Beach volley, Arezzo e Ncrecaj vincono a Catania ed entrano nella storia

di Alessandra Puglisi

La coppia catanese Arezzo e Ndrecaj vince a Catania la Seconda Tappa Campionato Assoluto Nazionale 2024 di Beach Volley ed entra nella storia ricevendo anche la prestigiosa investitura del campione Daniele Lupo.

La vittoria di Franco Arezzo e Geri Ndrecaj, top team della Masterball Academy, nella Seconda Tappa del Campionato Italiano 2o24, è un risultato storico. Per la prima volta una coppia tutta catanese ha vinto la competizione maschile nazionale.  Uno straordinario successo, e il primo del sodalizio etneo, che emoziona i protagonisti e tutti gli appassionati anche perché arrivato in terra sicula proprio sulla sabbia di casa, davanti ai tifosi più cari.

La finale

Il secondo appuntamento del Campionato Italiano, dopo la prima tappa Gold svolta a Caorle a metà giugno, non ha tradito le aspettative iniziali in termini di spettacolarità del gioco e di partecipazione del pubblico che si è riversato al lido “Le Capannine”, oramai sede consueta dei più importanti eventi del beach volley regionale e nazionale. Il momento più entusiasmante si è vissuto domenica pomeriggio con la finale maschile, con il duo Arezzo – Ndrecaj che ha raggiunto a sorpresa il gradino più alto del podio prevalendo sui quotati Mauro Sacripanti e Giacomo Titta per 2 a 0. I locali hanno condotto un primo set praticamente perfetto, anche se la gara si è mantenuta in grande equilibrio fino al 17 pari. La coppia romana si è poi portata pericolosamente in vantaggio (19-20); il set point è stato, tuttavia, annullato e la situazione completamente ribaltata grazie a due attacchi imprendibili di Arezzo, mentre ci ha pensato Ndrecaj a chiudere con un ace la prima parte della contesa (22-20). Il secondo parziale è sembrato essere a completo appannaggio dei catanesi (massimo vantaggio 13-8), ma Sacripanti e Titta, considerati una delle coppie meglio assortite della stagione, sono riusciti nel recupero portando il punteggio ai vantaggi. Sul 21 pari è prevalsa la determinazione e la concentrazione degli etnei che, spinti dalla propria calorosa tifoseria, hanno raggiunto la vittoria sul 23-21, siglato grazie un errore avversario a rete. I due poi sono stati premiati tra la commozione e l’euforia generale dal presidente Fipav Sicilia Antonio Locandro.

Un trionfo catanese targato Masterball Academy

Il successo consegna Arezzo e Ndrecaj alla storia del beach volley italiano e inorgoglisce i numerosi appassionati siciliani della disciplina, notevolmente cresciuta nella nostra isola nel corso degli ultimi anni. Grande merito di questa evoluzione è da attribuire all’apporto della Masterball Academy di Catania. Quinta nel settore maschile alle finali del campionato italiano per società a Bibione, la Masterball era rappresentata nella tappa di Catania appunto, dai due campioni catanesi (oltre che da diverse coppie maschili e femminili fuori dai tabelloni principali). Giosuè Andronico, presidente e fondatore, insieme al fratello Federico, della Masterball, esprime la sua grande soddisfazione per il successo dei suoi e per quanto costruito fino ad oggi: “Franco Arezzo e Geri Ndrecaj rappresentano oggi il vertice del progetto tecnico della Masterball Academy, ma anche l’apice del movimento di beach volley siciliano. Ieri ha vinto tutta la Sicilia, hanno vinto i ragazzi in campo, ha vinto lo staff tecnico, hanno vinto i corsisti sugli spalti, ha vinto la sabbia del lido Le Capannine, teatro d’eccellenza di tutte le attività su sabbia che ci ospita e ci supporta e che ieri ha visto i suoi figli alzare al cielo il titolo più importante, hanno vinto tutte le società di beach volley siciliane che ci aiutano a crescere giorno per giorno, hanno vinto i nostri sponsor che hanno sposato questa meravigliosa causa. Quella di Geri e Frank ieri” – continua Andronico emozionato pensando anche al futuro – “non è solo una coppa o una medaglia d’oro, è un traguardo storico che dà speranza ai giovani, che alimenta gli appassionati e da esempio ai corsisti. Perché Geri e Frank non sono due supereroi, sono due ragazzi normali come tutti gli altri, devoti al sacrificio, che hanno capito che un sogno è realizzabile solo se si è disposti a rinunciare a qualcosa, solo se si è disposti a soffrire, a non mollare mai”. Il Presidente conclude con i ringraziamenti: “questo successo è merito dei nostri due grandi atleti, ma anche di tutte le persone che fanno parte di questo meraviglioso team: Dario Giuffrida, Nunzio Currenti, Marco De Costa, Pietro Leonardi, Salvo Trombetta e anche di tutte le persone che hanno fatto parte in questi anni del nostro progetto e adesso non ne sono più parte integrante. Grazie perché ognuno di voi ha contribuito a raggiungere questo storico traguardo. Oggi gioiamo insieme, abbiamo realizzato un sogno, un sogno che è di tutti e ora vogliamo continuare a sognare”.

Le dichiarazioni della coppia vincitrice

Arezzo, “un sogno che si realizza”

La coppia catanese vincitrice è nata da appena un anno, iniziando il proprio percorso nella scorsa stagione estiva e proseguendo gli allenamenti durante tutto l’inverno. Franco Arezzo Di Trifiletti, premiato come miglior giocatore della tappa di Catania, tra i due è il maggiore di età (classe ’93) e il più esperto nella disciplina; ha cominciato a calcare i campi di beach volley circa 8 anni fa partecipando a competizioni importanti con buoni risultati (tra tutti, il secondo posto nella finale scudetto di Bibione 2022 in coppia con Paolo Ficosecco). Come la maggior parte dei beachers professionisti ha cominciato prima con la pallavolo indoor, approcciandosi all’agonismo sulla sabbia più tardi: “ho sempre giocato a pallavolo, il mio primo allenatore James Martins, da bambino mi portava con lui in estate a Le Capannine agli allenamenti di beach e vedendo giocare grandi atleti come Ficosecco e Casadei mi ero già appassionato alla disciplina. Ho deciso di continuare indoor le giovanili, poi piano piano mi sono sempre più interessato al beach volley e ho iniziato a competere, ma c’è voluto tempo e sacrificio per arrivare ad imparare e non ho mai avuto un compagno fisso. L’idea di un progetto più serio è nata con Geri. Quando l’ho visto giocare e ho capito che si stava appassionando, essendo lui giovane mi è venuto in mente che potevamo crescere insieme, con il giusto impegno e con la costanza che richiede questo sport. L’obiettivo era quello di metterci sotto a lavorare e conquistare una medaglia, non per forza d’oro, magari nella prossima stagione…e invece non abbiamo dovuto aspettare tanto…siamo ancora increduli”. Gli etnei, reduci da un ottimo nono posto nel torneo internazionale World Pro Tour Futures di Messina e partiti come testa di serie numero 6 in Main Draw, alla vigilia della tappa di Catania erano motivati dal giocare in casa e pronti ai confronti più duri, ma non si aspettavano di arrivare fino in fondo. Sempre Arezzo: “non pensavo alla possibilità di arrivare alla semifinale o alla finale, sinceramente non ho mai guardato il tabellone, ho vissuto questa tappa partita dopo partita. Una gara alla volta ci siamo fatti trovare preparati ad affrontare i nostri avversari, grazie anche al lavoro del nostro coach Dario Giuffrida, che ringrazio; Tra un incontro e un altro, noi riposavamo e lui studiava per noi. Non potevo immaginare di meglio, comunque, per me è un sogno che si realizza – spiega – perché vincere per la prima volta sulla sabbia di casa, dove mi alleno da sempre e in più davanti alle persone che amo, la mia famiglia in primis (il bene più prezioso), agli amici e a quelli che credono in te, compresi tutti i ragazzi del gruppo di allenamento, non ha avuto prezzo. Straordinaria emozione, forse la più bella provata nella mia vita sportiva. Una dedica speciale voglio farla alla mia compagna Viviana, con cui aspettiamo un bimbo e che mi è stata vicina in questi giorni nonostante il suo stato e nonostante il caldo. Grazie per il suo supporto e per la sua pazienza che in questi anni sono stati fondamentali, specie nei momenti più difficili”.

Abbiamo chiesto, poi, ad Arezzo cosa apprezza di più nel suo compagno, in canotta numero 1: “Geri è un gran lavoratore, ha tanta voglia di fare e di imparare. La cosa che mi piace di più è che non ha mai mollato fino ad oggi anche quando la cosa più facile da fare sarebbe stata arrendersi dopo qualche delusione”. Un rapporto bellissimo tra i due, che si è cementato in campo e fuori, nonostante le differenza di età, di carattere e di percorso sportivo.

Ndrecaj, “il mio compagno lungimirante”

 

Gerald Ndrecaj, classe ’99, 200 cm d’altezza, giocatore indoor, centrale lo scorso anno in A2 a Castellana Grotte e quest’anno in serie B al Ciclope Volley Bronte, ha cominciato a giocare a beach volley a livello agonistico in pratica solo da due anni: “la prima esperienza è stata con Marco De Costa (oggi preparatore atletico della coppia, ndr) e nonostante io fossi molto acerbo e lui più navigato, è andata bene e nonostante la fatica mi sono reso conto che questo sport poteva essere per me davvero coinvolgente. Poi la scorsa estate è arrivato Frank, che mi ha chiesto di intraprendere un progetto a lungo termine rivelandosi più lungimirante di tutti e possibilmente più di me stesso, che da poco mi ero approcciato alla sabbia. Conoscevo già Frank dalla pallavolo indoor, siamo stati compagni di squadra, lo stimavo e visto che l’idea era stata tutta sua non ho avuto tante esitazioni ad accettare”. Ndrecaj ha scelto di continuare in parallelo la sua carriera nella pallavolo, senza trascurare gli allenamenti sulla sabbia, per cui la stagione estiva lo ha visto preparato alle competizioni senza grandi problemi di adattamento: “non è stato difficile passare dal campionato indoor a quello di beach perché ho avuto la possibilità di allenarmi con Frank tutto l’inverno e per questo ringrazio la mia società di provenienza, la Ciclope Volley Bronte, nelle persone della Presidente Ylenia Triscari e del Direttore Sportivo Giosuè Andronico, che è anche il mio Presidente alla Masterball, oltre che maestro e amico. Il cambio di superficie non mi ha dato problemi in nessuna delle due discipline, anzi devo dire che, certo è stato faticoso ma bellissimo, perché il beach volley mi ha aiutato indoor nella prestanza  e nella preparazione fisica”.

Anche a Ncrecaj abbiamo chiesto cosa pensa del suo compagno Arezzo: “dal punto di vista tecnico è un giocatore incredibile, completo per varietà di colpi, tecnica di alzata, di ricezione e in difesa poi… è un trattore, macina chilometri e prende palle che sembrano perse, già per terra e invece lui riesce non so come a salvarle. Personalmente per me è come un fratello maggiore e apprezzo molto il fatto che lui sappia gestire i momenti in cui farmi un complimento e i momenti in cui, invece, ho bisogno di un rimprovero: in questo lo sento quasi come un padre perché sa riprendermi in maniera costruttiva, spiegandomi l’errore e sottolineando comunque sempre le cose positive e questo non è da tutti”.

Anche per Geri Ndrecaj è stata una forte emozione e una vittoria fortemente voluta, ma alla vigilia inaspettata: “le sensazioni prima di questa tappa erano tante e legate al fatto che era la tappa di casa, il Campionato italiano e che dunque andavamo a confrontarci con le migliori coppie d’Italia; abbiamo pensato di giocarci partita dopo partita e di goderci ogni confronto con, appunto, coppie di livello alto senza pesare troppo al risultato finale: Abbiamo cominciato a realizzare che stavamo facendo davvero bene e che potevamo giocarcela fino alla fine dopo l’ultima partita di sabato contro Tiziano Andreatta e Manuel Alfieri, che abbiamo vinto in rimonta 2 a 1. Lì, alla fine di un tiratissimo tie- break, ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: facciamo la storia!”. E in effetti, nessuna coppia catanese nel beach volley maschile era mai arrivata in finale nè tanto meno conquistato la medaglia d’oro, un’impresa resa più straordinaria e ancora più speciale per essere stata compiuta a Catania, dove il sostegno del pubblico ha dato una spinta in più ai beniamini di casa, anche secondo Ndrecaj. “il tifo è stato f-o-n-d-a-m-e-n-t-a-l-e, vedere quella cornice di pubblico che all’inizio della finale all’annuncio del nome mio e di Franco per l’ingresso in campo è esploso agitando tutte le bandiere della Masterball è stato quasi commovente ed eccitante allo stesso tempo. Sono riuscito a mantenere la concentrazione per tutta la partita, trattenendo l’emozione e poi alla fine, appena caduta l’ultima palla, è stata una sensazione bellissima sfogarmi in una corsa verso la mia famiglia e la mia fidanzata Kreta, che ho abbracciato e che voglio ringraziare ancora perché da quando ci conosciamo mi ha sempre sostenuto e aiutato in tutto, per me la sua presenza è stata essenziale”.

La spinta decisiva dalla vittoria contro Zaytsev/Lupo

Il primo posto della coppia etnea è arrivato al termine di un percorso netto iniziato con i successi nel Main Draw su Daniele Lupo e Ivan Zaytsev (23-21, 21-19), Federico Geromin e Matteo Camozzi (21-17, 21-18) e gli ottimi Tiziano Andreatta e Manuel Alfieri (18-21, 21-19, 15-13), proseguito poi con la vittoria in semifinale su Luca Bigarelli e Riccardo Reggiani (alla fine sul gradino più basso del podio), superati al terzo set 21-16, 16-21, 15-12. Della semifinale la coppia ha dichiarato all’unisono: ““Giocare a mezzogiorno, sotto il caldo, con la tensione della sfida diretta, con la consapevolezza che ci giocavamo qualcosa di storico, non era facile. Vincere per 2-1, raccogliendo tutte le energie nel terzo set, è stato davvero speciale”. Ndrecaj/Arezzo hanno poi chiuso in bellezza il torneo grazie al 2-0 (22-20, 23-21) ottenuto in finale su Mauro Sacripanti e Giacomo Titta, tra i favoriti del torneo e fermati dopo quattro vittorie e zero set persi. Superare come primo ostacolo, tuttavia, Ivan Zaytsev e Daniele Lupo è stato decisivo per prendere fiducia e consapevolezza ed è stato, inoltre, una euforica dose di entusiasmo, per stessa ammissione del duo catanese: “non possiamo negare che quando abbiamo visto che dalle qualifiche sono usciti Lupo e Zaytsev e che noi l’avremmo incrociati l’emozione e la felicità di confrontarci con due mostri sacri come loro è stata incontenibile, abbiamo avuto fin dal mattino il sorriso stampato in viso, specie dopo la vittoria”.

L’investitura di Daniele Lupo

Una reazione comprensibile se si pensa alla caratura dei personaggi al di là della rete e anche la rilevanza mediatica del nuovo progetto che vede insieme il Lupo e lo Zar. Ivan Zaytsev è ritornato al beach volley, disciplina che praticava qualche anno addietro venendo considerato un giovane talento. Prima di diventare uno dei giocatori più forti e iconici degli ultimi tempi a livello indoor, l’opposto azzurro aveva, infatti, disputato diversi tornei sulla sabbia, riuscendo peraltro a vincere il titolo italiano nel 2008 in coppia con Giorgio Domenghini. Dal canto suo, Daniele Lupo ha fatto la storia del beach volley in Italia costituendo con Paolo Nicolai una delle coppie più forti di sempre. Argento a Rio 2016, nove medaglie nel Word Tour (di cui cinque d’oro), tre successi ai campionati europei. Da quando nel 2010 ha debuttato nel circuito professionistico ha vinto tre titoli italiani di cui l’ultimo nel 2017 proprio a Catania. “Tornare a Catania è stato bellissimo – ci ha raccontato in esclusiva Lupoperché è una bellissima città con una grande tradizione per il nostro sport e poi ho bellissimi ricordi legati alla vittoria dello Scudetto con Paolo (Nicolai, ndr). Tornare su quei campi è stata veramente un’emozione, come anche re-incontrare gli amici di sempre insieme con un grandissimo compagno come Ivan, con cui stiamo cercando di creare una squadra per raggiungere risultati importanti”. Lupo si è soffermato poi sulla coppia vincitrice, non mancando di fare i complimenti ad Arezzo-Ndrecaj: “Sono stati una grande rivelazione. Non li conoscevo; hanno dimostrato che nel nostro sport da sola la tecnica non sempre basta, ma altri fattori sono fondamentali: l’astuzia, la furbizia, la voglia di vincere e la determinazione. Loro hanno dimostrato tutto questo. Ho trovato Arezzo molto preparato a livello tecnico, specie in difesa. Sono sicuro sarà una grande coppia, protagonista di questa estate; spero di avere presto la rivincita!”.