Milano – Torino (1.Pro), One Day Race: Magenta – Rivoli

di Giuseppe Ortale

Con la conclusione della Tirreno – Adriatico (2.UWT) entriamo nella settimana che culminerà con la 113esima edizione della Milano – Saremo (1.UWT); tuttavia domani si svolge un piccolo anticipo della “classicissima” con la 103esima edizione della Milano – Torino (1.Pro)199 km con partenza da Magenta e arrivo a Rivoli.

La “MI -TO” è la gara più antica del mondo con la prima edizione della corsa risale nel lontano 1876; albo d’oro ricchissimo che vede in testa il plurivincitore della corsa con cinque centri Costante Girardengo. A fare compagnia, nella storia della corsa, al campionissimo troviamo Alfredo BindaLearco GuerraGino BartaliFiorenzo MagniAngelo PanebiancoFranco BalmamionGianni MottaFranco BitossiRoger De VlaeminckGiovanni BattaglinFrancesco MoserGiuseppe SaronniGianni BugnoMichele BartoliDanilo Di LucaAlberto Contador fino ad arrivare al campione uscente Primoz Roglic.

l percorso è sostanzialmente pianeggiante fatto salvo l’attraversamento del Canavese dove sono proposti alcuni brevi saliscendi che non presentano né lunghezze né pendenze degne di rilievo; partenza da Magenta per attraversare su strade pianeggianti l’alta pianura padana nella zona delle risaie toccando Novara e Vercelli per portarsi quindi nel Canavese dopo Cavaglià, Viverone e Bollengo.

Il Canavese si presenta con piccoli saliscendi che proseguono e Nord di Torino nella zona del Parco della Mandria; all’imbocco della Val di Susa la strada torna sostanzialmente pianeggiante fino all’arrivo. Si incontrano, negli abitati attraversati, i consueti ostacoli cittadini come rotatorie, spartitraffico e passaggi rialzati; ultimi 10 km praticamente pianeggianti fino all’arrivo di Rivoli.

Ultimi 5 km pianeggianti su strade cittadine molto ampie con la presenza di ampie rotatorie. Ultima curva a 400m dall’arrivo; rettilineo finale di 400 m, ampio (largh. 8.5 m) su asfalto.

La semiclassica più antica del mondo segna il rientro alle corse di Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan Team) che dopo aver contratto il Covid – 19 è stato rallentato anche dallo streptococco che ha indebolito notevolmente lo “Squalo dello Stretto”.