Il Catania sogna per un’ora, poi il Foggia la ribalta con un rigore al 94′

di Andrea Fichera

Si ferma a sette la striscia di risultati utili consecutivi del Catania. Al Massimino, nella quattordicesima giornata di serie C, passa per 1-2 il Foggia di Zdeněk Zeman. Una vera e propria beffa per i rossoazzurri che, dopo essere passati in vantaggio e aver condotto un’ottima gara, subiscono la rimonta al 94′ dei foggiani. Fondamentali le scelte del tecnico Boemo, che azzecca i cambi a inizio ripresa e dà una sterzata con gli ingressi decisivi di Gallo e Ferrante. Per il Catania tanto rammarico per le occasioni sprecate sotto porta e per non aver regalato punti al numeroso pubblico accorso al “Cibali”.

 

PRIMO TEMPO. Ennesimo avvio di partita determinato per gli uomini di Baldini. Il Catania risulta pericoloso dalle prime battute e al 16′ trova la rete del vantaggio. Dagli sviluppi di un corner prolungato, Russini si fa trovare libero sul secondo palo, controlla la sfera e di destro batte Alastra. Quinto gol stagionale per il numero 20 etneo, sempre più determinante per il gioco rossazzurro. Il primo tempo si conclude col punteggio di 1-0, nonostante il ritmo alto e le parecchie occasioni create da entrambe le compagini.
SECONDO TEMPO. In avvio di ripresa Zeman prova a cambiare volto alla sua squadra e dà spazio a Ferrante e Gallo. E’ proprio quest’ultimo a trovare il pareggio al minuto 67′. Punizione insidiosa di Petermann dai 25 metri, respinta corta di Sala, e Gallo è il più lesto di tutti ad arrivare sul pallone e spedire in fondo al sacco. Il Catania soffre, complici le fatiche del terzo impegno settimanale, ma non demorde e prova lo stesso a creare pericoli.
Al ridosso del novantesimo, Rosaia e Sipos sprecano due potenziali chance per regalare la vittoria al Catania. Ed è qui che si materializza una delle più grandi leggi del calcio: gol sbagliato, gol subito. A un minuto dal termine dell’ “extra-time”, Ferrante è furbo a proteggere palla sulla linea dell’area di rigore, agirare con una finta Ercolani e farsi stendere a terra. Per l’arbitro non ci sono dubbi, è calcio di rigore. Dal dischetto si presenta lo stesso Ferrante, che batte Sala e regala i 3 punti al Foggia al ’94.
Al Catania non basta una partita tutto cuore e resta l’amarezza per non aver potuto schierare il bomber Luca Moro, impegnato con la nazionale under 20. Per i rossazzurri adesso inizia una settimana di lavoro in vista della trasferta di domenica a Taranto.

 

LE PAROLE DI BALDINI A FINE GARA:

“Il risultato di oggi non ci soddisfa perché abbiamo giocato una gara molto ordinata tatticamente. La sfida è stata decisa dagli episodi e oggi i ragazzi in fase di non possesso hanno fatto davvero bene. Poteva essere una partita per la quale forse era giusto il pari, noi abbiamo sbagliato il gol della vittoria poco prima del calcio di rigore con Sipos. Venivamo da una settimana in cui avevamo speso tantissimo e nel secondo tempo sicuramente siamo un po’ calati. Adesso darò un giorno di riposo ai ragazzi e da martedì penseremo subito a preparare il match di domenica contro il Taranto“.

IL TABELLINO DI CATANIA-FOGGIA 1-2

CATANIA (4-3-3): Sala; Calapai, Ercolani, Monteagudo, Ropolo; Rosaia, Maldonado (82′ Cataldi), Izco (64′ Provenzano); Ceccarelli (82′ Albertini), Sipos (90′ Russo), Russini (64′ Biondi). A disp.: Stancampiano, Borriello, Pino, Panarello, Bianco, Tropea. All. Baldini.

FOGGIA (4-3-3): Alastra; Martino, Sciacca, Di Pasquale, Garattoni; Maselli (46′ Gallo), Petermann, Garofalo (79′ Ballarini); Tuzzo (79′ Rizzo Pinna), Merkaj (46′ Ferrante), Curcio. A disp.: Volpe, Di Jenno, Girasole. All. Zeman.

ARBITRO: Giaccaglia di Jesi (Piedipalumbo-Lisi).

MARCATORI: 16′ Russini, 67′ Gallo, 94′ rig. Ferrante.

AMMONITI: Peterman, Garofalo, Maldonado, Curcio.