Varati dal CDM nuovi ristori per palestre e piscine

di Marco Mattia Conti

Varati dal CDM nuovi ristori per palestre e piscine

Moderata la soddisfazione negli ambienti sportivi nell’accogliere la volontà da parte del Consiglio Dei Ministri di varare nuove norme di ristoro per alcune attività economiche particolarmente colpite dalla pandemia.

Tra queste attività sicuramente le piscine e le palestre sono state tra le più colpite sia nel periodo pre vaccinazione con mesi e mesi di chiusure e scarsi o  nulli ristori da parte del Governo, sia adesso che pur se aperte hanno subito immediatamente misure, ispirate forse ad eccessiva prudenza e cautela, che ne hanno bloccato il ritorno alla normalità.

Infine il caro bollette degli ultimi due/tre mesi ha dato praticamente il colpo di grazia alle finanze di queste strutture.

Molte le iniziative da parte dei Presidenti di Federazioni sportive, tra questi sicuramente il più attivo è stato quello della FIN, il Senatore di Forza Italia Paolo Barelli, che a più riprese ha invitato il Governo a prendere in esame di varare norme e regolamenti a tutela delle strutture sportive.

l’ultima proprio pochi giorni fa sulle pagine del sito ufficiale di federnuoto.it

E’ invece di ieri la sua ultima dichiarazione rilasciata all’agenzia ADN Kronos di tutt’altro tenore: Varati dal CDM nuovi ristori per palestre e piscine

“Oggi, in Consiglio dei ministri, sono state accolte le richieste che Forza Italia, da tempo, aveva formulato per intervenire sul ‘caro bollette’, a sostegno delle imprese e delle famiglie, seppur consapevoli che occorrerà pensare a ulteriori provvedimenti per accompagnare verso la ripresa il paese e salvaguardare i posti di lavoro”. Lo afferma il presidente dei deputati di Forza Italia e della Federnuoto, Paolo Barelli. “Abbiamo prontamente raccolto, in particolare, il grido di allarme lanciato in queste settimane da numerose associazioni sportive – come ad esempio quelle che gestiscono le piscine – che senza adeguati sostegni avrebbero dovuto interrompere la loro attività e che sono state inserite nella categoria delle attività energivore. Un importante passo in avanti è stato compiuto – conclude Barelli – e adesso serve un ulteriore scatto per verificare la possibilità di nuovi e più consistenti aiuti, anche attraverso uno scostamento di bilancio”.