Tour de France, Tappa 11: Albertville – Col du Grandon Serre Chevalier

di Giuseppe Ortale

Si inizia a fare sul serio al Tour de France (2.UWT) che nella sua undicesima frazione presenta una tappa di 151,7 km, 4 GPM e un dislivello totale di 4070 metri; partenza da Albertville e arrivo in quota, ai 2413 metri, del Col du Granon.

Dopo la partenza da Albertville, in pieno dipartimento della Savoia, e dopo lo sprint volante di Aiguebelle, il gruppo si ritroverà dopo 46 km al seconda categoria del Lacets de Montvernier (3400 metri all’8,2%); superati Saint Jean de MaurienneSaint Michelle de Maurienne la strada inizia a salire verso uno dei passi più famosi il Col du Télégraphe salita lunga di 11,7 km con una pendenza media del 7,1%.

Le difficoltà sono appena e dopo la breve discesa si transita da Valloire dove inizia la lunghissima ascesa verso il Col du Galibier, la cima Henri Desgrange di questa edizione della Grande Boucle con i suoi 2642 metri di altitudine; la salita misura 17,7 km al 6,9% di pendenza media con la parte più dura negli ultimi 6000 metri in cui le pendenze non scendono mai sotto il 7%.

Lunghissima discesa che darà la possibilità ai più immediati attardati di rientrare nel gruppo dei migliori ma il tempo per respirare e ricaricare le batterie termina a Saint Chaffrey dove inizia la salita finale che porta in cima al Col du Granon; salita molto dura di 11,3 km con una micidiale pendenza media del 9,2%.

Il grande favorito resta la maglia gialla Tadej Pogacar (UAE Team Emirates) che cercherà la terza vittoria in questa edizione della Grande Boucle ma dovrà stare molto attendo al giovane danese Jonas Vingegaard (Team Jumbo – Visma) capace di creare più qualche grattacapo al campione sloveno. Da non sottovalutare il campione dell’edizione 2018 il 36enne britannico Geraint Thomas (INEOS Grenadiers); bisognerà capire le intenzioni di Primoz Roglic che tuttavia potrebbe risultare molto utile a Vingegaard lasciando da parte qualsiasi velleità di classifica generale.

 

MATERIALE TECNICO