Claudia Santonocito “Sono competitiva e perfezionista, ma non voglio vivere di nuoto”
di Simone MiliotiNuoto11 Aprile 2024 - 15:02
La nuotatrice palermitana Claudia Santonocito, classe 2009 tesserata con la Mimmo Ferrito, è da poco tornata da Riccione dove, ai Criteria Nazionali Giovanili, ha vinto tre medaglie nelle tre gare a rana in cui era iscritta. Oro nei 200 rana con il tempo di 2’28”46, argento nei 50 rana in 32”18 e bronzo nei 100 rana in 1’09”06. In tutte e tre le gare ha migliorato i propri personali e ha realizzato i nuovi record regionali in vasca corta per le categorie Juniores, Cadette e Seniores, erano quasi tutti già suoi tranne i 200 rana Cadetti e Seniores tolti ad Alessandra Pace.
Provando a conoscerla meglio le chiediamo quando inizia il suo feeling col nuoto e ci risponde “da sempre, mia madre racconta che ha fatto il corso pre parto in piscina”, ma svela di aver provato, alternandoli al nuoto, anche altri sport in giovane età “tennis, windsurf, pallavolo, danza dove, anche se è difficile da immaginare ero bravina. Poi mi sono dedicata al nuoto agonistico da Esordiente A primo anno”.
Quando l’abbiamo sentita nei gironi scorsi era appena tornata da Riccione e non ha nascosto come le sarebbe piaciuto fare ancora qualche gara “vedendo adesso i ragazzi gareggiare mi viene nostalgia”. Claudia frequenta il secondo anno al liceo scientifico Galileo Galilei e pensa già al futuro e ci svela che non si vedrebbe a vivere di nuoto in futuro, neanche arrivasse la sicurezza economica di qualche gruppo sportivo, “voglio laurearmi e lavorare”.
Tre gare, tre medaglia e tre nuovi personali. Come valuta la sua esperienza a Riccione?
“Sono soddisfatta e contenta, nuovi record già li avevo fatti mentre l’argento e soprattutto l’oro per me sono state emozioni del tutto nuove. Il primo giorno non stavo benissimo, ho nuotato i 100 rana nella corsia quattro e ho conquistato il bronzo migliorando comunque il mio tempo. Poi nei 200 rana mi sono ripresa emotivamente, volevo vincere, ci ho provato e ce l’ho fatta. L’argento nei 50 metri è arrivato un po’ inaspettato. Sono contenta dei record, sono una cosa in più, ma ripeto che l’oro e l’argento sono emozioni nuove a questo livello, ero arrivata lo scorso anno al bronzo”.
Argento nei 50 inaspettato anche per suo allenatore, Fabio Lombardo, mi aveva detto che avete lavorato più su 100 e 200. Le chiedo la sua settimana tipo di allenamento e se preferisce vasca da 25 o 50 metri?
“Si io non credo di essere una velocista da 50 metri, spesso facevo un tempo maggiore in questa gara rispetto al passaggio del 100, quando nella distanza più breve dovrebbe essere qualche decimo sotto. Tra le due vasche forse preferisco quella lunga, perché a livello di tempi, non parlo piazzamenti, ho avuto i migliori risultati lì. Per quanto riguarda gli allenamenti mi alleno due volte a settimana alla Comunale, tre volte al Tc3 e una in Polisportiva, questo per quanto riguarda la vasca. Poi aggiungo tre allenamenti in palestra a secco in Polisportiva, solitamente dopo la scuola e uno il sabato la mattina. In linea di massima faccio anche dei doppi ma in questo periodo Fabio non l’ha ritenuto necessario”.
Come è passare dal gareggiare in Sicilia, dove possiamo dirlo tranquillamente lei domina, ad avere in vasca ragazze che vanno forte quanto o più di lei?
“In realtà la competizione sta aumentando anche in Sicilia e di questo sono contenta. Ovvio che passare dal vincere al trovarmi fianco a fianco con ragazze della mia stessa età che fanno i miei stessi tempi è un’emozione nuova, è qualcosa che mi sprona e siccome io sono una persona competitiva questo non mi mette ansia. Anzi mi piace che ci siano persone che mi tirino e aiutino a fare sempre meglio”.
Ma la rana è il suo stile preferito o ce ne sono anche altri? Per questi Criteria era andata sotto il limite anche nella farfalla.
“Si è stato bello fare il tempo nel 100 farfalla, non mi ero allenata per quella gara e in realtà è uno stile che mi piace, non lo allenano perché in allenamento faccio rana e stile libero, ogni tanto misti e penso che in futuro potrei provarli, già in passato avevo fatto il tempo per i Criteria, e comunque mi potrebbero servire. La farfalla forse mi piace più della rana, mi diverto e non mi stanco, ma forse perché non ho mai faticato a nuotare questo stile non allenandolo”.
Dovremo chiedere conferma a chi fa i 200 farfalla?
“Eh si”.
Riguardo la vita da atleta e scolastica come incastra tutto?
“Ho il piano didattico per studenti-atleti, ma alcuni professori non lo rispettano. Questo mi permetterebbe di avere verifiche e interrogazioni programmate così da conciliare al meglio allenamenti e gare con la scuola. È un aiuto ma io preferisco non richiederlo, perché voglio essere come gli altri e non so perché fare uno sforzo in più. Magari dal terzo anno quando il carico di compiti sarà maggiore utilizzerò meglio questi aiuti”.
Riguardo al suo futuro, so che è giovane, ma ha pensato a cosa vorrà fare?
“Si sul mio futuro ci ho pensato e non penso che vivrò di nuoto e comunque non voglio farlo. Voglio laurearmi e lavorare, mi piacerebbe giurisprudenza, ma finché posso mi diverto in piscina. Gli allenamenti a volte sono faticosi, molto stancanti, ma aiuta il fatto che i risultati sia a scuola che nello sport arrivino. Io sono una perfezionista e anche a scuola cerco di avere voti più alti possibili, cerco di impegnarmi e rendere sia a scuola che nel nuoto”.
Domanda forse banale visto quanto mi ha detto fin qui, ma pensa che questo sia il momento più alto della sua carriera sportiva?
“Ma spero di no in realtà. Sono soddisfatta ovvio, ma spero che non sia il momento più alto della mia carriera sportiva. Da qui a tre anni potrebbe capitare di tutto, spero di non aver finito qui”.