Sorride il Telimar, tanti rimpianti per l’Ortigia, mentre perde in casa la Nuoto Catania. Destini diversi per le tre squadre siciliane nella prima giornata del massimo campionato nazionale di pallanuoto maschile.
Il Telimar non sbaglia e si impone 15-10 sulla neopromossa Roma Vis Nova mentre recita tanti mea culpa l’Ortigia che impatta in casa (12-12) con la De Akker Bologna subendo la rimonta dei felsinei. La Nuoto Catania invece cede – limitando i danni – all’ostico del Genova Quinto per 10-12.
Chi ben comincia… il Telimar batte la matricola Roma Vis Nova 15-10 alla piscina di casa dell’Olimpica Comunale chiusa al pubblico. Match dai ritmi serrati e ritmi alti per i ragazzi allenati oggi da Ivan Quartuccio, in panchina per la squalifica di Marco Baldineti, partono bene, distaccano i capitolini e mantengono il margine di sicurezza conquistando i primi tre punti della stagione.
I capitolini, però, vendono cara la pelle e si riportano sul -1 all’inizio della terza frazione. Il gruppo palermitano resta coeso e macina gol, grazie al gran lavoro di squadra di Hooper e al gran destro di Occhione – cinquina per lui – portandosi di nuovo sul +4 e rispondendo colpo su colpo ad ogni rete degli avversari fino alla marcatura di Vitale arrivata a 4” dalla sirena.
Primi tre punti conquistati, ma testa subito alla partita di mercoledì sera in campionato contro il Genova Quinto, prima di ospitare il CN Barcelona domenica 8 ottobre in Len Euro cup.
Elogia i suoi compagni Davide Occhione. L’universale del Telimar parla di una “Buona prestazione generale della squadra. Siamo stati uniti fino all’ultimo secondo. Ci sono stati momenti di difficoltà, come è giusto che sia. È la prima in campionato, contro una squadra giovane, che si è rinforzata e ha dei buoni tiratori. Oggi avevamo in più la difficoltà delle due squalifiche di coach Baldineti e di Giliberti, ma Quartuccio in panchina è stato perfetto. Segue i nostri allenamenti in settimana e sa che gioco vuole il coach“.
Occhione parla dell’avvio di stagione contraddistinto tra campionato e Len Euro Cup. “Sarà un mese intenso contro squadre forti. Non possiamo prendere sottogamba nessuna avversaria. Non possiamo permetterci di perdere punti in campionato. Per quanto riguarda il gruppo rinnovato – conclude – i più giovani hanno carattere, devono solo acquistare fiducia e prendersi qualche responsabilità, ma sotto la guida di Baldineti sarà facile“.
Il presidente del Telimar Marcello Giliberti parla di “Vittoria meritata contro una mai doma neopromossa Roma Vis Nova, che ha disputato un ottimo match, restando in partita sino a 3 minuti dalla fine“.
E prosegue “Discreta prestazione corale, in cui ha brillato Davide Occhione, che con grande senso di responsabilità e freddezza ha infilato la porta avversaria in momenti molto delicati. Questi primi tre punti, arrivati dopo l’inatteso, ma meritatissimo, passaggio di turno in Len Euro Cup, guadagnati all’inizio di questi due mesi intensissimi, spero siano di buon auspicio per questo difficile campionato. Peccato soltanto aver giocato a porte chiuse, davanti soltanto a un centinaio di atleti delle nostre giovanili. A causa dell’inagibilità delle tribune, abbiamo infatti tenuto forzatamente a casa il migliaio di sostenitori che ci ha storicamente sempre supportato“.
Telimar-Roma Vis Nova 15-10
Parziali: 4-1; 2-3; 2-2; 7-4
Telimar: Jurisic, Marini, Vitale 2, Fabiano, Giorgetti 1, Hooper 3 (1 rig.), Falsone, Metodiev, Lo Cascio 1, Occhione 5, Lo Dico 1, Woodhead 1, Girasole, Nuzzo. Tecnico sul piano vasca: Ivano Quartuccio
Roma Vis Nova: Coreggia, Ciotti 1, Poli 2, Strakalj 1, Checchini 1, Russo 1, De Robertis, Agnolet, Viskovic 1, Narciso 1, Di Rocco, Antonucci 2, Rubini. Allenatore: Alessandro Calcaterra
Arbitri: Alessia Ferrari e Marco Piano, entrambi di Genova – Delegato: Gianluca Centineo
Note: Vis Nova con 12 uomini a referto. Superiorità: Telimar 7/13 + rigore; Vis Nova 4/12. Usciti per limite di falli Woodhead (T), Poli e Antonucci (R) nel IV tempo. Partita a porte chiuse per mancato rinnovo dell’agibilità della tribuna dell’impianto comunale.
Il campionato dell’Ortigia parte con un pareggio che fa sorridere di più la De Akker Bologna, anche per come si era messa la partita all’inizio. I timori della vigilia espressi da coach Piccardo erano giustificati, perché l’assenza di Inaba e le condizioni fisiche di alcuni suoi giocatori si sono fatte sentire.
Ma al di là di questo, i biancoverdi hanno mostrato gli stessi difetti difensivi evidenziati nelle gare europee e in Coppa Italia. Eppure il match si era messo benissimo, con un primo tempo dominato sia sul piano difensivo sia su quello dell’atteggiamento mentale. L’Ortigia straripa, è veloce in ripartenza ed è precisa in attacco dove si mostra spietata con l’uomo in più.
Il primo tempo si chiude con un perentorio 7-2 per i padroni di casa, che sembrano destinati a un pomeriggio tranquillo.
Ma è tutta una illusione: nel secondo tempo, entra in acqua la brutta copia dell’Ortigia. Una squadra più distratta e pasticciona e il Bologna ne approfitta, rientrando in partita con un parziale di 0-3, che poteva anche essere più pesante se Tempesti non avesse parato un rigore a Luongo. All’intervallo lungo l’Ortigia conduce 7-5.
Nel terzo parziale, gli emiliani crescono ancora di condizione e continuano a spingere, trovando il pareggio con Luongo, migliore in acqua oggi, e De Freitas. I biancoverdi si ridestano con il gol in superiorità di Condemi, ma Grossi (anche lui a uomo in più) riporta ancora il match in parità.
Ci pensa allora Cassia, con un gran gol, a portare l’Ortigia a +1. Nel quarto e ultimo tempo, i ragazzi di Piccardo tornano a giocare con più ordine e, con la doppietta di Cassia e il gol di Napolitano, costruiscono il break che vale il 12-9 di metà tempo. Non basta, perché la squadra di Mistrangelo, trascinata da Luongo, riesce a inanellare un parziale di 3-0 e chiudere sul 12-12. Primo punto in classifica per le due squadre, con l’Ortigia che però sente di aver perso un’occasione.
Nel dopo partita, coach Stefano Piccardo, analizza la prestazione dei suoi.
“Abbiamo cominciato molto bene, con il giusto approccio al match – sottolinea –. Nel primo tempo ci è andato tutto per il meglio, però poi abbiamo preso 12 gol. È un aspetto che, da quando è iniziata la stagione, stiamo cercando di mettere a posto. Evidentemente non ci stiamo lavorando nel modo giusto. Noi abbiamo commesso anche degli errori individuali e loro sono stati bravi a giocare certi tagli per poi prendere l’alzo e tiro esterno. Certe volte ci siamo fatti trovare troppo larghi, in giro per la piscina, e abbiamo preso questi isolamenti con conclusioni che si potevano evitare tranquillamente. Detto questo, complimenti al Bologna che ha giocato una signora partita“.
Sulla mancata vittoria, ha influito anche l’assenza di Inaba, giocatore fondamentale, che sarebbe stato utilissimo nei momenti di difficoltà, quando l’Ortigia non riusciva a segnare. “Sicuramente l’assenza di Inaba pesa – afferma Piccardo – come pesa non avere in condizione Bitadze, il nostro secondo centroboa. Quello che però deve pesare più di tutto, sono i 12 goal che abbiamo preso e la rilassatezza che abbiamo avuto in certi momenti della partita. Quando avremmo dovuto chiudere il match, non l’abbiamo fatto e questo sarà motivo di discussione“.
Infine, il tecnico dell’Ortigia spiega come ripartire dopo questo mezzo passo falso, anche in vista dei prossimi impegni contro Salerno previsto mercoledì e, in Euro Cup, contro il Panionios: “Si riparte solo attraverso il lavoro e analizzando le cose che sono state sbagliate. Dovremo rivedere tutto quanto. Sicuramente, se abbiamo preso di nuovo 12 gol, c’è qualcosa che non è andato bene“.
Ortigia-De Akker Team Bologna 12-12
Parziali: 7-2; 0-3; 2-3; 3-4
C.C. Ortigia 1928: Tempesti, Cassia 4, Giribaldi, La Rosa, Di Luciano 2, Cupido, Bitadze, Carnesecchi, A. Condemi 3, Tringali Capuano, Ferrero 1, Napolitano (Cap) 2, Calabresi, Capodieci. Allenatore: Stefano Piccardo.
De Akker Team Bologna: Santini, Mengoli, Puccio, Marchetti, Agulha De Freitas 2. Grossi 1, Camilleri 3, Milakovic, Alfonso Pozo 1, Luongo 4, Cocchi (Cap) 1, De Simon, Pedrielli. Allenatore: Federico Mistrangelo.
Arbitri: Riccardo Carmignani (Messina) e Alessio Nicolai (Cerveteri, Roma)
Note. Superiorità numeriche: Ortigia: 5/13; Bologna: 5/9 + 1 rig; Espulsioni definitive: Grassi (D) nel 4° tempo per raggiunto limite di falli.
Esordio con sconfitta per la Nuoto Catania che questo pomeriggio alla Scuderi è stata battuta dal Genova Quinto 10-12.
Ospiti avanti sul 2-0 con le reti di Panerai e Gambacciani ma i rossazzurri accorciano con Marangolo. È un fuoco di paglia. Il Genova Quinto scappa via con le reti di Villa, Nora e Di Somma che chiudono la prima frazione sul 5-1 per i liguri.
I padroni di casa tornano al gol con Samuele Catania ma risponde Giamacciani per il 6-2 ospite.
Segue una bellissima rete di Gullotta 3-6 con gli etnei che provano ad avvicinarsi. Successivamente, però, torna in rete il Quinto con Gambacciani 3-7. Poi trova la rete Di Somma 3-8.
Nella terza frazione due reti di Muscat (la prima su rigore) portano i catanesi sul -3. Ma Nora e Giambaccini riportano il Genova sul 10-5.
Poco dopo i padroni di casa si impongono con Muscat 6-10. I liguri proseguono con questa altalena fino al 12-8 di Molina. Verso la fine nuovo sussulto rossazzurro con Torrisi e Slobodien ma la Nuoto Catania non va oltre il 10-12.
Il tecnico della Nuoto Catania, Giuseppe Dato, fa autocritica: “Sapevamo che quella di oggi sarebbe stata una gara difficile ma a questo livello commettere le banalità che abbiamo commesso noi, sia in attacco che in difesa, significa regalare dei gol o non farli. Che la squadra sia volitiva non c’è dubbio, ma facendo questi errori difficilmente potremo battere squadre ben attrezzate come il Quinto. Senza quelle sbavature non si noterebbe una differenza così sostanziale. Il gruppo è molto unito manca certamente l’esperienza che pian piano acquisiremo e ci farà raggiungere un livello superiore“.
Questo il commento a fine gara del presidente della Nuoto Catania Mario Torrisi: “Noi abbiamo iniziato male, l’inizio è stato molto difficile, poi la squadra ha giocato su livelli discreti, c’è stata qualche ingenuità sia in attacco che in difesa, e probabilmente con un po’ di fortuna in più avremmo potuto prendere meno gol e farne qualcuno in più. La squadra complessivamente ha giocato, siamo alla prima di campionato, io sono molto fiducioso per il prosieguo“.
Sabato 7 ottobre la Nuoto Catania giocherà in trasferta contro la De Akker Bologna.
Nuoto Catania-Genova Quinto 10-12
Parziali: 1-5; 2-3; 3-2; 4-2
Nuoto Catania: F. Ghiara, M. Ferlito, S. Slobodien 1, R. Torrisi 1, A. Gullotta 1, M. Marangolo 1, G. Torrisi, V. Nicolosi, J. Muscat Melito 4, G. Marangolo, L. Murisic 1, S. Catania 1, M. Rossi, F. Giuliano. Allenatore Dato.
Genova Quinto: F. Massaro, N. Gambacciani 3, A. Di Somma 2, S. Villa 1, G. Molina Rios 1, R. Ravina 1, A. Fracas, A. Nora 3, N. Figari, F. Panerai 1, J. Cavano, J. Gambacciani, A. Spoli, F. Ferrando. Allenatore Bittarello.
Arbitri: Schiavo e Navarra
Note. Spettatori 200 circa. Usciti per limite di falli Panerai e Molina Rios (Q) nel quarto tempo. Superiorità numeriche: Catania 4/11 + 2 rigori e Quinto 2/7.
Brescia, Genova Quinto, Rari Nantes Savona, Pro Recco, Trieste e Telimar 3 punti; De Akker Team e Ortigia 1; Nuoto Catania, Astra Nuoto Roma, Camogli, Rari Nantes Salerno, Posillipo, Roma Vis Nova 0.
Questa la classifica marcatori. Guidano dopo la rpima giornata: Gallo (Salerno), Petronio (Trieste), Faraglia (Astra Nuoto Roma), Occhione (Telimar) 5 gol. A seguire Cassia (Ortigia) e Muscat Melito (Nuoto Catania) assieme ad altri 5 giocatori a quota 4.