Doping, sospeso Nicola Genovese per positività all’ EPO

di Redazione

La notizia è arrivata a ciel sereno ieri mercoledì 22 maggio. Nicola Genovese, ciclista Master tesserato con il Team Rossoazzurri, è stato sospeso in via cautelare dal Tribunale Nazionale Antidoping, in accoglimento dell’istanza proposta dalla Procura Nazionale Antidoping, per positività all’ EPO in occasione di un test effettuato fuori competizione.

L’EPO e la sua storia iniziata 50 anni fa

L’EPO ha fatto molte “vittime” nello sport e non soltanto nel ciclismo. Capace di aumentare la produzione di globuli rossi per ossigenare meglio i tessuti, l’eritropoietina aumenta la residenza ed in generale la prestazione sportiva. La comparsa dell’EPO si può fare risalire al 1977, anno in cui Miyake riuscì a purificare l’eritropoietina umana e nel 1985 Lin e Jacobs clonarono il gene dell’eritropoietina e svilupparono una linea cellulare transfettata (cellule CHO) capace di produrre eritropoietina ricombinante umana. Nel 1989 avvenne la clonazione del recettore dell’EPO e nel 2000 la sintesi della darbepoetina. Negli anni 90, in particolare,  l’Epo fu molto diffuso nel ciclismo professionistico. Gli effetti durano un paio di settimane, ma nell’organismo la sua presenza è di breve durata.

Una stagione ricca di successi per Genovese

Domenica 19 maggio Nicola Genovese aveva  vinto la Granfondo Giro dell’Etna, ma questa è stata l’ultima di una stagione ricca di successi, che l’ha visto protagonista anche alla GF Città di Ragusa, GF dei Nebrodi e in Toscana la Poggio di Maremma.