Tour’23: battaglia e sudore per 1″. Vince Rodriguez. Vingegaard a +10″ su Pogacar

di Valentino Sucato

Una battaglia lunga….un solo secondo. La 14ª tappa del Tour de France, Annemasse – Morzine Les Portes du Soleil di 151.8 km, un vero e proprio tappone alpino, ha visto il bis della Ineos in due giorni, con la vittoria del ventunenne spagnolo Carlos Rodriguez che ha anticipato sul traguardo di Morzine i due titani, Jonas Vingegaard e Tadej Pogacar. Anche oggi i primi due della classifica generale si sfidati a colpi di sciabola e fioretto. Martinez che si era staccato sulla salita del Col de Joux-Plane dal duo danese-sloveno non si è arreso, prima li ha raggiunti e poi li ha  staccati nell’ discesa che conduceva al traguardo.  Vingegaard ha mantenuto la maglia gialla e dopo la tappa di oggi ha dieci secondi di vantaggio (un solo secondo in più rispetto a ieri) su Pogacar. La corsa.
La gara dopo 6,5 km è stata interrotta a causa di una maxi-caduta che ha costretto al ritiro Louis Meintjes (Intermarché-Circus-Wanty) e Antonio Pedrero (Movistar).  Qualche chilometro dopo la ripartenza si è ritirato  Esteban Chaves (EF Education-EasyPost) perché dolorante. Dopo una ventina di chilometri c’è la prima fuga con Lars van den Berg (Groupama-FDJ) e Julian Alaphilippe (Soudal-Quick Step) e Krists Neilands (Israel-Premier Tech) a cui si aggregano successivamente da Dani Martinez (Ineos Grenadiers) e Alexey Lutsenko (Astana).  Salgono in auto Romain Bardet (DSM-Firmenich) e James Shaw (EF Education-EasyPost)  caduti nella discesa del col de Saxel al km 25. Si forma un’altra fuga con 21 corridori tra cui  Thibaut Pinot (Groupama-FDJ), Guillaume Martin (Cofidis) e Mikel Landa (Bahrain Victorious), Tobias Halland Johannessen (Uno-X) e Giulio Ciccone (Lidl-Trek),  Neilson Powless (EF Education-EasyPost). Sul  Col de Cou  al km 35,3 Ciccone batte  Powless, Alaphilippe e Pinot.  L’abruzzese passa per primo  sul col du Feu (km 52) e allo sprint intermedio al Col de Jambaz (km 65,5).  Dietro c’è il forcing delle due corazzate Jumbo-Visma e UAE Team Emirates e così Van Aert scala il Col de la Ramaz in prima posizione.

Ai -30km la situazione è delineata con  16 uomini davanti: Van Aert, Sepp Kuss, Wilco Kelderman, Jonas Vingegaard (Jumbo-Visma), Felix Grossschartner, Rafal Majka, Adam Yates, Tadej Pogacar (UAE Team Emirates), Jai Hindley (Bora -Hansgrohe), Carlos Rodriguez (Ineos Grenadiers), Pello Bilbao (Bahrain Victorious), David Gaudu (Groupama-FDJ), Simon Yates, Chris Harper (Jayco-AlUla), Guillaume Martin (Cofidis) e Felix Gall (Ag2r-Citröen) .  La squadra della maglia gialla tira forte sulla lunga salita del Col de Joux-Plane. A 5 km dalla cima, Kuss impone un ritmo altissimo, Hindley non tiene e  cede. L’americano è con  A. Yates, Pogacar, Vingegaard e Rodriguez.  Ai -3,7 km dalla vetta Pogacar ha attacca,  Vingegaard subisce il colpo e per due chilometri soffre, barcolla ma tiene duro e non crolla. Anzi metro dopo metro,  con l’approssimarsi della vetta, Vingegaard recupera e addirittura scatta per raccogliere 8” di bonus in cima, secondo passa Pogacar che si prende 5″. Rodriguez e Yates raggiungono i due in discesa con lo spagnolo che scatta subito in solitaria a 8 km dalla fine e va a vincere. Adam Yates non regge il ritmo di Pogacar e Vingegaard con il danese attaccato come un’ombra allo sloveno. A pochi metri dal traguardo rientra Yates solo per aiutare Pogacar a sprintare per il secondo posto. Terzo il danese. Sono gli abbuoni a fare la differenza con il danese dopo la gara di oggi guadagna un solo secondo sullo sloveno. Rodriguez vola al terzo posto in generale con un solo secondo di vantaggio su Hindley. Kuss, strepitoso compagno di squadra di Vingegaard sale al sesto posto tra i gemelli Yates, con Adam quinto e Simon settimo.