimi 6 mesi. Il tennis del ragazzo di Carrara è davvero gradevole da vedere ma sono da rivedere alcune scelte tattiche che spesso risultano inconcludenti che vanno a minare la “testa” di un ragazzo nato per il tennis ad alti livelli.