Il Catania giocherà a porte chiuse la partita casalinga di campionato di serie C col Giugliano. Lo ha disposto il prefetto del capoluogo etneo su decisione del Casms (Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive) al termine di un vertice tenuto in mattinata. Ha pesato, sulla decisione quanto accaduto martedì scorso all’Euganeo di Padova con gli scontri durante l’intervallo del match con i veneti causati dalle intemperanze di teppisti catanesi.
L’anticipo della 34ma giornata del girone C che si gioca giovedì 28 marzo alle 20.45 si disputerà allo stadio Massimino senza pubblico.
Così come la finale di ritorno di Coppa Italia di serie C col Padova del prossimo 2 aprile che era stata disposta dal giudice sportivo e che aveva visto l’ammenda di 10mila euro. Una decisione che il club rossazzurro ha deciso di non contestare rinunciando a presentare ricorso.
Il Catania, quindi affronterà senza tifosi, la partita col Giugliano che apre il 34mo turno nonché per gli etnei una lunga volata per evitare i play out. La situazione di classifica, infatti, dopo il ko esterno di domenica in casa della Turris per 2-1, si è fatta difficile. La zona play out dista appena tre lunghezze ed i corallini sono proprio i diretti inseguitori dei siciliani.
I campani dal canto loro sono galvanizzati dopo il successo in rimonta per 3-2 sull’Avellino nell’ultimo turno che li ha proiettati in una buona posizione di classifica in piena zona play off. Le due formazioni sono separate da 10 lunghezze in favore del Giugliano.
Il Catania deve trovare la forza di reagire ed uscire da questo periodo nero culminato con l’esonero di Cristiano Lucarelli dopo il 5-2 di Avellino poco più di due settimane fa. La formazione etnea allenata da Michele Zeoli in casa non ha un gran ruolino di marcia (sei vittorie, altrettanto pareggi e quattro sconfitte) ma non può più permettersi passi falsi. Troppi i punti lasciati per strada leggasi i pareggi con Monterosi Tuscia e con il Potenza.