Tanto tuonò che piovve. E come se piovve. Dopo la Rcs Sport che ha annunciato le interlocuzioni in atto per un programma di grandi eventi ciclistici in Sicilia, arriva l’ufficialità da parte dell’assessore regionale allo Sport e Turismo, Elvira Amata. “Nel 2025 tornano in Sicilia Giro d’Italia e Giro di Sicilia, al lavoro con Rcs Sport già da ora”.
Ma perché, quindi, è saltato il Giro di Sicilia? Perché in quelle date (9-12 aprile) si correrà in Abruzzo? Le parole di Vegni, direttore del settore ciclismo Rcs Sport, a Bici Pro erano state chiare: “Se c’è (riferendosi alla volontà politica) si fa, altrimenti no. E io non discuto. Magari chi c’era prima era appassionato di ciclismo o vedeva delle potenzialità nell’evento, era più favorevole verso il ciclismo. Chi è arrivato adesso ha altre idee per la promozione turistica. E le rispettiamo”
L’assessore Amata chiarisce il perché dell’annullamento: “Purtroppo – spiega – la concomitante chiusura del precedente ciclo di programmazione e l’avvio del nuovo ciclo 21/27 ha imposto il reperimento delle necessarie risorse da destinare agli interventi in programma, compresi quelli sportivi di maggiore attrattività turistica, elemento quest’ultimo che non ha consentito per tempo di sostenere le iniziative”.
Dal 9 al 12 aprile, quindi, tutti in Abruzzo nei giorni in cui il grande circus sarebbe ritornato in Sicilia a 12 mesi di distanza dall’arrivo di Giarre e della vittoria di Lutsenko.
Giorni sono stati frenetici, le interlocuzioni tra Rcs Sport e Regione si sono intensificate. Le proteste di appassionati, sportivi e amatori, amplificate dai social, hanno fatto il resto. L’annuncio del ritorno pure del Giro di Italia costituisce un motivo certamente di plauso.
“Il Giro di Sicilia e il Giro d’Italia certamente si svolgeranno nel 2025. Stiamo già lavorando insieme ad Rcs per proseguire nella virtuosa collaborazione, con l’obiettivo di rafforzare i risultati già raggiunti che concorreranno a valorizzare ulteriormente il nostro patrimonio anche attraverso altri eventi sportivi sull’isola”.
La notizia chiaramente non passerà inosservata. Ma occorrerà certamente fare in modo che negli anni l’evento il più antico in Italia (il Giro di Sicilia nasce prima del Giro d’Italia) non si disperda. Il patrimonio che il ciclismo sul piano dell’offerta sportiva e turistica riesce a garantire non ha eguali. Grazie alle Tv, all’evento, agli appassionati riesce davvero a calamitare l’attenzione sulle strade e in televisione ampissima
“Guardiamo – conclude – con grande e costante attenzione al segmento del cicloturismo, che rappresenta uno degli elementi di particolare rilievo dell’offerta turistica, espressamente previsto all’interno degli strumenti di programmazione e ciò a conferma del valore già riconosciuto al Giro di Sicilia, nel corso degli anni formalmente sostenuto dall’assessorato del Turismo, sport e spettacolo“.