Giro’23: tra polemiche roventi a Crans Montana vince Rubio, Pinot si consola con la maglia azzurra

di Roberta Sucato

Nella tappa mutilata vince Rubio ma quwdta giornata passerà alla storia per tanti altri motivi. Quello che doveva essere un tappone alpino con partenza da Borgofranco d’Ivrea si riduce da 199 a 74km tra mille focolai di polemiche. Il corridore della Movistar sulla salita di Crans Montana ha approfittato delle sciabolate tra Cepeda e Pinot e si è involato battendo il francese e l’equadoregno. Si parte da Le Chable e subito c’è la fuga. C’è una leggera pioggia che infastidisce il plotone. Al comando i francesi Paret-Peintre e Pinot (che ad inizio tappa ha uno svantaggio di 4’48” su Thomas), l’ecuadoriano Cepeda, il canadese Gee, l’americano Riccitello e il colombiano Rubio. Il gruppo è guidato dalla squadra di Damiano Caruso con Buitrago a dettare i tempi e il gruppo si assottiglia ad una trentina di corridori. Al GPM della Croix de Coeur, Pinot anticipa Rubio, Gee e Cepeda. Il francese con 90 punti insidia la maglia azzurra Davide Bais a 104 punti. Al -30km Paret-Peintre (AG2R), Jefferson Cepeda (EF), Thibaut Pinot (FDJ), Derek Gee (Israel) ed Einer Rubio (Movistar) hanno un vantaggio di 3’52” sul gruppo maglia rosa. Ai -10km nel gruppo di testa nonostante scatti più volte, Pinot non si scrolla Cepeda, Rubio e Gee. Nel gruppo maglia rosa c’è selezione, si assottiglia e continua a viaggiare a 3′ dal gruppo Pinot. Ai -7km ancora attacco di Pinot seguito solo da Cepeda. Nel gruppo maglia rosa Haig si stacca, mentre attacca Lorenzo Fortunato ripreso da Carthy. Davanti tra Pinot e Cepeda si continua a scattare l’uno davanti all’altro che a sua volta risponde. Alla fine vince il terzo incomodo, e ciò Rubio. Pinot, secondo, terzo Cepeda.

Dietro prova a scattare Caruso che mette in leggera crisi Leknessund. Poi a pochi metri dall’arrivo Thomas scatta e precede il gruppo dei migliore.