“Possiamo vincere con chiunque”, Tempesti lancia l’Ortigia in campionato ed Europa

di Edoardo Ullo

Domina la partita, poi subisce la rimonta ed a 13” dalla fine ha anche un rigore contro che potrebbe sancirne la sconfitta. Sul punteggio di 8-8 Stamm può operare il sorpasso per lo Spandau dai cinque metri ma viene ipnotizzato. Stefano Tempesti, come spesso gli è capitato in carriera con le calottine di Florentia, Pro Recco e Nazionale, rimane freddo tra i pali ed evita il peggio all’Ortigia neutralizzando il tiro dell’avversario rimandando il discorso qualificazione ai quarti di finale di Len Euro Cup di pallanuoto maschile alla sfida di ritorno che si giocherà il 23 marzo all’Acquamore Bocconi di Milano.

L’ex estremo difensore della Nazionale, campione del mondo tra l’altro nel 2011 a Shangai nonché 15 volte campione d’Italia con la Pro Recco e cinque volte vincitore della Len Champions League, a Siracusa dal 2019 ha trovato la sua seconda giovinezza sportiva ed a 44 anni (saranno 45 ad inizio giugno) continua ad essere decisivo sia in campionato che, come abbiamo visto, nelle coppe europee. La sua immensa esperienza continua a dare sicurezza ad una squadra che da alcune stagioni lotta per il salto definitivo di qualità e che stabilmente è tra le primissime in A1 e fa benissimo in ambito continentale.

C’è dietro una società che mi ha dato fiducia – racconta a SportWebSicilia.it, Stefano Tempesti – che mi ha dato una seconda chance sportiva guidata da un grandissimo presidente. Una squadra che mi tiene giovane ed è composta da giocatori veramente grandi. Inoltre ho la possibilità di trasmettere le mie esperienze anche ai più giovani e di sentirmi giovane anche io”.

“Vivo in una città meravigliosa”

Il numero uno biancoverde prosegue e sottolinea il rapporto con l’allenatore, Stefano Piccardo, dichiarando amore a Siracusa. “Ho la fortuna – tra l’altro – di avere un grande allenatore che mi sta gestendo al meglio, come nessuno avrebbe potuto fare. Inoltre si vive in una città che è meravigliosa. Io a la mia famiglia stiamo benissimo”.

Il rigore parato allo Spandau e la Len Euro Cup

Si parla, inevitabile, dell’ultimo impegno dell’Ortigia, quello della scorsa settimana a Berlino con lo Spandau 04, una partita dominata a larghi tratti che però è terminata in parità. L’estremo difensore ha sottolineato “è stata una partita in cui abbiamo speso tantissimo per arrivare a stare avanti di tre gol. Purtroppo quando si investe tanto poi è normale che si paga sia in termini mentali che fisici. Abbiamo avuto anche l’occasione per chiuderla ma non ci siamo riusciti. Poi il rigore contro. E li nella vita poi ci vuole un po’ di fortuna ed è così che l’ho parato”.

Si guarda al match di ritorno: “Sarà difficile – ammette – perché a questo punto l’assetto psicologico è cambiato. L’Ortigia ha dimostrato di essere a livello dello Spandau. Non c’è più l’effetto sorpresa. Loro non si aspettavano di trovare un Ortigia così bene organizzata”.

Il ritorno a Milano, “Opportunità eccezionale”

La sfida del 23 marzo si giocherà all’Acquamore Bocconi di Milano, una sede importante e per Tempesti potrebbe essere l’arma in più. “È una location che può dare una visibilità eccezionale. Si è aperta questa opportunità e la società sta puntando a grandi obiettivi. Il club vuole farsi notare e certamente a Milano avremo tantissimi tifosi siracusani a sostenerci. Molti di più di quanti ne venissero a Catania”.

Prospettive in campionato

Stefano Tempesti, Ortigia. Foto Maria Angela Cinardo, MfSport

Ma è già tempo di pensare al campionato. All’orizzonte arriva il Brescia, formazione con la quale la squadra siciliana lotta a breve distanza per la terza posizione. A separare le due formazioni appena tre lunghezze. Domani i siciliani giocheranno in trasferta senza alcun timore riverenziale forti anche di quanto fatto sia all’andata (vincendo 7-3 in casa) sia nella scorsa stagione quando in semifinale di Coppa Italia si imposero – a sorpresa – centrando la prima finale della storia.

Tempesti dice la sua “Sarà una partita completamente diversa all’andata, loro non erano al massimo della concentrazione ed era anche una formazione che aveva cambiato molto. Adesso ci affronteranno da competitor per il terzo posto. Mi aspetto tanta aggressività: conosco bene il loro allenatore (Alessandro Bovo, ndr) e punteranno subito ad attaccare”.

“Se ordinati possiamo vincere con chiunque”

Per il portiere dell’Ortigia, però, la chiave del successo è il giocare in modo ordinato. “Se saremo capace di farlo – aggiunge – potremo prenderci le nostre soddisfazioni. Dovremo essere bravi – ma non solo col Brescia – a non far esaltare le doti migliori degli avversari. Quando riusciamo ad applicare questo concetto diventiamo una squadra che può mettere in difficoltà chiunque. Diversamente, se non siamo concentrati, possiamo perdere con chiunque”.

A Kotor ed a Genova vittorie chiave

Stefano Tempesti, portiere Ortigia, foto Angela Cinardo, Mfs Sport

Stefano Tempesti, portiere Ortigia. Foto Maria Angela Cinardo, MfSport

Ed a tal proposito Tempesti ricorda due partite simbolo della stagione, la super rimonta a Kotor che ha permesso all’Ortigia di qualificarsi per gli ottavi di Len Euro Cup ed il successo netto a Genova sul Quinto. Queste le sue parole: “A volte i miracoli succedono e negli sport di squadra conta tantissimo l’aspetto psicologico. Il Kotor era forte di questo vantaggio nella partita di andata. I nostri avversari si aspettavano che la partita si sistemasse da sola. Ma quando trovi un avversario (noi) che non ha nulla da perdere i miracoli succedono. È stata una goduria per la società. Sono vittorie che lasciano il segno in positivo. Questa così come quella di Genova perché ci ha permesso di prenderci il quarto posto. Certo, è stata una grandissima soddisfazione anche per me ma ne ho vissute tante nella mia carriera e questa vale veramente tanto”.

Forse un po’ di rammarico per l’avvio di stagione in Champions dove la squadra aretusea ha mancato per poco il passaggio alla fase a gironi principali venendo eliminata nel proprio raggruppamento dal Vouliagmeni, semifinalista della competizione nella scorsa edizione. “Ci mancavano i nostri giocatori migliori e comunque abbiamo cambiato anche noi – ricorda Tempesti – oggi probabilmente sarebbe andata diversamente anche se loro rimangono fortissimi e probabilmente avrebbero vinto ugualmente ma avremmo messo maggiori difficoltà“.

“Il Settebello è fortissimo, può vincere l’oro a Parigi”

Non potevamo non chiedere un commento sulla nazionale, protagonista ai Mondiali di Doha chiusi con un amaro secondo posto maturato ai rigori con la Croazia. “Il Settebello – dice – è fortissimo ed ha tutte le carte in regola per vincere a Parigi. Poi, sicuramente, conoscendo il Ct, le medaglie che si ricorderanno nel 2024 non saranno quelle di Doha ma, appunto, quelle olimpiche, è l’Italia ha dimostrato ancora una volta di essere tra le più forti in assoluto. Certo, poi ci sono anche gli avversari ma i valori non si discutono”.