Il Pallone racconta, verso Palermo – Torino

di Valentino Sucato

Seconda puntata della Rubrica “Il pallone racconta” questa settimana dedicata alle sfide tra il Palermo e il Torino. Il Palermo dopo aver eliminato domenica scorsa nell’ esordio ufficiale di Coppa Italia la Reggiana battendola per 3-2 con la tripletta di Brunori, senza ancora una soluzione tecnica in panchina, si accinge a fare visita ad un’ altra granata che, senza nulla togliere agli emiliani, presenta una sfumatura più prestigiosa e cioè quella del Toro. Sabato alle 21,15 (diretta Italia Uno) Palermo e Torino dunque tornano ad affrontarsi dopo quattro anni. Tante le sfide in Serie A e qualcuna in B e in Coppa Italia. Nella massima serie in ben 23 campionati, 46 gare, in B quattro partite e in Coppa Italia altrettante. In quest’ultima competizione, purtroppo sempre amara per il Palermo che ha visto perdere la finale per ben tre volte il Torino è risultato vincente in ben 5 edizioni. Ma andiamo ad analizzare i match. Nella stagione 1978-79 il Palermo fece l’impresa andando a vincere 3-1 a Torino nella gara inaugurale del girone a cinque dove vi erano inserite anche Verona, Brescia e Cesena. Il Palermo non solo vinse il girone ma raggiunse anche la finalissima che perde però ai supplementari contro la Juve per 2-1. Tornando a quella gara per i granata la marcatura arrivò subito a freddo al 1′ con Mozzini, ma nel secondo tempo gli uomini di Veneranda fecero l’impresa al 54′ con Osellame, al 70′ rete di Borsellino e al 74′ Arcoleo. L’edizione successiva la sorte mise ancora le due squadre contro sempre alla prima giornata di un girone che comprendeva anche Catanzaro, Lecce e Parma. Alla Favorita vinsero i piemontesi con una rete nel secondo tempo di Pileggi. Il Torino arrivò in Finale ma fu battuto ai rigori dalla Roma. Nella stagione 1982/83, finì senza vincitori né vinti. Uno 0-0 alla Favorita, scialbo e senza grandi emozioni in un girone vinto dai granata dove vi erano anche Cagliari, Monza, Reggiana e Benevento. La stagione successiva ancora insieme in un girone che comprendeva anche Lanerossi Vicenza, Genoa, Monza e Foggia. Alla Favorita vinsero i granata in rimonta. Aprì le marcature De Stefanis su rigore al 36′, più gli stranieri fecero la differenza: al 44′ Schachner, all’81’ Hernandez. Nella rubrica qui di seguito curata da Giuseppe Misiano si parlerà di un evento tragico, la Strage di Superga che trasformò un invincibile Torino in eterna gloria. Voglio ricordare che dopo quell’evento il Torino ovviamente senza la squadra titolare doveva onorare il Campionato il più drammatico della sua storia, che poi vinse, con le ultime quattro partite di cui quella con il Palermo. Che arrivava all’ultima giornata e che i granata vinsero 3-0 con reti di Marchetto, Francone e Giammarinaro. La partita fu giocata a Firenze prima del confronto tra Italia e Austria e disputata tra squadre giovanili con due tempi della durata di 30 minuti All’andata alla Favorita con il grande Torino il Palermo riuscì a strappare un punto. Finì 2-2 con un’incredibile rimonta rosanero dopo che i granata alla metà del secondo tempo conducevano con due rete di vantaggio per i gol di Gabetto al 41′ , di Bongiorni al 54′. Replicò il Palermo al 72′ con Pavesi e al 79′ con Andrea Milani.

Ecco i match tra Palermo e Torino: Serie – stagione – risultato

A 1932/33 Torino PALERMO    0-1
A  1932/33 PALERMO Torino    1-0
A 1933/34 Torino PALERMO    2-1
A  1933/34 PALERMO Torino    0-0
A 1934/35 Torino PALERMO    0-0
A  1934/35 PALERMO Torino    0-0
A 1935/36 Torino PALERMO    5-0
A  1935/36 PALERMO Torino    0-1
A 1948/49 PALERMO Torino    2-2
A  1948/49 Torino PALERMO    3-0
A 1949/50 PALERMO Torino    2-1
A 1949/50 Torino PALERMO    5-1
A 1950/51 Torino PALERMO    2-1
A 1950/51 PALERMO Torino    1-1
A 1951/52 PALERMO Torino    0-2
A 1951/52 Torino PALERMO    2-0
A 1952/53 Torino PALERMO    3-1
A 1952/53 PALERMO Torino    1-1
A 1953/54 Torino PALERMO    2-1
A 1953/54 PALERMO Torino    1-1
A 1956/57 PALERMO Torino    1-0
A 1956/57 Torino PALERMO    5-1
A 1961/62 PALERMO Torino    1-0
A 1961/62 Torino PALERMO    3-0
A 1962/63 PALERMO Torino    0-1
A 1963/63 Torino PALERMO    3-0
A 1968/69 PALERMO Torino    1-0
A 1968/69 Torino PALERMO    3-1
A 1969/70 Torino PALERMO    1-1
A  1969/70 PALERMO Torino    1-0
A 1972/73 PALERMO Torino    2-1
A 1972/73 Torino PALERMO    2-0
B 1996/97 PALERMO Torino    1-0
B 1996/97 Torino PALERMO    2-1
B 2003/04 Torino PALERMO    2-1
B 2003/04 PALERMO Torino    2-1
A 2006/07 PALERMO Torino    3-0
A 2006/07 Torino PALERMO    0-0
A 2007/08 PALERMO Torino    1-1
A 2007/08 Torino PALERMO    3-1
A 2008/09 Torino PALERMO    1-0
A 2008/09 PALERMO Torino    1-0
A 2012/13 PALERMO Torino    0-0
A  2012/13 Torino PALERMO    0-0
A 2014/15 Torino PALERMO    2-2
A 2014/15 PALERMO Torino    2-2
A 2015/16 Torino PALERMO    2-1
A  2015/16 PALERMO Torino    1-3
A 2016/17 PALERMO Torino    1-4
A  2016/17 Torino PALERMO    3-1
Coppa Italia 1978/79 TORINO PALERMO 1-3
Coppa Italia 1979/80 PALERMO TORINO 0-1
Coppa Italia 1982/83 PALERMO TORINO 0-0
Coppa Italia 1983/84 PALERMO TORINO 1-2

COME RICORDO IL TORINO (a cura di Giuseppe Misiano)

Per ogni avversario che incontri, devi avere la consapevolezza che affronti non solo una semplice squadra di calcio, ma anche un mondo, una Storia, la passione, la sofferenza o la gioia di un popolo. Quale avversario può essere più carico di tutte queste connotazioni, se non il Torino? La storia dei granata è purtroppo segnata da quell’evento nefasto del 4 maggio 1949 allorché una delle squadre più forti d’Europa, reduce dall’aver vinto ben cinque scudetti consecutivi, perì al completo (tranne tre effettivi esentati casualmente dalla trasferta) nel disastro aereo di Superga. Tanto si è detto e scritto su questa tragedia. In questa occasione non può che essere ribadita l’indeterminatezza, la crudeltà di un destino che ha giocato sadicamente con le vite di uomini, alcuni risparmiati dalla tragedia, altri inclusi in maniera del tutto casuale, assurda. Così come Nicolo Carosio che non andò per la cresima del figlio. Tommaso Maestrelli (futuro vincitore, da allenatore, di uno storico scudetto con la Lazio) per non aver rinnovato il passaporto. Il secondo portiere Gandolfi che non parti per favorire il terzo, Dino Ballarin, per intercessione del fratello Aldo, terzino titolare. Incredibile. da quel giorno in avanti l’Italia intera (500.000 persone ai funerali) prese purtroppo coscienza che anche un mito vivente, collettivo, supportato dall’aura dell’invincibilità può essere distrutto in un istante. La crudeltà del destino se non altro deve inculcare il rispetto che gli altri devono portare.

Di questa grande realtà (Il Torino e la sua mitica maglia granata) deve essere anche ricordata la gioia di quell’unico scudetto vinto dopo l’epopea del Grande Torino, e cioè quello del 1976, ventisette anni dopo la tragedia di Superga. Il Torino di Gigi Radice, di Pulici, Graziani, Claudio Sala, Pecci, Zaccarelli. Un gran bel calcio, un sorpasso alla Juventus con la forza dei suoi gemelli del gol, Pulici e Graziani, con il suo centrocampo perfetto, (Claudio e Patrizio Sala, Pecci e Zaccarelli) grandi difensori come Mozzini e Caporale e con uno dei più grandi e spettacolari portieri del dopoguerra “il giaguaro” Luciano Castellini. Il tutto sotto la guida di uno dei più illuminati imprenditori torinesi di quel tempo, Orfeo Pianelli che dedicò la sua vita al lavoro e ai colori granata e che in ultimo dovette anche difendersi dall’accusa, poi fortunatamente rientrata, di bancarotta fraudolenta per aver distratto fondi dalle sue aziende che gli servirono in verità per pagare il riscatto del nipote rapito dalla criminalità organizzata. Cronache e uomini di altri tempi.