Da Terni al Barbera, gli umbri sono indigesti al Palermo di Corini ed i rimpianti aumentano
di Edoardo UlloCalcio28 Febbraio 2024 - 19:47
Dal possibile secondo posto al quinto. In novanta minuti. O forse da 145 se si conta il secondo tempo disastroso con la Cremonese. Il tonfo casalingo del Palermo con la Ternana è di quelli che fanno male perché minano la sicurezza della squadra e dell’ambiente.
Il 2-3 subito ieri nel turno infrasettimanale valido per la 27ma giornata del campionato di serie B fa riemergere amnesie e paure del passato. Un passato che sembra essere dimenticato ma che ritorna di tanto in tanto.
Nuovo stop con la Ternana
La Ternana si conferma bestia nera del Palermo targato Corini. Quattro partite nessuna vittoria, due sconfitte e due pareggi stretti ma generalmente grandi difficoltà contro gli umbri.
La sconfitta di ieri sera è senza dubbio cocente se si pensa che i rosanero venivano da sei turni senza sconfitte ed erano diretti – nonostante il pareggio contestatissimo con la Cremonese considerata giustamente come occasione sprecata – verso una riconferma. Dopo un primo tempo tutto sommato accettabile con il gol di Lund che aveva rimediato al vantaggio di Pereiro, la ripresa è stata da incubo. Lo è stata soprattutto per Pietro Ceccaroni, il peggiore in campo per distacco. Il difensore è entrato dentro tutte e tre le azioni decisive che hanno portato alla rete la Ternana. Pyyhtia e Raimondo ringraziano ed in 10 minuti hanno fatto volare le Fere.
Da Terni al Barbera, una scia nera per i rosa
Il ko, più netto di quanto non dica il 3-2 finale ed addolcito infatti dalla inutile e fortunosa rete di Brunori al 95′, fa il paio con il perentorio 3-0 subito dal Palermo a Terni la scorsa stagione.
Non ce ne vogliano da viale del Fante (parlare della stagione precedente forse non è il massimo) ma se si accenna al gol di Brunori, buono solo per le statistiche, bisogna ricordare che la scoppola subita nell’ottobre del 2022 fu probabilmente il momento più basso della gestione Corini. All’epoca la squadra era ai margini della zona play out e c’era molta preoccupazione.
Difficoltà che si ripresenta oggi, sia pure con una classifica decisamente migliore. Ma oggi come allora c’è da recuperare dal punto di vista mentale oltre che fisico. E bisognerà farlo in fretta: sabato 2 marzo c’è la trasferta di Brescia, altra sfida simbolo per Corini che con le Rondinelle ha vinto un campionato cadetto nella stagione 2018-2019.
Nondimeno sempre col Brescia il Palermo gettò al vento la qualificazione ai play off lo scorso maggio buttando un vantaggio di due reti in casa davanti a 35mila spettatori. Insomma, la Ternana mette quasi sempre in luce le fragilità soprattutto mentali di una squadra alla quale manca qualche cosa per diventare grandissima. E rimane bestia nera dei rosanero di Corini: due ko e due pareggi (0-0 la scorsa stagione al Barbera ed 1-1 all’andata a Terni).
I rimpianti aumentano
Il ko con la Ternana può essere considerata certamente una occasione perduta ma non può essere oggetto di rimpianto. Gli umbri hanno imbrigliato i rosanero che non hanno mai dato la sensazione di poter vincere la partita. Discorso diverso con la Cremonese quando sabato scorso avanti 2-0 allo Zini ed in superiorità numerica dal 19’ del primo tempo Brunori e compagni si sono fatti recuperare due reti in 5 minuti ad inizio ripresa.
Un vantaggio bruciato che fa il paio con altre rimonte subite dai rosa. Leggasi Parma 3-1 in vantaggio e rimonta subita nei minuti di recupero, e Como (3-2 avanti e poi rigore per fallo a palla lontana di Marconi). Ma c’è anche il clamoroso pareggio 0-0 a Bari con due uomini in più. Sei punti persi per strada e sono solo esempi. Per non parlare del 2-2 interno con lo Spezia del 23 ottobre. E ovviamente sono escluse le cinque scoppole interne subite due arrivate nel recupero con Cosenza e Cittadella. Insomma, tantissimi rimpianti e rimorsi che stanno compromettendo la rincorsa alla serie A diretta.
Quinta sconfitta casalinga
La sconfitta con la Ternana è la quinta di questo campionato. Troppe per una formazione che alla vigilia della sfida di ieri puntava – dopo gli ultimi risultati positivi – alla serie A diretta e che era distante appena due lunghezze.
Al Barbera hanno festeggiato il Cosenza, il Lecco, il Cittadella e, lo scorso 1 dicembre, il Catanzaro. Già superato il record negativo della stagione passata, quella del ritorno in cadetteria. Nel 2022-2023, Ascoli, Sudtirol e Venezia conquistarono i tre punti.
Il secondo posto si allontana, ed il Catanzaro scalpita
Questo stop è coinciso con risultai positivi delle dirette concorrenti. In attesa del Venezia che giocherà questa sera con il Cittadella, il Palermo precipita in quinta piazza per effetto dei successi esterni di Cremonese e Como rispettivamente a Genova sulla Sampdoria per 2-1 e nel derby del Lario col Lecco per 3-0. I grigiorossi scappano a quota 50, i lariani a 49. Insomma, la seconda piazza che vale la promozione diretta è a 4 lunghezze ma se il Venezia dovesse superare il Cittadella aumenterebbe a 5.
Il Palermo rimane fermo a 46 punti, il Catanzaro vittorioso sul Bari per 2-0 si rifà sotto ad una sola lunghezza.