Messina, Sciotto: “Chiuse definitivamente le interlocuzioni con Mannino”

di Alessandro Calleri

Fine delle trattative. “L’A.C.R. Messina comunica la chiusura definitiva delle interlocuzioni sulla compravendita con il Dott. Mannino. Si comunica, inoltre, che da alcuni giorni è stata avviata la programmazione della nuova stagione sportiva che verrà illustrata nei prossimi giorni”. Una breve nota che, salvo nuove sorprese, sembra questa volta far calare del tutto il sipario sui dialoghi tra il presidente giallorosso Pietro Sciotto e l’investitore Fabrizio Mannino con oggetto la cessione delle quote dell’Acr Messina.

Dopo aver provveduto in extremis a presentare la domanda d’iscrizione al prossimo campionato di Serie C, corredata dalla fideiussione, saldando le ultime tre mensilità spettanti ai tesserati, Sciotto aveva invocato un’accelerazione. Dentro o fuori. Il massimo dirigente peloritano chiedeva a Mannino chiarezza e risposte immediate già all’inizio di questa settimana (con un preciso invito per il confronto finale nella sua sede di Giammoro), mirate anche a saggiare una volta per tutte la consistenza economica del potenziale acquirente prima di passare la mano e siglare gli accordi.

Dalla controparte, che si era comunque detta propensa prima di procedere ad attendere il parere della Covisoc in merito all’effettiva bontà della documentazione prodotta in Lega da Sciotto e dai suoi collaboratori, sono giunte ulteriori richieste di approfondimenti a livello contabile al fine di continuare a sondare i bilanci e valutare i debiti. Posizioni distanti, o meglio rimaste sempre al punto di partenza, che hanno portato alla definitiva rottura.

E così tra pec, messaggi, telefonate, dichiarazioni incrociate a mezzo stampa, incontri, con il sindaco Federico Basile a svolgere il ruolo di garante, oltre alla conferenza tenuta dallo stesso Mannino nei locali dell’Hotel Royal, è trascorso oltre un mese sul filo della tensione, con tante ipotesi sul tavolo ma senza mai giungere ad una reale concretizzazione. Sin qui l’imprenditore palermitano cresciuto a Torino, con interessi a Dubai e Hong Kong, ex proprietario della Torpedo Kutaisi in Georgia, non ha ancora ufficialmente replicato. Lo farà?

Né è mai decollata la trattativa parallela portata avanti, sebbene in maniera più defilata, con il romano Manuele Ilari del Gruppo MMR Cinema, altro soggetto che si era detto interessato a rilevare l’Acr. Anche qui sulle cifre non si è però mai arrivati minimamente vicini ad un’intesa.

E adesso? Terminato il “balletto” di voci, a Sciotto non resta che attuare il piano B, provvedendo a pianificare la prossima stagione, quella che sarebbe la settima consecutiva con lui al timone del club. Dopo due soffertissime salvezze in C, l’ultima delle quali raggiunta soltanto ai playout, si rischia di pregiudicare la futura programmazione. Questa, purtroppo, non sarebbe una novità. Per non incappare nei soliti errori vanno presto riempite le caselle relative a direttore sportivo e allenatore (con la possibile conferma di Ezio Raciti), per poi pensare all’allestimento dell’organico, dati gli appena sette calciatori attualmente sotto contratto. In riva allo Stretto non c’è davvero più tempo da perdere.