Calcio a 5 C1/A. È la volta di CUS e Tiki Taka, parola ai tecnici Rizzo e Miosi

di Elio Natale Coppola

Come molti già sapranno la serie C1 di calcio a 5 si appresta a tornare in campo il prossimo weekend, ma siamo ancora in tempo per fare nuove conoscenze. Il nostro tour virtuale del girone A sta giungendo alle sue battute conclusive, essendo il penultimo della lista. Come da consuetidine, dopo la provincia di Trapani adesso si ritorna nel capoluogo siciliano con il duo Tiki Taka e CUS Palermo ed loro allenatori Salvatore Rizzo e Alfonso Miosi.

Le due squadre sono separate da 10 punti in classifica; la prima è invischiata nella lotta per i play-off, mentre, la seconda fa parte di quell’insieme di team che affollano la zona play-out. Come si evincerà dalle loro parole entrambi i tecnici confidano che nel girone di ritorno i loro ragazzi sapranno esprimersi al meglio, visto che i meccanismi di squadra iniziano a consolidarsi; salvo l’incognita Covid.

Miosi: “Stiamo ripartendo da 0 e ci vuole tempo. Guido un gruppo d’oro”

alfonso-miosi-cus-palermo

L’allenatore del CUS Palermo Alfonso Miosi

Sull’avvio di stagione, il tecnico Miosi del CUS Palermo ci racconta: «Questa squadra nasce dalla fusione del vecchio CUS con il Sole Futsal. Data la recente formazione, il nostro obiettivo stagionale è la salvezza per poi alzare l’asticella in futuro; certo se dovesse arrivare qualcosa in più meglio. Sfortunatamente tra infortuni e Covid non siamo ancora riusciti ad essere al completo ma speriamo di esserlo dopo questa pausa». Sui suoi ragazzi, l’allenatore aggiunge: «Sono un gruppo d’oro, adesso hanno legato tra loro e lavorano molto seriamente. Tutti i ragazzi giocano per passione, ovviamente nei primi mesi abbiamo avuto delle difficoltà ad amalgamarci ma adesso il gruppo è solido».

Anche Miosi condivide il punto di vista degli allenatori precedenti sul livello del girone. «Si, il campionato è livellato nella zona centrale di classifica. Ovviamente la differenza rispetto al girone unico è notevole, quello era più competitivo ma, a dirla tutta, anche la serie B di oggi non è quella di 6/7 anni fa. Il vero stacco, adesso, si ha in A2, dove è necessaria la doppia seduta di allenamento». Un altro aspetto che il CUS condivide con le altre società sono le misure per prevenire il contagio. «Anche noi ci siamo attenuti alle direttive sanitarie. Durante le vacanze abbiamo utilizzato le schede individuali e videoconferenze. Dubito fortemente che si arrivi al rinvio».

Sulla questione dei giovani, il tecnico palermitano avverte che: «Buona parte delle società preferiscono vincere subito piuttosto che guardare al futuro, non rendendosi conto che il tempo e le risorse spese sugli Under alla fine ripaga. Penso anche che non manchi la materia prima, a Palermo si trovano tanti ragazzi disposti a giocare; ciò che manca è chi li sappia allenare».

Rizzo: “Partenza indigesta, ma fortunatamente l’appetito vien mangiando”

Il non aver raccolto punti per le prime tre giornate di campionato è un cruccio che tormenta i sogni del Tiki Taka. Specialmente quelli del tecnico Salvatore Rizzo: «Siamo partiti proprio male e paghiamo questa falsa partenza con la posizione in classifica. Fortunatamente strada facendo ci siamo adatti ed abbiamo trovato il modo di giocare a noi più familiare. Va detto che rispetto all’anno scorso il gruppo è cambiato un bel po’, inoltre, questo è il mio primo anno qui al Tiki Taka».

salvo-rizzo-tiki-taka

Salvatore Rizzo, tecnico Tiki Taka

Nonostante sia arrivato da meno di un anno Rizzo è già pienamente coinvolto nel progetto. «Questa società è molto giovane, a partire dai presidenti Paolo Riesi e Giuseppe Immesi. Il loro entusiasmo è contagioso, si danno tanto da fare per non farci mancare nulla. Quest’anno, per esempio, sono riusciti a darci il PalaDonBosco che condividiamo con il Villaurea. L’intenzione è quello di creare il proprio Settore Giovanile e penso proprio che l’anno prossimo lo completeremo». Per quanto riguarda l’obiettivo stagionale il tecnico non fa troppi giri di parole: «L’anno scorso il Tiki Taka ha fatto i play-out, quest’anno si vuole alzare ancora l’asticella. Vista la situazione di classifica e i nuovi innesti degli ultimi mesi sarebbe sciocco non dire che stiamo puntando ai play-off. L’importante sarà non perdere terreno dalle prime due, perchè se avessimo iniziato bene saremo là a giocarcela con loro, secondo me».

Per quanto riguarda i giovani ed il livello della competizione regionale, l’allenatore espone dei punti di vista interessanti. «Questo è il mio sesto anno in C1, per me questo è un campionato monco. Preferivo quando il girone a 14, dove essendoci più partite c’era maggiore possibilità di recuperare o perdere punti. Così è semplice, per chi ha i mezzi, prendere vantaggio. Non ho visto grandi differenze nel livello del gioco rispetto agli scorsi anni».

«Sui giovani è sempre lo stesso discorso, i ragazzini di 14/15 anni se hanno la possibilità puntano al calcio a 11. Solo chi inizia a giocare a futsal nella Scuola Calcio poi continua con la Juniores e le varie under. Si, molti sostengono che a Palermo si trovano più ragazzi ma per  me è tutta una questione di numeri. A Palermo ci sono più abitanti rispetto che a Trapani ma la media è più o meno la stessa ed è questo il dato da attenzionare. Meno male che c’è la regola imposta dalla federazione sulla presenza degli under in partita perchè finalmente iniziano a vedersi nuove facce in campo».

L’ultimo pensiero va alla domanda di rito sul Covid e rispettive misure precauzionali. «Ogni settimana facciamo i tamponi. Fortunatamente durante le vacanze natalizie abbiamo avuto un solo contagiato. Avrei preferito un rinvio un po’ più lungo perchè dopo questo periodo di stop si rischia l’infortunio muscolare» questa la chiosa di Rizzo.