Il 2024 di Andrea Adamo parte da Riola Sardo. Nel comune sardo, della provincia di Oristano, domenica 4 Febbraio si è tenuta la prima tappa degli Internazionali d’Italia EICMA 2024. Per il campione in carica della MX2 si è trattato del primo impegno di quella che sarà una lunga stagione che culminerà con i 20 GP del campionato MX2. L’esordio annuale del pilota siciliano gli ha regalato un secondo posto, in gara 1, ed un ritiro in gara 2. Come capiremo dalle parole dello stesso Adamo, questa prima uscita è stato un vero e proprio test per verificare sul campo le condizioni della sua KTM. Inoltre, questo sarà il primo anno che lo vedrà separato dall’idolo e pluricampione mondiale Tony Cairoli, passato alla Ducati.
Dopo un’assenza lunga un anno, la motocross internazionale riparte dalla Sardegna. Sulla sabbia di Riola Sardo si sono raduti quasi 100 piloti, distribuiti sulle tre categorie (Mx1, Mx2, 125), che hanno reso omaggio al lavoro svolto dal motoclub Motor School. Nella Mx1 la vittoria è andata allo sloveno Tim Gajser, seguito dal duo francese composto da Maxime Renaux e Romaine Febvre. Il podio della Mx2 è stato occupato da Ferruccio Zanchi, Simon Langenfelder e Oriol Oliver; Adamo, che aveva concluso in seconda posizione gara 1 è stato costretto al ritiro dopo essere stato coinvolto nella caduta di Langenfelder alla prima curva. Infine, le prime tre posizioni della 125 sono state conquistate da Noel Zanocz, Gyan Doensen e Cole Mccullough.
Sulla prova di Riola Sardo. “L’obbiettivo di questa gara era di usarla come un vero e proprio test, sappiamo dove lavorare e cosa migliorare. In seconda manche un brutto colpo mi ha costretto al ritiro. Solo un po’ di botte, ma per il resto tutto ok“.
Sulla nuova stagione. “Rispetto ad un anno fa mi sento molto più tranquillo. Una delle cose che più mi ha aiutato è stato pensare a salire sempre sul podio in ogni gara. Ho cercato di rimanere concentrato e di essere il più coerente. In un Campionato di 20 GP non si può essere sempre il più veloce“.
Il saluto a Cairoli. “Quando ero piccolo consideravo Tony un idolo. Mi mancherà, ma KTM è una grande squadra e ha un coach come Joel Smets che, in quanto a esperienza e carisma, non è secondo a nessuno. Confrontarmi con Joel mi aiuta sempre molto“.
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