Pallacanestro Trapani contro l’Orlandina, i numeri del roster di Marco Cardani

di Redazione

L’Orlandina di coach Marco Cardani sta faticando nelle ultime uscite, con diverse sconfitte sul groppone, compresa quella ad Orzinuovi contro il fanalino di coda. È un gruppo davvero giovane e l’obiettivo della salvezza è ancora a portata di mano, nonostante il penultimo posto attuale. Il roster è più lungo rispetto all’andata, stante l’inserimento di Traini e, soprattutto, il rientro degli infortunati che, durante la stagione, hanno costituito un grosso handicap per la squadra. Come ormai da qualche anno, le chiavi dell’attacco sono nelle mani dei due americani di gran talento che, di fatto, gestiscono gran parte delle conclusioni dal campo della squadra. Il peso offensivo di Capo è più che buono, così come l’attitudine a rimbalzo (anche d’attacco) e la propensione alla transizione. La tenuta difensiva è andata un po’ a fasi alterne, invece. I singoli. Il top scorer è l’ala Nick King (1995) che ha girato le Filippine, Colombia ed Olanda, vincendo il campionato con la maglia del Leida. Gran realizzatore, può fare più ruoli, creare dal palleggio, portare in post basso avversari più piccoli, aprirsi contro lunghi meno dinamici, soprattutto col suo eccellente tiro dalla distanza. Notevole struttura fisica, che lo porta a primeggiare a rimbalzo e prendersi diversi falli. Numeri da MVP finora: 19.3 p.ti, 6.4 falli subiti, 6.9 rimbalzi, 1.5 recuperi e 3.5 assist a match, segno che vede anche i compagni. Bene dal campo, sia da due (50%), sia dai 6.75 (35% in stagione). Unici nei, il 51% dalla lunetta e le 3.5 perse per gara, ma si prende tante responsabilità (16 tentativi dal campo di media) e crea altrettanto, quindi è fisiologico. Sul perimetro la guardia, ex Bergamo, del 1999 Simone Vecerina, esploso la passata stagione. Atletico ed intraprendente in uno contro uno, mentre sono migliorabili le sue qualità balistiche, soprattutto da tre (17% in stagione). Per lui 23’ di parquet, 7.3 p.ti per volta (44% da due), 2.6 falli subiti, 2.2 assist a match. Male dalla lunetta, con appena il 58%. Vola in transizione. Il 2/3 U.S.A. Tevin Mack (1997), ultimo anno NCAA a Clemson, è alla sua seconda esperienza in Europa, dopo esser stato il secondo marcatore della lega del Kosovo, nelle fila del KB Prishtina. Grande struttura fisica per il ruolo, può segnare in più modi, anche se predilige il tiro dalla distanza. Dalla media può far male, contro avversari più piccoli, tirando in fadeaway. Super apporto a rimbalzo. Per lui, 18 p.ti (54% da due), 2.7 falli subiti, 6.4 rimbalzi ad uscita. Il 26% da tre è migliorabile. Male dalla lunetta, con il 62%. Non ama più di tanto attaccare il ferro, poiché predilige l’arresto e tiro. Tanti tentativi dal campo anche per lui, più di 16 a match. In quintetto anche il playmaker del 2000 Matteo Laganà che, cresciuto tra Reggio Calabria ed il settore giovanile dell’Olimpia Milano, da anni ormai (nonostante la giovane età) ha le chiavi della squadra. Regista d’ordine che pressa il portatore di palla avversario e gioca per i compagni, concludendo tanto da fuori, con alterne fortune (33% da tre su oltre 6 tentativi per gara). Male da due (31%). Aggiunge 8.2 p.ti, 1.9 falli subiti, 3.5 rimbalzi e 2.2 assist per partita. Attacca poco il ferro e, così, viaggia poco in lunetta (dove però tocca il 93%). Energia e dinamismo, ma le percentuali dal campo sono rivedibili. Tanti minuti (oltre 22’ di parquet) per il “quattro/cinque” del 1999 Federico Poser, settore giovanile Universo Treviso e poi l’esperienza NCAA con Elon University per un triennio in Division I. Tanta tecnica in post basso e fronte a canestro, come testimoniano le percentuali (55% da due), e la capacità di “vedere” i compagni. I suoi numeri: 7.8 p.ti, 2.4 falli subiti, 4.5 rimbalzi ad allacciata di scarpe. Capisce il gioco e può far male dal pick and roll. Quasi 29’ di media per l’inglese del 2003, da tanti anni a Capo d’Orlando, Quinn Ellis che è letteralmente esploso, scalando ogni gerarchia. Playmaker di talento, che imprime grande energia sul parquet e mette in ritmo i compagni (4.1 assist), rivelandosi inaspettato rimbalzista (ben 4.6 per partita) nonostante il fisico esile ed i pochi centimetri. Per il resto 7.2 p.ti e percentuali dal campo sotto la sufficienza (48% da due, 29% da tre), nonostante buone doti balistiche. Di rado si butta dentro in uno contro uno e da lì i pochi falli subiti. Il 5 del 1999 Baye Modou Diouf, senegalese di formazione tecnica italiana, è arrivato in corsa la passata stagione direttamente dalla B (dove viaggiava in quasi “doppia doppia” di media) per sostituire Fall. Atletismo smisurato e grande intimidazione nel pitturato. Viaggia con 5.2 p.ti (buono il 53% da due), ben 6.4 rimbalzi (in 23’) ed una stoppata di media (la sua capacità di salto costringe spesso gli avversari ad alzare le parabole di tiro). Tira di fatto da sotto, non avendo pericolosità “fronte”, né dalla media né dalla distanza (solo il 15% da tre, pur su pochissimi tiri). In prestito da Treviso l’ala del 2002 Vittorio Bartoli che è un profilo fisico atletico di alto livello e buone prospettive, nonostante un tiro migliorabile. Per lui 14’ di parquet, con 3.1 p.ti (55% da due), 3.1 rimbalzi ed appena il 52% dalla lunetta. Poco pericoloso dai 6.75 (25% in stagione). Ottimo istinto a rimbalzo. Spazio nelle rotazioni anche per Francesco Reggiani (2/3 del 2002), firmato con un triennale, proveniente dal settore giovanile di Moncalieri, con una stagione di B (Alba) in doppia cifra. Buona qualità di tiro (usa in prevalenza i 6.75). Per lui quasi 11’ di campo, con 3.3 p.ti ed il 33% da tre. Perimetrale. Titolare aggiunto invece il playmaker Andrea Traini (1992) che di esperienza ne ha da vendere, ex di Recanati, Udine, Brescia, Montegranaro e Torino. Perfetto per lo stile di gioco di Capo d’Orlando, poiché giocatore da campo aperto e da ritmi elevati, un po’ meno efficace invece a difesa schierata, in quanto lontano dall’identikit del regista d’ordine. Se in fiducia può accendersi anche alla voce punti, prevalentemente “spaccando” le difese in penetrazione, ma anche con il tiro dalla distanza (eccellente il 50% dai 6.75). Le sue cifre: 9.1 p.ti, 3.7 falli subiti, 3.4 rimbalzi, 3.1 assist a match. Maestro nel prendere fallo. Così viaggia spesso in lunetta.