Daria Gulino, classe 2008 tesserata con la Sicilia Nuoto, è sicuramente tra le protagoniste del panorama natatorio siciliano del momento. Tra le donne che, ai recenti campionati regionali di categoria di Catania, hanno fatto segnare un nuovo record regionale è l’unica che iscrive il proprio nome per la prima volta in questa speciale élite.
Inizia a nuotare all’età di 4 anni e non ha più smesso. Ha provato anche la danza, per una breve parentesi di pochi mesi, ma il nuoto l’ha rapita e adora proprio il contatto con l’acqua. L’atleta allenata da Angelo Savoca e Giuseppe Bellocchio si divide tra la vasca e le acque libere, nata come fondista ama gareggiare in mare e si è poi specializzata nella rana e soprattutto nei misti.
Proprio nei quattro stili ha ottenuto i due titoli regionali, nei 400 misti ha migliorato di quasi sei secondi il proprio personale nuotando in 5’01″27, nei 200 misti si è avvicinata ma deve limare due decimi. Curiosamente il primato è rimasto in famiglia, perché apparteneva a Tiziana Papandrea, tesserata Master della Sicilia Nuoto, che lo aveva realizzato 35 anni fa nel lontano 1989.
Daria ci ha raccontato di essersi sentita con la compagna di allenamenti proprio in merito al record e nella nostra intervista ha parlato dell’aspetto umano e dei sacrifici che da atleta deve fare. Ma l’ultimo mese appunto di soddisfazioni, tra la medaglia di bronzo vinta nella 2,5 km di Piombino, il Trofeo delle Regioni di fondo, i titoli regionali e il nuovo record Juniores a Nesima la ripagano.
Ha ottenuto grandi risultati nelle ultime settimane, come si sente?
“L’ultimo mese è stato pesantissimo in realtà, sono stati giorni duri perché non ho vissuto completamente da adolescente. Non uscivo per andare a compleanni o feste, era importante riuscire sempre a dormire un tot di ore visti gli allenamenti. Inoltre facevo tre volte a settimana la palestra e tanti allenamenti in acqua, anche diversi perché la preparazione per il fondo è diversa”.
Però ha ottenuto una medaglia nazionale nel fondo, due titoli regionali e un record nei 400 misti, è contenta?
“Si per il record l’ho sempre puntato, Tiziana (Papandrea, nda) si allena con noi e la conosco. Ambivo a batterlo perché durava dal 1989 e non era un record facile da fare, dopo 35 anni è caduto e sono contenta di averlo fatto io, subito dopo il tocco ero molto felice. Con Tiziana mi sono sentita prima della gara, dopo i 200 misti, lì avevo abbassato tre secondi in batteria senza forzare, sentivo di averne tanto che al pomeriggio mi sono avvicinata ulteriormente all’altro record regionale. In quel momento ho cominciato a pensare che potessi migliorare tanto anche nei 400 misti, ovviamente influisce anche la testa non solo la condizione. Per lei (Papandrea, nda) in realtà avrei fatto sicuro il nuovo record io ero dubbiosa, ma sono entrata in vasca l’obiettivo di farlo”.
“Esatto, sono molto amica delle ragazze con cui nuoto ma anche le avversarie nei misti Alessia (Guglielmino, nda) e Giuliana (Lentini, nda), anche con Giorgia Iaria, ci conosciamo da piccole. Le ho viste sempre arrivare a questi traguardi di ottenere nuovi record regionali e sono state per me da ispirazione e mi dicevo chissà se toccherà mai a me. Sono contenta che questo traguardo sia arrivato”.
Ha uno stile preferito e dove pensa sia migliorata di più rispetto al 5’07″81 del Gp Napoli?
“Mi piacciono tutti e quattro gli stili, devo migliorare il dorso e già l’ho fatto. Nel mio piccolo ho migliorato di alcuni secondi la frazione a dorso, sia nei 200 che nei 400. I misti si vincono sicuramente con la rana, ma serve anche una buona chiusura e una buona impostazione nel delfino”.
Lei è una fondista e va forte a rana, non è un po’ atipico?
“Io mi sono sempre allenata col fondo, anzi nasco più fondista. Peppe (Bellocchio, nda) mi ha messo in questo mondo delle acque libere ed è una delle mie passioni. Preferisco tanto nuotare a mare e certe volte ho dovuto scegliere se pensare più al mare e al fondo o ai misti e alla vasca, non è facile allenarsi per entrambi, ma io sono testarda le voglio fare entrambe e ci sono riuscita. Il mio obiettivo è eccellere in entrambi i settori, dal fondo Angelo (Savoca, nda) mi ha portato più ai misti e alla rana ispirata sicuramente ad Andrea”.
“Sicuramente mi trovo meglio in vasca lunga, i migliori li ho fatti sempre in vasca da 50 metri. In corta forse potrebbe influire anche la scuola, in estate adesso la scuola è finita da circa un mese, mentre per i regionali in corta viene forse più pesante con la scuola in mezzo. Io vado a scuola al Convitto Cutelli e ho piano di studio personalizzato. Mi piace studiare, mi alleno prima della scuola e appena esco al pomeriggio, dopo otto ore, altro allenamento praticamente fino a sera”.
Nei programmi futuri immagino punterà al record nei 200 misti a Roma e poi circuito in acque libere per l’estate?
“Nei 200 misti mancano due decimi, speriamo di mantenere la forma e riprovarci a Roma. Poi si acque libere e credo farò la 10 km di Milazzo a fine agosto perché l’unica tappa con questa distanza in Sicilia. Il mio sogno era fare la Traversata dello Stretto di Messina ma cade vicino ai campionati italiani (il 4 agosto, nda) e io il 7 agosto ho la gara a Roma. So che ci sono nuotatori che vengono da tutta Italia che la reputano una tappa ambita”.
Qualche sogno nel cassetto? Obiettivi per il futuro più a lungo termine?
“Il mio sogno, più a portata di mano, è arrivare in nazionale ed essere convocata magari per una manifestazione in acque libere come quella che si sta svolgendo in questi giorni a Vienna”.