Dalla finale di Coppa Italia al miracolo di Kotor, Piccardo racconta il 2023 dell’Ortigia

di Edoardo Ullo

Terzo posto nello scorso campionato e preliminari Champions, finale di Coppa Italia raggiunta ed una qualificazione in rimonta che sa di miracolo agli ottavi di finale di Len Euro Cup. Ed ancora una quarta posizione provvisoria nel campionato attuale al termine della prima fase. Il 2023 che sta per concludersi può ritenersi un’annata storica per l’Ortigia che anche per il 2024 si propone per essere una delle squadre protagoniste della pallanuoto italiana ed internazionale con i tre traguardi ancora a portata di mano.

I risultati lo dicono, ma anche le prestazioni che – al netto di alcuni cali fisiologici – parlano di una squadra solida ed in grado, soprattutto se in giornata, di compiere vere e proprie imprese sportive: leggasi la semifinale di Coppa Italia col Brescia vinta con la qualificazione alla prima storica finale poi persa (a testa alta) con la Pro Recco, e l’incredibile rimonta di Kotor celebrata anche dalla Len che ha permesso agli aretusei di eliminare i montenegrini al fotofinish ed andare avanti nella kermesse europea.

Piccardo parla del 2023 dell’Ortigia

Ortigia nel pre-partita con il Kotor in Len Euro Cup

Ortigia nel pre-partita con il Kotor in Len Euro Cup

Stefano Piccardo, tecnico del club biancoverde, ha risposto alle nostre domande ripercorrendo il 2023 della sua squadra.

Un anno intenso con tanti traguardi raggiunti, che voto dà all’anno che sta passando?

“Sicuramente 8.5 – sottolinea Piccardo – perché è stata un’annata quasi perfetta sottolineata dalla finale di Coppa Italia, dal terzo posto e dalla qualificazione in rimonta a Kotor agli ottavi di finale di Len Euro Cup. Tre momenti incredibili. Tanti giocatori che si sono affermati nel giro della Nazionale”.

Rimane impressa la rimonta in Montenegro, cosa è successo?

Tuttavia, dei momenti più alti della stagione rimane alla mente l’autentica impresa sportiva fatta poche settimane fa in Len Euro Cup. Una vittoria in trasferta, a Montenegro, su una squadra che all’andata aveva fatto la voce grossa ed alla quale bastava perdere anche di 4 gol per andare avanti. L’Ortigia ha dominato vincendo 18-12 costruendo l’ampio vantaggio con pazienza in una partita dove praticamente tutto è andato perfettamente dove tutti erano convinti dei propri mezzi e di quelli della squadra.

Piccardo racconta quanto accaduto paragonando il risultato alla semifinale di Coppa vinta col Brescia a fine febbraio scorso per 7-6: “A Kotor è successa una cosa magica che capitano alle squadre quando tutti i pensieri si allineano e credi a qualcosa di spasmodico che gli altri non si aspettano. È stata una sensazione sportiva indescrivibile, bella, al pari della vittoria in semifinale col Brescia ma lì è stata ancora entusiasmante”.

Pausa lunga, in acqua a fine febbraio

Impossibile non parlare della lunga pausa di campionato necessaria per permettere alla Nazionale di disputare Europei e Mondiali. I giochi riprenderanno il 24 febbraio. A tal proposito, l’Ortigia riprenderà subito dall’ostacolo più duro: la trasferta nella vasca della Pro Recco campione di tutto.

Che tipo di preparazione farete per rientrare in forma e cosa teme al rientro in acqua?

Il tecnico risponde: “L’aspetto fondamentale dopo questa pausa sarà per i giocatori che non hanno avuto impegni in Nazionale fare bene 6 settimane o sette di lavoro perché poi c’è un’altra preparazione. Bisognerà fare un altro ciclo di lavoro importante. Poi quando arriveranno i nazionali, con europeo e mondiale attaccati sotto le feste, sarà pesante. In Italia non cambierà molto. Vincerà il Recco: le altre si giocano la possibilità di arrivare in finale. Sarà una preparazione con due macro-cicli di lavoro importanti da tre settimane e sarà impostata nel cercare di arrivare il meglio possibile a fine febbraio quando poi riprenderanno tutti gli eventi. Bisognerà arrivare subito pronti e in condizione alla partita ma sarà difficile per tutti”.

Rispetto alla scorsa stagione cosa è cambiato? Vi sentite più forti, più solidi ed in cosa dovete ancora migliorare?

Rispetto alla scorsa stagione abbiamo perduto spinta nella zona difensiva perché facciamo fatica in quanto abbiamo poca spinta dai terzini. Quello è un aspetto che rispetto alla squadra della scorsa stagione è cambiata. È però vero che siamo più veloci e riusciamo ad arrivare prima alla conclusione. Siamo tra le squadre che producono più occasioni e gol. Forse ci sentiamo più soldi mentalmente. Siamo passati attraverso 2-3 momenti in questo 2023 molto importanti che allo zoccolo duro hanno dato solidità mentale”.

Sorpreso di avere il capocannoniere della regular season?

Francesco-Cassia-Ortigia-foto-Maria-Angela-Cinardo-Mfsport-net

Francesco Cassia, Ortigia. Foto Maria Angela Cinardo Mfsport.net

L’Ortigia è andata al giro di boa al terzo posto con 27 punti e col capocannoniere del torneo. Francesco Cassia con i suoi 41 gol svetta nella classifica marcatori. Queste le parole del tecnico biancoverde: “Non sono sorpreso di avere il capocannoniere del campionato. Credo molto in Francesco (Cassia). Sono anche molto esigente con lui e penso che il ragazzo abbia molti margini”.

Per il 2024, il sogno è la finale scudetto

Col tecnico si parla di come sarà l’anno che sta per arrivare dove tutto poi sarà concentrato in pochi mesi e dove la squadra rimane in corsa per altri risultati importanti.

Il 2024 sarà altrettanto intenso tra campionato e coppe, quali sono gli obiettivi e buoni propositi per l’anno che sta per arrivare?

Dal 2024 mi aspetto… beh, ripetere il 2023 sarebbe un sogno. Come obiettivo c’è sempre quello di migliorare la qualità del gioco e migliorare il modo in cui faccio il mio mestiere. Cerco sempre di migliorarlo ogni anno”.

Finale scudetto col Recco, ci credete? Brescia e Savona che sono forti ma che non sembrano imbattibili…

La finale Scudetto è il sogno ma bisogna passare da Savona e Brescia. C’è un ottimo Telimar. Sarà difficile e sarà molto lunga. Certo, il sogno è arrivare all’epilogo”.