Giro: Il trionfo di Giulio Ciccone, l’abruzzese esce dal tunnel e vince a Cogne

di Valentino Sucato

Finalmente Ciccone! Una vittoria per il morale dell’abruzzese e per l’albo d’oro di questo Giro avaro di vittorie italiche. Una tappa adatta alle sue caratteristiche con un arrivo per scalatori puri. L’uomo della Trek è prima riuscito ad inserirsi nella fuga iniziale di giornata, poi ai -50km si è inserito nell’attacco con Pedrero e Buitrago che ha permesso l’aggancio a Van der Poel e Tusveld. Poi ai -19km quando era rimasto solo con Carthy arriva l’attacco perfetto e l’abruzzese s’invola verso Cogne. Due ali di folla nei chilometri finali lo accompagnano verso una meritata vittoria. Ciccone danza sul traguardo salutando i tifosi alla sua destra e alla sua sinistra. Lancia gli occhiali, alza le braccia al cielo, taglia il traguardo, piange.

La corsa

La prima parte del percorso è pressoché pianeggiante e così in tanti prefigurano una fuga di giornata e così i primi 70km diventano vorticosi: velocità alta, tentativi di fughe tutte soffocate dalla reazione del gruppo. È l’eritreo Kudus a smuovere le acque, scatta e prova andare via. Gli risponde Van der Poel che poi alza bandiera bianca. E così al già citato Mehrawi Kudus si aggregano inizialmente Thymen Arensman, Remy Rochas, Lawson Craddock ed Erik Fetter. Ai -89km la fuga ha già 3’10” sul gruppo Carapaz. Prima della salita per Pila il gruppo davanti aumenta ancora, adesso sono 27 e quasi tutte le squadre presenti: Sam Oomen (Jumbo-Visma), Giulio Ciccone, Bauke Mollema (Trek-Segafredo), Dries de Bondt, Mathieu Van der Poel (Alpecin-Fenix),Remy Rochas (Cofidis), Lawson Craddock (Bike Exchange), Antonio Pedrero, Ivan Sosa (Movistar), Koen Bouwman, Gijs Leemreize, Rui Costa, Davide Formolo (UAE Emirates), Mikel Cherel, Nicolas Prodhomme (AG2R-Citroen), David de la Cruz, Harold Tejada (Astana Qazaqstan), Hugh Carthy, Julius Van der Berg, Mehrawi Kudus (EF Education – EasyPost), Thymen Arensman, Nico Denz, Matrijn Tusveld (DSM), Erik Fetter (Eolo Kometa), Luca Covili (Bardiani-CSF), Santiago Buitrago (Bahrain-Victorious). Ai -79km dal gruppetto dei fuggitivi accelera Vander Poel, Bouwman lo segue e se ne va. Il suo vantaggio raggiunge ben presto i 54″ sul primo gruppo e di quasi cinque minuti sul gruppo maglia rosa guidato dal siciliano Puccio. Sulla discesa di Pila Van der Poel ci prova seguito da Tusveld che ai -60km raggiungono Bouwman, i tre hanno un vantaggio di 50″ sul primo gruppo e di 5’12 sul gruppo di Carapaz. Per ordine di scuderia del team Uae, Formolo lascia la fuga e aspetta il gruppo per mettersi a disposizione di Almeida. Ai -53km il primo gruppo inseguitore si sfalda è l’eritreo Kudus che alza il ritmo. La corsa evolve ai -50km nel gruppo di testa si stacca Bouwman mentre arrivano Ciccone, Pedrero e Buitrago raggiungendo i due olandesi Van der Poel e Tusveld che dopo pochi metri si staccano. Restano Ciccone, Pedrero e Buitrago a guidare la corsa, dietro tanti ciclisti sparsi, poi il gruppo maglia rosa a 5’20. Ai tre davanti si aggiunge nella penultima salita Carthy e poi nell’ultima discesa, Rui Costa e Tusveld. Nel gruppo maglia rosa si alternano alla guida la Uae e la Ineos. Tra i fuggitivi e la maglia rosa c’è un gruppetto con un ritardo di 4’42” c’è Martin. La salita finale non grandi pendenze ma è lunga, cedono Tusveld, Rui Costa e Pedrero e dopo Buitrago che però si mantiene ad un centinaio di metri dai due in testa Ciccone e Carthy. L’abruzzese ai -19km attacca e se ne va da solo verso il traguardo ad inseguirlo resta Buitrago che ai -10km ha un ritardo di 1’08”. Poi si arrampica verso il traguardo ed è la vittoria del campione ritrovato.