Ok della Covisoc: Messina ufficialmente iscritto alla Serie C 2023/2024

di Alessandro Calleri

Adesso ci sono anche tutti i crismi dell’ufficialità. Il Messina è regolarmente iscritto al campionato di Serie C 2023/2024. Lo ha reso noto il club giallorosso, tramite un breve comunicato, una volta ricevuto il semaforo verde: “L’A.C.R. Messina comunica che, in data odierna la CO.VI.SO.C, dopo aver esaminato la documentazione prodotta dalla società, ha espresso parere positivo alla domanda di iscrizione al prossimo campionato di Serie C 2023/24”. 

Reggina (inadempienze economiche, in virtù dei mancati pagamenti all’Erario per 757mila euro), Lecco (alle prese in queste settimane con la querelle stadio) e Siena (domanda incompleta), secondo indiscrezioni in assenza di comunicazioni ufficiali, escluse da B e C. Bocciate che si aggiungono al Pordenone che aveva già rinunciato al professionismo. Brindisi, Alessandria e Triestina in terza serie possono invece tirare un sospiro di sollievo contrariamente alle tante voci emerse inizialmente in giornata.

In casa Messina si può ora guardare esclusivamente al futuro. Il presidente Pietro Sciotto e i suoi collaboratori (fondamentale in tal senso il lavoro del segretario Alessandro Failla) avevano presentato la domanda d’iscrizione alla Lega Pro lo scorso 20 giugno poco prima del gong, nell’ultimo giorno utile, corredata dalla necessaria fideiussione e dopo che erano state saldate le ultime tre mensilità spettanti ai tesserati. Effettuati i vari adempimenti e superati i controlli della Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche, non c’è più tempo da perdere per programmare la stagione, sia nel caso di una permanenza di Sciotto al timone del club per il settimo anno consecutivo che nell’eventualità si concretizzi quella cessione societaria fin qui sfumata, dato che nessuno dei soggetti interessati ha minimamente soddisfatto le richieste dell’attuale proprietario.

Il 20 agosto in debutto in Coppa Italia, il 27 è previsto il via del campionato di Serie C. La nomina di direttore sportivo e allenatore passaggi da chiarire al più presto per potersi poi dedicare all’allestimento della rosa. Saltata dopo lunghi tira e molla, come annunciato dallo stesso Sciotto, la trattativa con l’investitore Fabrizio Mannino (tornato comunque in città) e mai decollata quella con l’imprenditore romano Manuele Ilari, non sono però affatto esclusi colpi di scena.