Ciclismo,Ficara positivo ad un controllo antidoping. La sua versione sulla vicenda

di Fabio Bologna

Il ciclista Siracusano Pierpaolo Ficara è risultato positivo ad un controllo antidoping, effettuato fuori competizione,  disposto dalla NADO ed eseguito in data 7 Ottobre a  Canicattini Bagni. La procura antidoping ha disposto la sospensione in via cautelare dell’atleta. La sostanza riscontrata è un metabolita del Clostebol, appartenente alla categoria degli Androgeni e nello specifico Androgeni per uso topico. Una pomata che viene utilizzata per il trattamento di lesioni, ulcere cutanee, ferite e che si trova come farmaco da banco in qualsiasi farmacia.

È di poche ore fa la notizia che un altro atleta, stavolta nella pallacanestro, Riccardo Moraschini, è risultato positivo allo stesso metabolita. La pena che Ficara rischia va da due mesi a due anni, ma è ipotizzabile, ce lo auguriamo, che venga anche assolto com’è successo nel 2019 ad un ciclista 15enne che aveva utilizzato una crema, il Trofodermin, per il trattamento di una ustione. Sentito telefonicamente Ficara ci ha dato la sua versione. “Stamattina quando sono stato contattato dal CONI mi è caduto il mondo addosso. Ancora adesso mi sembra di sognare.  La mia estraneità a qualsia utilizzo di sostanze proibite è totale e spero, assieme ai miei avvocati, di riuscire a dimostrare la mia assoluta buona fede. È un normale farmaco da banco di utilizzo comune. Sono moralmente distrutto.”

Ultimamente Ficara lo abbiamo visto spesso sui campi gara della MTB, specialità nella quale si è cimentato con ottimi risultati, ultimo il terzo posto all’Etna Marathon del mese scorso.