La Saturnia Acicastello SSD ARL ha annunciato ufficialmente la conclusione del proprio percorso nella Serie A di pallavolo al termine della stagione sportiva 2024/25. Dopo cinque anni di intensa attività tra Serie A3, Superlega e Serie A2, la società ha dichiarato di non poter più sostenere l’elevato impegno economico richiesto per partecipare ai massimi livelli del volley nazionale.

Spese sempre maggiori

La decisione è stata presa a seguito di una valutazione approfondita della sostenibilità finanziaria. Il modello economico che ha sorretto la squadra in questi anni ha cominciato a mostrare segni di difficoltà, ed evidentemente non offre più garanzie per il futuro. I costi per competere ad alti livelli crescono progressivamente anno dopo anno, e la Saturnia ha preso atto di non poter più affrontare un simile onere, soprattutto in assenza di un adeguato supporto dal tessuto economico del territorio.

“Da appassionati del nostro sport, ci auguriamo che altre realtà possano riportare il nostro movimento pallavolistico catanese in alto – si legge nel comunicato – e che il territorio possa essere accanto a queste nuove esperienze di vertice con continuità, passione e partecipazione, senza cadere nell’errore di ritenere che avere una squadra in serie A sia un fatto dovuto, sia una cosa scontata, perché non è così”.

Rimane l’impegno nelle giovanili

Nonostante l’uscita dalla Serie A, la Saturnia Acicastello non abbandonerà completamente il mondo della pallavolo. La società proseguirà infatti con la sua scuola di pallavolo e il settore giovanile. L’obiettivo rimane quello di continuare a promuovere e far crescere la pallavolo a livello locale, investendo sulla formazione dei giovani e mantenendo viva la passione per questo sport.

Perciò oggi la Saturnia chiude una pagina significativa della propria storia, ma soprattutto questa sofferta rinuncia deve fare riflettere sullo stato di salute dello sport siciliano, che viene privato di una delle realtà finora più significative a livello nazionale.