Tour de France, Tappa 11: Jonas Vingegaard vince sul Granon e va in giallo. Pogacar in crisi

di Giuseppe Ortale

Una tappa che non ti aspetti, l’undicesima del Tour de France (2.UWT), che ribalta la classifica generale con Jonas Vingegaard (Team Jumbo – Visma) che vince sul Col du Granon e diventa il nuovo leader della corsa strappando la maglia giallaTadej Pogacar (UAE Team Emirates) che va in crisi profonda e dovrà recuperare presto le forze in vista della tappa di domani con l’arrivo in salita all’Alpe d’Huez.

Il fascino delle Alpi con i suoi “mitici passi”, e 15 chilometri oltre i 2000 metri di altitudine, irrompono in maniera feroce alla Grande Boucle con una tappa che prevede Col du TelegrapheCol du Galibier e l’arrivo in cima al Cole du Granon; la battaglia per portare via la fuga di giornata si infiamma si dai primi metri con Wout van Aert (Team Jumbo – Visma) e Mathieu Van der Poel (Alpecin – Deceuninck) che danno il via alla battaglia.

A seguire i due fenomeni del ciclocross e del ciclismo mondiale troviamo Christophe LaporteMikaël Cherel (AG2R Citroën Team), Nils PolittMaximilian Schachmann (BORA – hansgrohe), Andrea BagioliMattia Cattaneo (Quick – Step Alpha Vinyl Team), Simon GeschkeIon Izagirre (Cofidis), Kamil Gradek Dylan Teuns (Team Bahrain – Victorious), Guillaume Van KeirsbulckJonas Rutsch (EF Education – Easy PostWarren Barguil (Team Arkéa – Samsic), Mads PedersenTony Gallopin (Trek – Segafredo), Maciej BodnarPierre Latour (TotalEnergies) e Krists Neilands (Israel – Premier Tech); sulla prima salita di giornata il Lacets de Montvernier è Latour a transitare per primo davanti a Geschke.

Il gruppo lascia fare ma già sul Col du Telegraphe si muovono Primoz Roglic e Jonas Vingegaard chiamando Tadej Pogacar alla pronta risposta; Van der Poel si lascia sfilare dalla testa della corsa e dal gruppo prima d abbandonare definitivamente la corsa che l’ha visto spesso in difficoltà. In cima al Telegraphe Latour passa davanti a Barguil e il solito Geschke.

Sulle prime rampe del Galibier attacco di squadra da parte di Vingegaard e Roglic che si portano dietro la maglia gialla e un buon Geraint Thomas (INEOS – Grenadiers); gli attacchi si susseguono e Pogacar è costretto a chiuderli in prima persona prima che la situazione torni tranquilla con i due Jumbo che tirano un po il fiato. Da dietro il gruppo rientra sotto l’impulso di Marc Soler.

Dopo qualche chilometro di tranquillità ricominciano le “legnate” con l’ennesima accelerazione di Roglic che spezza un gruppetto che vede la presenza anche di Sepp KussSteven Kruijswuijk che lavorano per Primoz e Vingegaard; in testa alla corsa a muoversi è Barguil che con il suo passo mantiene a distanza di sicurezza gli inseguitori Geschke, Latour e van Aert.

Roglic paga tutti gli scatti e si stacca dal gruppetto maglia gialla con Pogacar che si mette in testa al gruppo per staccare definitivamente il connazionale mentre Romain Bardet e Thomas salgono del loro passo, rientrano, ma l’ennesima accelerazione del ciclista sloveno fa saltare nuovamente il francese e il britannico che tuttavia salvano la loro gamba rientrando in discesa; Barguil continua la sua cavalcata e scollina da solo davanti a Geschke e Latour.

Rientrano in tanti in discesa con il gruppo dei migliori con netto dominio dei Jumbo che sacrificano un grande van Aer che tira il tratto in pianura prima delle prime rampe del Col du Granon; Barguil inizia la salita con un vantaggio di 2’16” su Gaschke, Teuns e Latour mentre i migliori seguono a 4’10”.

Roglic da il cambio a un grandissimo van Aert ma l’azione del ciclista sloveno dura poco con Rafal Majka che prende in mano la situazione mentre si muove incredibilmente Nairo Quintana che diventa il primo inseguitore del suo compagno di squadra Barguil che ormai ha i muscoli pieni di acido lattico. A meno di 5 km dall’arrivo scatta Bardet ma arriva presto l’attacco “brutale” di Vingegaard che mette in difficoltà la maglia gialla che perde anche le ruote di Thomas e va in crisi e verrà superato, successivamente, da David Gaudu (Groupama – FDJ) e Adam Yates.

In poche pedalate il danese riprende Quintana e si invola verso la vittoria e alla sua prima maglia gialla; secondo posto per il colombiano che transita con un ritardo di 59″ mentre Bardet completa il podio dopo 1’11”. Quarto posto per Thomas mentre Pogacar taglia il traguardo con un ritardo di 2’52”.

In classifica generale il ciclista danese si ritrova con un vantaggio di 2’16” su Bardet mentre Pogacar scivola addirittura in terza posizione a 2’22”.