Sei GPM, 153,4 km da percorrere e un dislivello totale di 3741 metri. Questi i numeri dell’ottava tappa de La Vuelta (2.UWT); partenza da La Pola de Llaviana e arrivo a Collau Fancuaya.

Ci troviamo all’interno della provincia autonoma della Asturie e dopo la partenza da La Pola de Llaviana la strada inizia subito a salire verso la prima salita di giornata l’Alto de la Colladona (6400 metri al 7%) che farà esplodere la corsa con diversi attacchi per quegli atleti attardati in classifica e che cercheranno di portare via una tappa da questa edizione della corsa spagnola.

Discesa e piccolo tratto in pianura prima della seconda salita di giornata l’Alto de la Mozqueta (6800 metri al 6,6%); pochissimo tempo per respirare perchè dopo la discesa si approccia la terza salita di giornatal’Alto de Santo Emiliano (5700 metri al 5,3%).

Il gruppo e gli attaccanti potranno finalmente tirare il fiato con un tratto di pianura do circa 30 km prima di entrare nel finale della corsa contraddistinto dal Puerto de Tenebreo (5300 metri al 6,2%) e dal Perlavia (4 km al 7,7%). Dopo il traguardo volante di Grado non resta che scalare la salita che di Collau Fancuaya, Yrnes y Tameza  che misura 10,1 km alla pendenza media dell’8,2% ma con diversi tratti in doppia cifra con la pendenza massima del 19% a metà scalata e due tratti al 17% vicino alla linea d’arrivo.

I favoriti della frazione non possono che essere la Maglia Rossa Remco Evenepoel (Quick – Step Alpha Vinyl Team), Enric Mas (Movistar Team) e il vincitore del primo arrivo in salita all’Ascension al Pico Jano Jay Vine (Alpecin – Deceuninck) che potrà godere di una certa libertà in quanto fuori classifica. Leggermente più dietro troviamo Primoz Roglic (Team Jumbo – Visma), Pavel Sivakov (INEOS Grenadiers), Juan Ayuso (UAE Team Emirates) Jai Hindley (BORA – hansgrohe), Joao Almeida e perchè no anche i due big fuori classifica come Mikel Landa (Team Bahrain – Victorious) e Vincenzo Nibali (Astana Qazaqstan Team).

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