Giro ’24, terza tappa: le dichiarazioni dei protagonisti

di Valentino Sucato

Doveva essere una tappa dedicata ai velocisti e l’ho è stata. Solo che Pogacar ha voluto regale spettacolo rubando lui la scena e diventando, al di là dell’ordine, il protagonista di una frazione interlocutoria. Lo sloveno, che ha conquistato 2″ di abbuono allo sprint intermedio di Cherasco, ha successivamente seguito il tentativo di allungo portato da Mikkel Frølich Honoré sullo strappo finale che portava il gruppo a Fossano. La mossa della Maglia Rosa non sorprendeva Geraint Thomas e i due, liberatisi di Honorè, transitavano sotto il triangolo rosso dell’ultimo km con un centinaio di metri di vantaggio sul gruppo. Il gallese della Ineos Grenadiers si rialzava, mentre la Maglia Rosa proseguiva prima di essere ripresa al cartello dei 150 metri. In uno sprint caotico, Milan e Merlier si sono giocati il successo fino al colpo di reni finale che ha visto prevalere il belga, nuova Maglia Ciclamino.

Il vincitore di tappa Tim Merlier ha dichiarato in conferenza stampa: “Sono felice di aver vinto perchè non credo ci siano troppe opportunità per gli sprinter e bisogna coglierle tutte. Anche oggi è stata una giornata strana, prima una fuga con tanti velocisti e poi nel finale il contrattacco degli uomini di classifica. Non ho visto l’azione di Tadej Pogacar e Geraint Thomas, ero troppo indietro sull’ultimo strappo e troppo impegnato per tornare nelle prime posizioni. Forse li abbiamo fatti arrabbiare. In molti si chiedevano se avrei potuto reggere, mi è piaciuto rispondere con i fatti. Avevo 18 anni quando è morto Wouter Weylandt al Giro (nel 2011), ma mi ricordo tutto come fosse successo ieri. Gli ho dedicato la mia prima vittoria di tappa al Giro nel 2021 e ho ripetuto la stessa celebrazione oggi. Il nostro Direttore Sportivo Iljo Keisse, che era il suo migliore amico, è qui presente in corsa, ed è importante per noi tenere vivo il suo ricordo”.

“Non era previsto! ha dichiarato Geraint Thomas-  Volevamo solo stare fuori dai guai e lo abbiamo fatto fin dall’inizio. I ragazzi sono stati davvero fantastici e mi hanno preparato bene.  Speravamo che Filippo Ganna e Jhonatan Narvaez fossero con me ma si sono persi un po’ lungo la strada” Ho visto Honoré e poi Pogacar andarsene e mi sono detto ‘tanto vale che vada’ ma mi ha fatto davvero male!. Ho detto a Pogacar che ero stanco.  Ho provato a dare il cambio ma è stato difficile.  Mi sono guardato indietro e sono rimasto sorpreso nel i vedere un divario così grande, ma sapevo che ci avrebbero ripreso”. Il gallese è comunque soddisfatto delle sue condizioni e del suo inizio di Giro . ” È un buon inizio.  Mi sento bene.” ha concluso Thomas , ora solo secondo assoluto, a 46 secondi da Pogacar . Sul suo account X,  Geraint Thomas  ha fatto il suo commento, invitando ironicamente la maglia rosa a calmarsi per il futuro.” Va bene figliolo, ti sei divertito. Passiamo una bella giornata tranquilla domani? “ ha scritto.

La Maglia Rosa Tadej Pogacar ha detto: “Non mi aspettavo un attacco così deciso da parte di Mikkel Honorè. Mi sono ritrovato davanti, e poco dopo è rientrato anche Geraint [Thomas]. Ci siamo guardati e abbiamo iniziato a collaborare ma non pensavamo di poter arrivare al traguardo. Non era mia intenzione cercare i secondi di abbuono allo Sprint Intermedio ma, quando ho visto la Ineos Grenadiers muoversi, sapevo di dover fare attenzione. E’ sempre meglio guadagnare secondi su Thomas piuttosto che perderli”.

Ciao Uijtdebroeks , il giovane scalatore belga  del Visma Lease  resta leader della classifica dei migliori giovani al termine di questa terza tappa del Giro d’Italia. Una giornata cosiddetta di ‘transizione’ ma che non è stata facile per Cian Uijtdebroeks che si è ritrovato intrappolato nell’ultimo scaglione, dietro al gruppo maglia rosa di Tadej Pogacar. “Sì, avevamo paura… Era un tale caos ! La partenza è stata facile . Poi nell’intermedio è esploso tutto all’improvviso , non ce lo aspettavamo. C’era un gruppo di 25 corridori che se ne sono andati e per noi è stata un’ottima situazione perché avevamo due ragazzi davanti (Olav Kooij e Christophe Laporte, ndr).  Congratulazioni ai miei compagni di squadra che mi hanno aiutato molto e che sono stati in grado di riportarmi nel gruppo . Poi, nel finale, è sempre molto stressante, quindi devi solo sopravvivere fino alla linea. Mi sento bene. Oggi le gambe non sono riuscite a rilassarsi davvero nella seconda parte della tappa. È davvero fantastico poter indossare questa maglia e mi è davvero piaciuto”.

Per quanto riguarda l’attacco di Tadej Pogacar negli ultimi tre chilometri, il belga non sembra particolarmente sorpreso. “È molto forte quindi probabilmente può farcela. Penso che si stia semplicemente divertendo e forse vuole mostrare la sua maglia”