Una tappa complicata, fatta di continui saliscendi, la Volterra-Gualdo Tadino non ha riservato grandi sorprese, ma ha lasciato comunque spazio ad azioni interessanti che hanno animato l’andamento della terza giornata di corsa alla Tirreno-Adriatico. I 225 chilometri coperti dal gruppo si sono comunque risolti con una volata, vinta da Phil Bauhaus per poco su Jonathan Milan. Però arrivare fin sul traguardo a giocarsi le loro chance oggi non è stato facile per i velocisti impegnati nella corsa dei due mari.
La frazione è stata caratterizzata per lungo tempo dalla fuga da lontano tentata dallo svizzero Jan Stockli e da Samuele Zoccarato. Fin quando, dopo circa 140 chilometri in compagnia, l’italiano della Vf Group-Bardiani Csf-Faizanè non ha staccato l’elvetico rimanendo solo al comando. Per Zoccarato la leadership solitaria è durata una sessantina di chilometri, venendo ripreso ai piedi della salita di Casa Castaldi, a meno 26 dall’arrivo.
Sull’ultima salita da affrontare ci si aspettava un minimo di bagarre, almeno per guadagnare i puntidel gran premio della montagna, ma a dominare è stata la fatica dopo più di 200 chilometri alle spalle. Soprattutto ad essere disattesi sono stati i timori dei velocisti, che inaspettatamente non hano fatto tanta fatica a tenere le ruote dei migliori, lanciandosi così nella discesa verso il traguardo.
I chilometri finali caratterizzati da un andamento ondulato, con il terreno bagnato dalla recente pioggia, non hanno facilitato il compito delle squadre che dovevano scortare le ruote veloci fino a giocarsi il successo. Fatto sta che passato il triangolo rosso degli ultimi mille metri una caduta ha tolto dai giochi Jasper Philipsen, vincitore di ieri. Poi a venire fuori con prepotenza è stato Bauhaus, della Bahrain Victorious, che ha infranto i sogni di Milan, su cui riponeva le sue speranze il team Lidl-Trek, sventando tra l’altro la possibilità della prima vittoria italiana in questa Tirreno-Adriatico.
Va da sé che pure per oggi la classifica generale rimane invariata per le prime posizioni, con Juan Ayuso sempre in maglia azzurra, alla quale si aggungono quella bianca e quella ciclamino, mentre la maglia verde è di Davide Bais. Domani in programma la Arrone-Giulianova, 207 chilometri, con il Valico di Castelluccio a 1521 metri di altezza.