Niente miracolo per l’Ortigia, Recco sbanca Siracusa e va in finale scudetto

di Edoardo Ullo

Niente miracolo per l’Ortigia. Gli aretusei ci provano, con coraggio ed a viso aperto ma il Pro Recco è troppo forte. I campioni d’Italia sbancano la piscina Caldarella col punteggio di 11-18 in Gara 2 delle semifinali scudetto e volano all’atto finale grazie anche al successo casalingo in Gara 1. E bissano pure il divario di reti: sette. Ai siciliani l’onore delle armi e la soddisfazione di aver perforato 11 volte la difesa della squadra più forte del mondo.

Ai biancoverdi non resta che aspettare l’avversaria per la finale che vale il terzo posto e la qualificazione ai preliminari di Champions League. L’obiettivo dell’Ortigia quindi rimane quello di ripetere il terzo posto della scorsa stagione in una serie di finale che qualunque sia la contendente tra Brescia e Rari Nantes Savona si preannuncia certamente più tirata di questa semifinale contro gli extraterrestri del Pro Recco che si apprestano a giocare la loro diciottesima finale consecutiva.

Ortigia bene in avanti ma perforabile in difesa

Gli uomini di Piccardo giocano una buona partita, soprattutto a livello offensivo, ma soffrono in difesa, in particolare a uomini pari, non riuscendo a contenere l’attacco dei recchelini, che girano palla molto velocemente per poi colpire sfruttando la stanchezza dei difensori biancoverdi.

L’Ortigia, rispetto a gara 1, migliora sensibilmente le percentuali sia a uomo in meno che a uomo in più, ma fa fatica quando gli ospiti alzano il ritmo.

Il gap del punteggio finale è frutto delle due devastanti fiammate del Recco: nel primo tempo, che è iniziato con un netto 3-0 e si è concluso con i liguri avanti 4-1; e in avvio di terzo tempo, quando un parziale di 4-0 porta Di Fulvio e compagni sull’11-4 e inibisce le speranze di rimonta dell’Ortigia, che aveva chiuso sotto di 3 reti (4-7) la prima metà di gara.

Orgoglio Ortigia e rimonta fino a -3

I biancoverdi, comunque, reagiscono con orgoglio riducendo nuovamente lo svantaggio con la doppietta di Ferrero, autore di una bella prova, e il gol di La Rosa. Negli ultimi 8 minuti, le due marcature di Inaba, tra i migliori oggi, concretizzano un parziale di 5-1 e portano l’Ortigia sul 9-12.

Nel finale il Recco dilaga

Il Recco, però, è paziente e attende il momento giusto per accelerare nuovamente. Lo scatenato Zalanki dà il via a una nuova fiammata ligure, con un parziale di 6-2 che spegne definitivamente il match. Finisce 18-11 per il Recco, ma l’Ortigia non ha sfigurato, soprattutto per quel che riguarda l’atteggiamento.

Le parole di Piccardo

A fine match, il tecnico Stefano Piccardo, analizza la prestazione dei suoi: “Oggi abbiamo fatto bene in fase offensiva, producendo tanto gioco e segnando undici gol al Recco, che sono tanti. Male, invece, la parte difensiva. Purtroppo, a volte, giocare contro di loro ti porta ad arrivare stanco nei momenti in cui dovresti mettere il braccio e oggi, in tante occasioni, abbiamo preso gol per stanchezza e perché si va in fatica. Non dimentichiamoci, però, che il Recco, non più tardi di tre giorni fa, in Champions, ha doppiato i campioni di Croazia dello Jadran, battendoli 18-9. Quindi, dobbiamo comprendere bene di cosa stiamo parlando. La qualità dei loro giocatori è altissima”.

I momenti decisivi oggi sono stati il primo tempo e l’inizio del terzo, quando il Recco ha realizzato due parziali importanti, di 4-1 e 4-0: “Ho chiamato time-out – ricorda Piccardo – per cercare, come si suol dire, di serrare i ranghi. E devo dire che è stato un time-out fruttifero, perché poi credo che abbiamo avuto un 5 a 1 di parziale a nostro favore, che contro di loro è tanta roba. Dispiace per le tante reti subite, perché 18 oggettivamente sono tante, però abbiamo cercato anche oggi di mettere tutto quello che avevamo dentro e di questo devo ringraziare i miei giocatori. Fin dove siamo riusciti fisicamente, abbiamo fatto quello che potevamo, poi c’è stata un po’ di confusione. Direi che sono comunque contento per quello che riguarda la mia squadra, mi è piaciuto l’atteggiamento”.

Il terzo posto nel mirino

Il tecnico biancoverde mette nel mirino, con fiducia, il prossimo importante impegno, ossia la finale per il 3° posto contro la vincente della sfida tra Brescia e Savona: “Ora dovremo iniziare a lavorare per la finale per il terzo e quarto posto, dove cercheremo di giocarci le nostre chance. Abbiamo dimostrato con i risultati che con le altre squadre ce la siamo giocata alla pari. Poi si vince o si perde di un gol, però il livello tra le prime ormai è questo. Solo il Recco fa storia a sé”.

Il tabellino

Ortigia-Pro Recco 11-18

Parziali: 1-4, 3-3, 3-5, 4-6

C.C. Ortigia 1928: Tempesti, Cassia, Giribaldi, La Rosa 1, Di Luciano 1, Cupido 1, Bitadze, Carnesecchi 1, A, Condemi, Inaba 4, Ferrero 3, Napolitano (Cap), Calabresi, Nesti. Allenatore: Stefano Piccardo

Pro Recco: Del Lungo, Di Fulvio (Cap) 2, Zalanki 4, Cannella, Younger 2, Fondelli, Presciutti 1, Echenique 2, F. Condemi 3, Kakaris 1, Iocchi Gratta 1, Hallock 1, Negri, Rossi 1. Allenatore: Sandro Sukno

Arbitri: Marco Ercoli (Montelparo, FM) e Bruno Navarra (Roma)

Note. Superiorità numeriche: Ortigia: 7/14 + 2 rig; Recco 6/12 + 2 rig.
Espulsioni definitive: Iocchi Gratta (R) nel 3° tempo, Rossi (R), Younger (R), Cassia (O) nel 4° per limite di falli.