Emanuele Zappalà è il primo Imperatore dell’Etna. Scalati i 7 versanti

di Giuseppe Ortale

247 km. 14 ore e 48 minuti. 8175 metri di dislivello totale. “Magari li chiameremo Imperatori o Imperatrici!!!”. Questa la battuta di Paolo Alberati, cuore del Parco Ciclistico dell’Etna, in fase di presentazione, lo scorso agosto, del nuovo versante di Biancavilla di circa 24 km; e il primo e nuovo Imperatore finalmente è stato proclamato sabato scorso.

Emanuele Zappalà è riuscito nell’impresa di scalare i sette versanti dell’Etna diventando il primo “Imperatore” del famosissimo vulcano siciliano. Cicloamatore, in forza all’ASD Trecastagni in Bici, Emanuele è nato il 25 ottobre 1989 a Mascalucia (CT) negli ultimi 5 anni ha partecipato diverse manifestazioni: nel 2017 si è piazzato secondo nella sua categoria alla Coppa Sicilia, nel 2019 ha partecipato al campionato provinciale ACSI piazzandosi terzo e l’ultima gara in cui ha attaccato il dorsale è stata quest’anno al Trofeo Sant’Agata 2021 organizzato dalla Libertas.

Ragalna Piano Vetore, Nicolosi Rifugio Sapienza, Pedara Rifugio Sapienza, Zafferana Rifugio Sapienza, Fornazzo Rifugio Citelli, Linguaglossa Piano Provenzana Biancavilla Rifugio Sapienza; sette lunghe salite affrontate lo scorso sabato 31 luglio con l’ondata di calore, che ha “investito” tutta la Sicilia, che certamente non ha dato una mano all’atleta.

“Una prova del genere ovviamente non si può improvvisare – le parole del 31enne di Mascalucia – all’appuntamento si deve arrivare con il giusto numero di chilometri nelle gambe. Ho effettuato nel mese di giugno un sopralluogo per cercare di capire i tempi di scalata di ognuno dei sette versanti”.

Una prova che mette a dura il fisico ma soprattutto ti prosciuga le energie mentali: “ho avuto il mio momento di crisi in quella che reputo il versante più duro, quello di Zafferana. Ho iniziato la scalata alla 12:30 con temperature che sfioravano i 40° e dopo circa 10 km di salita sono rimasto senza acqua nella borraccia e ho dovuto rallentare il passo prima di arrivare a Rifugio Sapienza dove mi aspettavano i miei genitori. Solo in cima mi sono concesso un meritato ristoro.”

Una della chiavi per il successo di Emanuele è stata l’alimentazione “elemento fondamentale per questo tipo di prove; si pianifica tutto il giorno precedente con pranzo e cena abbondante. Al risveglio carico di carboidrati e zuccheri mentre durante la giornata piccole porzioni di pane e marmellata e borracce di acqua con semplici sali minerali”.