Lo scacchipugilato: dalla sua nascita alla sua diffusione in Sicilia

di Volfango Rizzi

Andiamo a scoprire come un qualcosa creato come una performance artistica sia poi diventato uno sport a livello mondiale e come, lo scacchipugilato, sia arrivato in Italia e si stia diffondendo ora in Sicilia.

La nascita

Lo sport del chessboxing nacque nel 2003 dalla mente fervida di un artista olandese, Iepe Rubingh. Per rimarcare la parte artistica di questo che poi divenne un vero e proprio sport, con tanto di federazione mondiale, federazioni nazionali e campionati mondiali annuali, pensate che lo stesso Rubingh fu ispirato da un romanzo a fumetti, Freddo Equatore, del fumettista e regista francese Enki Bilal.

Nel 2003 ad Amsterdam, lo stesso Iepe Rubingh, organizzatore dell’evento, divenne il primo campione del mondo di scacchipugilato. Da allora lo sport si è diffuso in vari paesi europei e asiatici e, più recentemente, si sta notando uno sviluppo nelle Americhe ed in Africa. Il mondiale 2022, che si terrà in Turchia, molto probabilmente stabilirà il record di nazioni rappresentate e, si prevede, anche un record nel numero di atleti in gara.

Nel resto di questo articolo scopriremo dapprima come questo sport si sia poi diffuso in Italia e, poi, in Sicilia nello specifico; arrivando a parlare anche di cinema e di scacchipugilato a scuola.

Lo scacchipugilato in Italia

Nel 2008 ha esordito nel chessboxing il primo atleta italiano: a Berlino salì sul ring Gianluca Sirci, di Foligno, con all’angolo il maestro Gianni Burli della Boxe Spoleto. Nel 2009, a Londra, Gianluca vinceva il titolo europeo dei pesi massimi. Qualche anno dopo, con lo stesso maestro al seguito, esordiva anche il marchigiano Sergio Leveque, anch’egli nei pesi massimi.

Nel novembre 2013 Gianluca Sirci, dopo ever combattuto nelle due principali capitali mondiali del chessboxing dell’epoca: Berlino e Londra, ha avuto l’occasione di disputare la finale per il titolo mondiale a Mosca. Sergio Leveque è stato il successore di Sirci nel conquistare il titolo europeo, vinto a Londra, quando il folignate rese vacante il titolo. Il Leveque si è anche preso la soddisfazione di combattere a Mosca e sconfiggere il Campione del Mondo in carica in un incontro dove però non c’era in palio il titolo mondiale.

La creazione di una federazione italiana

Nel 2012 si fece avanti Volfango Rizzi con il piano di costituire un vero movimento italiano di scacchipugilato, che portasse ad avere un federazione italiana con la formazione di quadri dirigenti e tecnici e che potesse dare l’opportunità ai chessboxer italiani di poter combattere senza necessariamente dover aspettare di essere invitati all’estero per farlo. Il 22 dicembre 2012, a Spoleto, vi fu una presentazione pubblica in cui venne presentato l’appena stampato numero 1 della rivista SPQeR (Scacchi, Pugilato, Qualcos’altro e Rugby). Da notare, a livello semantico, che Volfango Rizzi coniò il termine “scacchipugilato”: fino ad allora si era sempre usato il termine inglese “chessboxing”, più tardi coniò anche quello di “scaccopugile” come alternativa del termine inglese “chessboxer”.

Quindi il nuovo termine venne poi usato anche nel nome di quella che divenne la Federazione Italiana ScacchiPugilato (FISP), associazione che riunisce gli appassionati del chessboxing sul territorio italiano e che, nel 2022, è stata ammessa come aderente alla FSI.

Milano e la Lombardia come polo mondiale del chessboxing

Già nel 2014 Milano si era fatta un nome come una delle capitali mondiali del chessboxing: nel settembre di quell’anno una troupe televisiva svedese, per la seconda stagione del loro programma televisivo, venne in Italia visitando tre città e, in ognuna, le due eroine protagoniste della serie dovevano mettersi alla prova con un qualcosa caratteristico del luogo. A Venezia si cimentarono col condurre una gondola, a Verona nel cantare l’opera dal balcone di Giulietta e, a Milano, dopo un allenamento con Gianluca Sirci, affrontarono in un incontro di scacchipugilato Diana Maftei, la prima scaccopugile donna italiana.

Altre due pietre migliari nella storia del chessboxing italiano: il 24 ottobre 2015 si teneva l’International Chessboxing Show (vedi video-clip): il primo evento internazionale di scacchipugilato in Italia che, nelle parole dei due principali organizzatori di chessboxing al mondo, Iepe Rubingh a Tim Woolgar è stato uno dei migliori, o il, migliore evento di chessboxing da loro mai visto. Nel settembre 2016 lo scacchipugilato diventava materia opzionale al Liceo Galileo Galilei di Voghera, cosa che continuò per tre anni (vedi video-clip).

Nel maggio 2017 una troupe romana con a capo il regista Alessandro Mignacca e il produttore Francesco Abonante, girò il primo film-documentario sul chessboxing italiano che potete vedere qui sotto (con sottotitoli in inglese):

 

Un primato italiano

Dal 2013 in avanti l’Italia è diventata la nazione al mondo che più riesce ad aver invitati i propri chessboxer nelle capitali mondiali del chessboxing: Londra, Berlino, Mosca, Parigi; la presidenza della FISP si prodiga molto per riuscire ad avere atleti italiani presenti agli eventi internazionali ad invito. Guardando al prossimo futuro, vedremo uno scaccopugile italiano sul ring a Parigi il 1 ottobre 2022.

Oltre all’atleta, sul ring di Parigi vi sarà anche un arbitro FISP. L’Italia in questi anni si è creata una forte reputazione anche per il proprio settore arbitrale e fu un’italiano l’arbitro principale degli ultimi mondiali in Turchia a fine 2019.

Lo scacchipugilato arriva in Sicilia

Per quanto riguarda la Sicilia e il chessboxing, già nel primo evento di scacchipugilato in Italia, Luci e Stelle, dell’aprile 2014 a Milano, era presente un atleta siciliano: Giuseppe Grasso della provincia di Catania, scaccopugile che è presto diventato un atleta internazionale andando a combattere sia a Londra sia a Berlino. Nel 2021 ci fù l’interesse da parte di alcuni dirigenti siciliani interessati al chessboxing e, pertanto, la FISP, Federazione Italiana ScacchiPugilato, venne rifondata, dotandosi di un nuovo statuto, con un’Assemblea tenutasi a Palermo a fine settembre 2021 con cinque siciliani tra i soci fondatori, quattro dei quali eletti nel Consiglio Direttivo, e con la palermitana Giulia Ciaramitaro è anche stata nominata responsabile della macroregione FISP Italia Sud.

Attività nel palermitano

La Sicilia si è quindi affiancata alla Lombardia come motore di sviluppo del chessboxing nazionale. Da allora lo scacchipugilato è stato presente in alcuni eventi organizzati dal Comune di Palermo quali la Domenica Favorita, la Strapapà e lo Scacchipugilato al Christmas Chess Campus 2021 grazie all’interessamento di Turismosicilia (con i dinamici Angelica Tantillo e Antonio Manganiello) e il TC3 (con l’esperto maestro Gianfranco Iervolino e i suoi efficienti collaboratori).

Presso l’Istituto Comprensivo Statale Alberico Gentili di Palermo, grazie all’apertura del suo dirigente Professor Fabio Mauthe Degerfeld, si è svolto un corso curriculare con le classi terze della primaria e due corsi pomeridiani, post-curricolari, per altri classi della primaria e delle medie. I corsi sono stati tenuti dagli istruttori di Turismoscilia e del TC3; questi hanno poi anche collaborato nel realizzare uno spot pubblicitario di un centro commerciale del territorio in cui, all’interno del centro, vi è una esibizione-allenamento di scacchipugilato.

Chessboxer siciliani

Per quanto riguarda le gare, la Lombardia si mantiene, per il momento, come unico centro a livello italiano e, nell’ultimo evento, il 2º International Chessboxing Show, svoltosi a Vigevano il 3 giugno del corrente anno, era in gara una scaccopugile siciliana: Simona Pantano che ha affrontato nel primo incontro femminile internazionale svoltosi in Italia, la tedesca Juliana Baron (con quest’ultima che ha vinto negli scacchi). Si auspica che presto si possa svolgere un evento di chessboxing proprio in Sicilia e che altri chessboxer siciliani, come Edoardo Palermo, abbiano la loro occasione di esordire nello sport che a loro davvero appassiona.

Contatti

Chi fosse interessato ad avvicinarsi al mondo del chessboxing, come atleta, come tecnico, come arbitro, come dirigente o come organizzatore, può contattare la FISP tramite i seguenti canali:

email: fedscacchipugilato@gmail.com

Pagina Facebook: www.facebook.com/FederazioneItalianaScacchiPugilato

Twitter: @ITAchessboxing