Tour de France, Tappa 14: Saint Étienne – Mende

di Giuseppe Ortale

La Saint Étienne – Mende è una di quelle tappe, quattordicesima del Tour de France (2.UWT), che vanno indigeste a quasi tutto il plotone; pianura inesistente e tanta salita con ben 5 GPM e l’arrivo impegnativo dopo il transito sulla Montée Jalabert.

Dopo essere stata sede d’arrivo nella tredicesima tappa, il plotone riparte da Saint Étienne e dopo pochissimi chilometri la strada inizia a salire verso la Côte de Saint Just Malmont (7700 metri al 3,9%); poco spazio per respirare per tutto il gruppo che sarà impegnato in continui rilanci con la Côte de Châtaignier (2600 metri al 7,3%) che incombe al km 39. Brevissima discesa e successiva e leggera salita per arrivare allo sprint di giornata posto ai 855 metri di Yssingeaux.

Dopo aver scalato Le Bouchet Saint Nicolas si entra nella seconda parte di frazione che presenta la Côte de Grandieu (6300 metri al 4,1%), la Côte de la Fage (4200 metri al 6%) la vetta più alta di giornata, prima di approcciare  la difficile Côte de la Croix Neuve (3000 metri al 10,2%) che anticipa di pochissimi chilometri l’arrivo finale di Mende.

Non c’è un favorito assoluto ma ci sono diversi nomi che si possono sposare bene con le caratteristiche tecniche della frazione; uno di questi è Thibaut Pinot (Groupama – FDJ) voglioso di riscatto ma il francese dovrà fare attenzione alla coppia Dylan TeunsMatej Mohoric (Team Bahrain – Victorious), al tedesco Lennard Kämna (BORA – hansgrohe) e a grandi cacciatori di tappe come Bauke Mollema (Trek – Segafredo) e Michael Woods (Israel – Premier Tech)

 

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