Non c’è storia alla Tirreno-Adriatico, Vingegaard si assicura la vittoria finale

di Alessandro Teri

La Tirreno-Adriatico ha un suo padrone, è danese e si chiama Jonas Vinvegaard. Il corridore della Visma nella sesta tappa, la Sassoferrato-Cagli, di 180 chilometri, bissa il successo di ieri, ancora con un attacco decisivo nel tratto più duro, ed ipoteca così il successo finale, prima della giornata conclusiva di domani. Dietro di lui si confermano Juan Ayuso e Jay Hindley sul podio della classifica generale, unici a riuscire a limitare i danni e stare dietro al dominatore quando decide di partire da solo.

Destino segnato

Sono stati tre i gran premi della montagna affrontati oggi, e al penultimo davanti c’erano 4 fuggitivi: Healey, Carapaz, Cortina e Leknessund. Di questi rimangono solo l’ecuadoriano ed il norvegese, destinati però ad essere ripresi quando si arriverà sul Monte Petrone, salita decisiva per la frazione e per la corsa. Nessuna sorpresa quindi nel momento in cui il gruppo si ricompatta, appena attaccate le pendici dell’erta finale.

Lo scalatore più forte

Ma ci pensa Vingegaard a rimettere tutto in discussione: il due volte vincitore del Tour de France è lo scalatore più forte qui alla corsa dei due mari, e forse al mondo, e non si nasconde, rispondendo ad un iniziale allungo di Hindley, seguito anche da Ayuso. Il campione danese ai meno 5 dal traguardo se ne va, per non essere più ripreso.