Vittoria sul Panionios, ottavi di finale di Euro Cup raggiunti e striscia positiva aperta per rimontare in campionato. L’Ortigia si gode il buon momento e dopo il successo 14-11 sui greci pensa già al futuro imminente. Il periodo è positivo: nelle ultime quattro uscite stagionali i biancoverdi hanno sempre vinto a partire dal 21 novembre scorso con il Bvsc. Sono arrivate poi le affermazioni su Quinto Genova, nel derby di Palermo col Telimar e Panionios per quella che è una vera e propria rincorsa.

Le vittorie in A1 hanno permesso loro di risalire la classifica dopo un avvio decisamente in salita e sicuramente non veritiera sui valori assoluti della formazione guidata dal tecnico Stefano Piccardo. Adesso con 9 punti e la trasferta sulla carta agevole ospiti della matricola Training Academy Olympic Roma, i siciliani cercano la quinta affermazione stagionale di fila, la terza in campionato, e punti che fanno morale e classifica.

E la vittoria sul Panionios giunta al termine di una sfida più complicata rispetto a quanto non dica il punteggio, dà ulteriore stimolo a Napolitano e compagni. Si attende ora il sorteggio e la speranza è quella di andare più avanti possibile in una competizione che ha regalato gioie, soddisfazioni e comunque sfide memorabili alla tifoseria biancoverde ed a tutta la Sicilia pallanuotistica.

Piccardo, “Sono davvero orgoglioso”

A fine gara, coach Stefano Piccardo è visibilmente soddisfatto per la prestazione e per l’ennesimo obiettivo raggiunto: “Oggi sono davvero molto orgoglioso, perché la squadra ha giocato una partita che non era affatto facile e lo ha fatto con determinazione e attenzione a ogni particolare. Sono contento di come i ragazzi hanno interpretato il match. Sono stati tre mesi veramente difficili e lo sono tuttora, perché adesso abbiamo un bel ciclo di partite importantissime in campionato, dove dobbiamo recuperare un po’ di terreno, però devo dire che la squadra, anche oggi, in un momento di fatica, si è adattata al tipo di gioco e ha fatto bene. Passare il turno è un grande risultato, credo che sotto la mia gestione, in Euro Cup siamo sempre passati alla fase a eliminazione diretta”.

Il tecnico biancoverde elogia i suoi giocatori, che lo stanno seguendo anche nella nuova situazione tattica disegnata dopo la sospensione di Bitadze: “Questo è un gruppo splendido, i ragazzi stanno lavorando continuativamente su questa idea di gioco, che prevede di buttarsi dentro e cercare l’uno contro uno, riuscendo anche a difendere meglio di come facevamo prima. Domenica ci attende una gara impegnativa contro l’Olympic Roma. Adesso, per chi fa il mio lavoro è già il momento di pensare a domani, a preparare la prossima gara. Stasera si festeggia un obiettivo raggiunto, ma bisogna dimenticare in fretta”.

Tempesti, “Avevamo tantissima pressione”

Stefano Tempesti, Ortigia. Foto Maria Angela Cinardo, MfSport

Dopo il match, parla anche un raggiante Stefano Tempesti, anche oggi grande protagonista tra i pali: “È stata una partita bellissima, avevamo tantissima pressione addosso, perché avere a disposizione due risultati può essere un’arma a doppio taglio. Abbiamo interpretato la gara in maniera straordinaria, da grande squadra, con grande cuore. Siamo arrivati a questo traguardo attraverso tante difficoltà, dagli infortuni a quello che è accaduto a Bitadze. Tutto questo ci ha segnato, ma al contempo ci ha anche unito. Adesso il cammino è tracciato, speriamo di toglierci ancora tante soddisfazioni. Questo gruppo lo merita, perché quello che è capitato avrebbe messo ko chiunque, noi invece siamo rinati in modo eccezionale”.

“Affrontare Recco nel momento peggiore è stata la svolta”

Tempesti individua il punto di svolta di questa prima fase della stagione: “Avere affrontato il Recco nel nostro momento peggiore è stata forse la chiave di volta, perché ci ha permesso di ritrovare compattezza e fiducia e di andare poi a sfidare i nostri competitor con il necessario bagaglio di esperienza. Onore al nostro grande allenatore, che ha preparato queste ultime quattro partite al meglio. Queste vittorie sono sue, perché noi andiamo in acqua, ma è lui che ci dà tutti gli elementi per poter portare a casa il risultato. E ci siamo riusciti”.