Formula 2, altra gara senza spunti per Gabriele Minì che chiude 9º a Jeddah

di Redazione

Ancora una gara difficile per Gabriele Minì, che nella Feature Race del Gran Premio di Arabia Saudita di Formula 2 non va al di là di un nono posto, che lascia l’amaro in bocca. Al pilota siciliano pure oggi (20 aprile) è mancato lo spunto giusto per essere protagonista di una gara d’attacco, dovendo accontentarsi di remare a metà gruppo, per  raccogliere alla fine soltanto 2 punti.

Sulla griglia il palermitano parte in quarta fila, dall’ottava casella. Il semaforo verde lo vede scattare bene, difendendo comunque la propria posizione. Dopo poco il via però la Prema di Minì inizia a boccheggiare, come d’altronde anche nella Sprint di ieri, tanto che viene infilato in breve sequenza da Venschoor, Maini e Stanek.

A questo punto arriva il momento del pit stop, per  passare dalle morbide alle medie. La seconda parte di gara vede Minì attaccato al gruppo che lotta per le posizioni dalla quinta all’ottava, ma col passare dei giri l’italiano perde contatto, e alla 25ª tornata non può difendersi dal ritorno di Lindblad, che relega Minì al nono posto finale.

Con i due punti racimolati sul circuito di Jeddah dunque Minì si porta a quota dodici nella classifica mondiale di Formula 2, rimanendo sempre in decima posizione. Il prossimo impegno in calendario sarà ad Imola, dal 16 al 18 maggio, nella speranza che l’aria di casa possa fare bene a Minì.

Verschoor sul gradino più  alto del podio

A salire sul gradino più alto del podio della gara saudita è stato Richard Verschoor. Partito con gomme medie, l’olandese ha allungato il primo stint, costruendo un buon margine sugli avversari che avevano optato per le soft. Dopo il pit stop al 24° giro e il passaggio alle Supersoft, ha ridotto rapidamente il distacco da Jak Crawford, superandolo con un sorpasso decisivo all’ultimo giro. Crawford, in testa dopo i pit stop, aveva inizialmente duellato con Victor Martins, che alla fine ha chiuso terzo difendendosi dagli attacchi di Fornaroli, quarto. Martí è arrivato quinto, seguito da Browning, Lindblad, Dunne, Minì e Maini, a chiudere la top ten.

(foto @prema_team)