Allah è sceso giù in Qatar: Marocco, oltre il sogno, è semifinale

di Valentino Sucato

Marocco e tutta l’ Africa si stropicciano gli occhi. È incredibile, forse ogni la più irrazionale delle previsioni. Il Marocco è la prima squadra a arrivare in semifinale mondiale che tradotto significa tra le prime quattro al mondo. Cose dall’ altro mondo, cioè del mondo africano sempre lontano, sempre periferico, sempre in secondo piano e non solo nel calcio. E cosa avrebbe detto Gian Battista Vico se avesse visto stasera la partita? Corsi e ricorsi storici… E infatti avevamo citato nel precedente articolo la storica impresa del Marocco nel 1986 che battendo il Portogallo per 3-1 era stata la prima squadra africana ad accedere agli ottavi di finale. Questa sera battendo nuovamente il Portogallo, il Messico ha scritto un’altra impresa. E lo ha fatto con un Portogallo diverso rispetto a quello dell’ ’86 che aveva in Futre la sola stella. Il Portogallo di oggi era ben altro zeppo di campioni che si sono fatti infilzare da un Marocco fisico, elastici, veloce che non lascia ragionare gli avversari con un pressing devastante. E allora è bastata un’uscita kamikaze di Diogo Costa è allora si è materializzato il paradiso coranico, con Allah che mette nella testa En-Nesyri la palla per realizzare la felicità di un intero popolo non solo quello marocchino ma di mezzo mondo che va dal Magreb al Medio Oriente. Il Marocco non subisce gol, è una fisarmonica che sa chiudersi e aprirsi in modo armonico, resistendo agli attacchi degli avversari e pungere come uno scorpione velenoso del deserto. Amrabat e compagni affileranno le scimitarre per affrontare la vincente tra Inghilterra e Francia. Già la Francia che in passato l’ha colonizzata. Quanta storia e storie da raccontare. Dopo Spagna e Portogallo c’è da chiedersi quanto questo Marocco abbia fame. Ma se l’appetito vien mangiando…

La cronaca

Al 5′ colpo di testa in tuffo di Joao Felix, Bounou manda in corner.

Al 31’ respinta di testa di El Yamiq, Felix calcia in porta ma il tiro è deviato in angolo. Al 42’ En-Nesyri va in cielo abbraccia Allah e nello scendere anticipa teste e mani portoghesi protesi nel nulla: è storia, è 1-0. Al 44’ traversa di Bruno Fernandes dopo che la palla aveva scavalcato Bounou. Sarebbe stato un gol stratosferico. Al 64’ Bruno Fernandes vi riprova dal limite, tiro di poco alto. Fernandes ci riprova all’83’ Bounou vola e salva. Al 96′

Aboukhlal solo davanti a Diogo prova il pallonetto ma il portiere portoghese si ritrova la sfera davanti e salva. Trenta secondi dopo il Marocco rischia grosso. Pepe di testa a pochi centimetri dalla linea di porta manda incredibilmente fuori. E poi il fischio finale. Il Marocco c’è. Non è un sogno. È realta.

Marocco: Bounou; Hakimi, Saiss (57’ Dari), El Yamiq, Attiyat-Allah; Amallah (65’ Benoun), Amrabat, Ounahi; Ziyech (81’ Jabrane), En-Nesyri (65’ Cheddira), Boufal (81’ Aboukhlal).

Portogallo: Diogo Costa; Dalot (79’ Horta), Pepe, R. Dias, Guerreiro (51’ Cancelo); Ruben Neves (51’ Ronaldo), Otavio (69’ Vitinha); Bruno Fernandes, Bernardo Silva, Joao Felix; Gonçalo Ramos (69’ Leao).

Rete: 42’ En-Nesyri.