Un Messina decimato perde 2-0 a Catanzaro. Vigilia tormentata dal Covid

di Alessandro Calleri

La sconfitta per 2-0 rimediata al “Ceravolo” è stata una battuta d’arresto piuttosto preventivabile. La trasferta di Catanzaro, da affrontare già con diversi problemi di formazione, è diventata più che mai tormentata per un Messina colpito nell’immediata vigilia dal riscontro di un caso di positività al Covid (non ufficializzate le generalità, ma intuibile dal forfait nello schieramento) emerso nei controlli effettuati in hotel. Il match, originariamente previsto alle 17.30, è stato così posticipato alle 20, in accordo tra le società e la Lega Pro, per consentire un nuovo giro di tamponi (effettuato in una farmacia) al gruppo squadra peloritano che per fortuna ha scongiurato il “cluster”. Alle assenze di Sarzi Puttini squalificato, Vukusic, Baldè e Fazzi infortunati, ai box insieme al lungodegente Matese, si sono aggiunte all’ultimo quelle di Damian e Adorante, che ha accusato durante il riscaldamento un problema fisico. Giallorossi decimati e attacco d’emergenza composto da Russo e Catania. Appena 17 elementi in distinta per il tecnico Capuano.

Dopo 30 secondi Catanzaro subito pericoloso con Cianci che si invola verso la porta di Lewandowski, lo chiude Celic subendo anche fallo. Il portiere polacco, al 12′, non ha difficoltà a bloccare il tiro di Bombagi. L’ex estremo difensore del Teramo ferma alla disperata Cianci al 23′ in uscita bassa che era stato pescato in area dal lancio di Fazio. Al 27′ i calabresi la sbloccano sulla triangolazione Vandeputte-Carlini con la sfortunata deviazione di Carillo a beffare Lewandowski. Al 31′ Tentardini spedisce alto sopra la traversa e nuovo pericolo per il Messina. Capuano opera il primo cambio: Busatto per Konate. La punta proveniente dal Vicenza serve Russo sul quale sventa la minaccia Tentardini. Si va al riposo col Catanzaro in vantaggio per 1-0.

Al 9′ della ripresa la squadra di Calabro trova il raddoppio che di fatto consente ai padroni di casa di mettere in ghiaccio il match. Vandeputte salta Celic, si inserisce dal vertice sinistro dell’area e lascia partire una gran conclusione non lasciando scampo a Lewandowski. Splendida la realizzazione del belga. Il portiere ospite salva al 60′ a tu per tu con Cianci. Catanzaro in controllo e Messina che, con gli uomini davvero contati, può ben poco. A parte il valzer dei cambi non c’è più molto da segnalare. Tiri fuori misura dalla lunga distanza di Vandeputte e Vazquez, poi al 76′ è Scognamillo a concludere alto. I peloritani si fanno vedere prima del gong con la traversa colpita da Busatto, ma l’arbitro aveva interrotto il gioco per una precedente posizione di offside. Mentre il Catanzaro festeggia per il gap accorciato dalla vetta, il Messina cede 2-0, con nulla da rimproverarsi, scivolando al quart’ultimo posto scavalcato dal Potenza in classifica.

Il tabellino. Catanzaro-Messina 2-0
Catanzaro (3-4-1-2): Branduani; De Santis, Fazio, Scognamillo (40′ st Cinelli); Tentardini, Welbeck, Verna, Vandeputte; Carlini (25′ st Curiale); Cianci (25′ st Vazquez), Bombagi (44′ st Risolo). A disp. Nocchi, Romagnoli, Bayeye, Monterisi, Ortisi, Bearzotti, Gatti. All. Calabro
Messina (3-5-2): Lewandowski; Celic (45′ st Fantoni), Carillo, Mikulic; Morelli (1′ st Distefano), Fofana (35′ st Marginean), Simonetti, Konate (33′ pt Busatto), Goncalves; Catania, Russo. A disp. Fusco, Rondinella. All. Capuano.
Arbitro: Acanfora di Castellamare di Stabia (assistenti: Niedda di Ozieri e Feraboli di Brescia).
Marcatori: 27′ pt Carillo autorete (M), 9′ st Vandeputte (C)
Note – Ammoniti: Cianci (C), Celic (M), Simonetti (M), Russo (M), Scognamillo (C), Mikulic (M).