Russi e Bielorussi fuori dalle gare FINA

di Marco Mattia Conti

Russi e Bielorussi fuori dalle gare FINA

Dopo qualche tentennamento, decise polemiche e prese di posizioni da parte di diverse Nazioni, anche la FINA si adegua al diktat del CIO nel voler escludere tutti gli atleti di nazionalità russa e bielorussa dalle competizioni internazionali, in primis i Campionati Mondiali previsti a Budapest nel prossimo Giugno.

Nel contempo i Campionati Mondiali di vasca corta di Kazan previsti a dicembre saranno ospitati da un’altra Nazione ancora da definire. Infine FINA comunica l’apertura di una procedura disciplinare nei confronti del nuotatore russo Evgeny Rylov (in foto) per valutare una possibile violazione delle regole FINA a seguito della sua partecipazione a una manifestazione pro-guerra allo stadio Luzhniki di Mosca.

Nei giorni scorsi le critiche mosse da Polonia, Germania e Svizzera oltre ad altri Paesi non in maniera ufficiale hanno convinto la FINA a chiudere le porte agli atleti russi e bielorussi definitivamente, mentre l’8 marzo scorso aveva previsto la loro eventuale presenza, ma non senza bandiera ed inno in una squadra neutrale.

Il comunicato FINA

LA settimana scorsa era stata la volta della ISL di escludere gli atleti russi da eventuali squadre nel roster della prossima stagione tra cui Kliment Kolesnikov, Evgeniia Chikunova, Andrei Zhilkin e il due volte campione olimpico Evgeny Rylov a cui la Speedo ha interrotto qualsiasi tipo di rapporto di sponsorizzazione.

Comunicato Energy Standard

Negli ultimi giorni abbiamo visto atleti russi di alto profilo sostenere pubblicamente l’invasione dell’Ucraina. Riconosciamo che, a causa della guerra di propaganda, questi atleti potrebbero non comprendere l’entità delle atrocità commesse dall’esercito russo. Tuttavia le loro azioni hanno causato danni considerevoli e questo non può non avere conseguenze.

In linea con altri importanti istituzioni sportive internazionali e con effetto immediato, il club di nuoto Energy Standard International ha sospeso tutti gli accordi con gli atleti russi e il personale di supporto.

No alla guerra!