Giro: Alberto Bettiol, spettacolo a Stradella come in un Fiandre. Capolavoro del toscano

di Valentino Sucato

Vittoria Italiana al Giro. Una di quelle vittorie da ricordare e che riconcilia con il grande ciclismo.. Alberto Bettiol si inventa un capolavoro e sulle colline dell’Oltrepo’ pavese, famoso per i vigneti di altissima qualità, ubriaca di spettacolo  una frazione adatta a finisseur. Una di quelle vittorie da ricordare e che riconciliano con il grande ciclismo LA GARA. Dopo lo spettacolo della tappa di ieri che ha visto il trionfo di Daniel Martin ma soprattutto la crisi, la prima e unica per adesso, di Bernal, il Giro (soprattutto per gli uomini di classifica) si è preso una pausa di relativo riposo nella tappa più lunga con ben 231 km e con ben quattro regioni attraversate, dal Trentino all’Emilia, intermezzate da una “toccata e fuga” di Veneto e Lombardia accarezzati dalla “scia rosa” che va da Rovereto a Stradella. La notizia di partenza non è positiva: un protagonista, Ciccone, decimo in classifica,si ritira a causa dei postumi della caduta nella discesa del Passo San Valentino di ieri. Il Giro oggi è orfano anche di Evanepoel,  caduto con l’abruzzese e Vincenzo Nibali. Il messinese non lascia dubbi e precisa: “Il Giro va onorato. Sempre. Io ci sarò.” Cambia la temperatura, giornata caldissima. Non cambia il corso della tappa rispetto alle altre: solita fuga. Oggi ben 23 coraggiosi ad animare la gara:   Andrea Vendrame (AG2R Citroën), Alberto Bettiol (EF-Nippo), Francesco Gavazzi, Samuele Rivi (EOLO-Kometa), Gianni Vermeersch (Alpecin-Fenix), Simon Pellaud, Andrii Ponomar, Natnael Tesfatsion (Androni-Sidermec), Samuele Battistella, Gorka Izagirre (Astana-PremierTech),  Wesley Kreder (Intermarché-Wanty-Gobert), Patrick Bevin (Israel Start-Up Nation), Stefano Oldani (Lotto Soudal), Dario Cataldo (Movistar), Nikias Arndt, Nico Denz, Nicolas Roche (Team DSM), Jacopo Mosca (Trek-Segafredo), Max Richeze, Diego Ulissi (UAE Team Emirates), Filippo Zana (Bardiani-CSF-Faizanè), Simone Consonni (Cofidis), Rémi Cavagna (Deceuninck-QuickStep).  Ai -36km il vantaggio dei 23 è di 15’23”. Praticamente il vincitore di tappa sarà uno dei 23 di testa. La squadra con più uomini nella fuga è l’Androni con Simon Pellaud, Andrii Ponomar, Natnael Tesfatsion. Ai -33km quando la strada comincia ad ondularsi  nel gruppo dei fuggitivi finisce la lunga tregua: allungano Battistella (Astana) e Zana (Bardiani). Nascono scatti e contro-scatti con Oldani, Roche, Izaguirre. Lo scatto che fa la differenza è quello di Cavagna ai -26km (a 3 km dal GPM) e si sfoltisce il gruppo. Ad inseguire il francese che in pochi chilometri già ha un vantaggio di 15″, sono Roche e Bettiol. Il francese fa presto il vuoto (+30″). Bettiol e Roche nonostante il francese ormai sembri essere  già troppo lontano, ci provano e riducono il gap a 13″.  Bettiol è scatenato riduce il gap, lo annulla, raggiunge il francese, e si lancia verso il traguardo. Cavagna cede, resiste solo Roche che però ha un distacco di 17″ dal toscano di Poggibonsi. Consonni si muove in ritardo e chiude a 17″ da Bettiol. Con Consonni arrivano Roche terzo, Arndt, Ulissi, Battistella, Zana, Tesfatsion. Nono Cavagna, a 24″. Mosca a 1’12”. A 23’30” il gruppo.