La lista della discordia, ecco le squadre italiane che entrerebbero nella Superlega

di Redazione

Inter, Milan, Napoli e Roma: un poker di squadre italiane per la Superlega, almeno stando a quanto detto da Joan Laporta, presidente del Barcellona, grande sponsor della manifestazione calcistica che dovrebbe nascere in contrapposizione alla Champions League a partire dalla stagione 2025/26. Il numero uno blaugrana si è spinto dove nessuno avrebbe immaginato, rivelando una lista di 15 società che sarebbero pronte a prendere parte al torneo sciossionista, dietro una remunerazione di 100 milioni di euro da parte degli organizzatori, forti della sentenza Ue che ha detto “no” ai monopoli di Fifa e Uefa.

La contrarietà della Figc

Ma ciò che salta all’occhio è naturalmente la presenza, al momento solo presunta, anche di squadre italiane nella lista di partenza fornita da Laporta, assieme ad Olympique Marsiglia, Sporting Lisbona, Benfica, Porto, Ajax, Feyenoord, Psv Eindhoven, Bruges, Anderlecht. Il fatto è che però, in teoria e pure in pratica, le società nostrane così facendo andrebbero contro quanto prescritto dalla Figc, che vieta la partecipazione alla Superlega alle compagini iscritte alla Serie A.

Presa di distanza

Se l’uscita di Laporta sia un’intempestiva anticipazione, chissà quanto fondata, lo si vedrà. Intanto comunque, tra le italiane citate, la Roma si è pontamente dissociata, con parole che sembrebbero non lasciare dubbi su da che parte stia la società capitolina: “Come ribadito pubblicamente poche ore dopo la sentenza della Corte di Giustizia Europea sul caso della Superlega, l’AS Roma conferma di non appoggiare in nessun modo alcun tipo di progetto riconducibile alla cosiddetta Superlega – recita il comunicato ufficiale – Il Club specifica inoltre di non aver mai rivisto la propria posizione in merito, né di aver intrattenuto dialoghi utili a intraprendere un percorso diverso da quello congiunto dei club attraverso l’ECA, in stretta collaborazione con Uefa e Fifa”.