Giro d’Italia 2023: -7 al via: Roglic, Evenepoel, Damiano Caruso, Hart

di Roberta Sucato

Dal 6 al 28 maggio l’Italia sarà più rosa. Parte dell’Abruzzo la 106esima edizione del Giro d’Italia un’avventura divisa in 21 puntate che vedrà nelle strade d’Italia duellare, come guerrieri medievali a cavallo (in questo caso su una bici) campioni, outsider e gregari. Crono, salite, fughe, scatti, fotofinish, abbuoni, maglie di colore diverso: per piu di tre settimane non si parlerà d’altro per un evento sportivo che però va oltre lo sport. È l’intero Bel Paese a vestirsi di rosa, un occasione per promuovere nel mondo la storia, la cultura, i paesaggi, le città di una Nazione unica al mondo. E come sempre ci sono i favoriti che nello sport e soprattutto nel ciclismo lasciano il tempo che trovano ma di cui però non se ne può fare a meno. E allora ecco i nomi: il campione iridato Remco Evenepoel, recente vincitore della Liegi-Bastogne-Liegi, e Primoz Roglic, che quest’anno già ha dato un primo squillo di tromba nella nostra penisola con la vittoria sella Tirreno-Adriatico. Tra gli iscritti l’unico ad aver vinto la corsa rosa è Tao Geoghegan Hart che sarà quest’anno, insieme a Geraint Thomas, l’uomo di punta della Ineos che ha vinto pochi giorni fa il recente Tour of the Alps. Outsider di lusso presenti nella carovana sono João Almeida, che nel Giro 2020 ha vestito per 15 giorni la maglia rosa, Damiano Caruso che sfiorò la vittoria nel 2021 e poi l’eterna promessa, Alexsandr Vlasov.

 

Parterre interessante anche tra i velocisti che hanno come grande obiettivo la Maglia Ciclamino. Uno dei favoriti è sicuramente Mark Cavendish, il corridore in attività con più successi al Giro (ben 16), vincitore della classifica a punti nel 2013. Nelle sue sei partecipazioni alla Corsa Rosa ha sempre vinto almeno una tappa. Tra i suoi rivali diretti ci saranno il debuttante Mads Pedersen, Campione del Mondo nel 2019, Pascal Ackermann, Maglia Ciclamino nel 2019, Fernando Gaviria, Maglia Ciclamino nel 2017, e Michael Matthews, che in passato ha vestito anche la Maglia Rosa. Tra i velocisti presenti anche Giacomo Nizzolo, Magnus Cort Nielsen e Kaden Groves.

 

Tra gli scalatori non mancherà certo il terreno di scontro. Presente tra gli iscritti (ma ancora in forse) c’è Giulio Ciccone, vincitore di questa classifica nel 2019 e particolarmente motivato dalla Grande Partenza nel suo Abruzzo. Tra gli sfidanti il detentore Koen Bouwman, vincitore di due tappe nel 2022, Lennart Kämna, vincitore sull’Etna nel 2022, e gli esordienti Jay Vine e Warren Barguil.

 

La speciale classifica dei giovani  dedicata ai nati dopo l’1 gennaio 1998 vede come principale favorito Remco Evenepoel. A contendere la Maglia Bianca al belga ci saranno vecchie conoscenze come il già citato Joao Almeida, già sul podio in questa classifica nel 2020, e Santiago Buitrago, a segno in una frazione nel 2022. Attenzione anche a Thymen Arensman e ai debuttanti Ben Healy e Andreas Leknessund.

Ad infiammare la corsa ci penseranno le fughe, i cacciatori di tappa i finisseur e soprattuto le crono.  Tra le stelle presenti ci sarà il Campione del Mondo della corsa contro il tempo Tobias Foss che dovrà fare attenzione, tra gli altri, alla voglia di rivincita di rivali del calibro di Filippo Ganna, Stefan Küng, Matteo Sobrero e Edoardo Affini. Tra i corridori alla ricerca di successi parziali, con opzioni da outsider in classifica generale, saranno al via Hugh Carthy, Jack Haig, Pavel Sivakov, Lorenzo Fortunato, Bauke Mollema, Einer Rubio e il sempreverde Domenico Pozzovivo. Ampio anche il campo dei finisseurs con protagonisti come Fausto Masnada, Victor Lafay, Simone Consonni, Lorenzo Rota, Diego Ulissi, Vincenzo Albanese, Davide Formolo, Taco Van der Hoorn, Alessandro De Marchi, Andrea Vendrame, Stefano Oldani, Luis Leon Sanchez e Filippo Zana.