Waterpolo Palermo: squadra femminile e riportare i giovani in piscina, questi sono gli obbiettivi della Società

di Giovanni Saeli

Dopo un mercato da grande protagonista per la serie B, la Waterpolo Palermo continua il costante lavoro in piscina ma non solo.

Cresce sempre di più il “progetto Waterpolo Palermo”, guidato dall’instancabile Antonio Coglitore: dopo i grandi risultati con le formazioni giovanili come la vittoria del Habawaba, torneo giovanile più importante al mondo, la società palermitana ha ancora voglia di crescere sotto ogni punto di vista.

Ne abbiamo parlato con Vittorio Pettonati, dirigente nonché colonna solida della Waterpolo Palermo.

Vittorio Pettonati, La Waterpolo sta diventando negli anni un modello vincente di società sportiva. Qual é il segreto di questa società?

“La Waterpolo Palermo conta su un parco allenatori e dirigenti appassionati di pallanuoto ma non solo: abbiamo tutte persone che nella vita quotidiana lavorano in aziende importanti italiane e multinazionali. Da qui nasce un mix di competenze ed esperienze al servizio della Waterpolo.

Adesso siete tra le società economicamente più sane e soprattutto con un vivaio incredibile. Dove nasce la Waterpolo di oggi?

Il nostro é un percorso iniziato poco più di 5 anni fa. Basti pensare che avevamo nelle giovanili circa una decina di iscritti o poco meno.

Da li siamo partiti con l’idea di creare un luogo sano, sicuro e pieno di valori sportivi importanti.

Abbiamo puntato, a mio avviso, sui migliori tecnici come il nostro motore sportivo Filippo Puleo, Alexandra Araujo (Oro Atene 2004) o Mario Raimondo per citarne giusto qualcuno.

Adesso contiamo su uno staff di 24 persone tra dirigenti, tecnici e soci del direttivo. Una macchina complicata ma ben oliata.”

Vittorio é davvero interessante la crescita esponenziale del vostro settore giovanile da 10 a poco più di 120 iscritti.
Adesso che obiettivi ci sono per i giovani della Waterpolo?

Non diamo mai obiettivi ai nostri ragazzi perché per loro deve essere sempre un gioco ed un divertimento. L’unico vero obiettivo per loro é quello di fare sempre meglio anno dopo anno.

Preferiamo darci noi degli obiettivi specifici: vogliamo assolutamente contrastare la forte dispersione che si sta creando nel mondo dello sport giovanile.

Con la pandemia, sempre più ragazzi stanno abbandonando lo sport preferendo la PlayStation a casa in solitudine. Ecco, il nostro vero obiettivo é riavvicinare i ragazzi allo sport ma soprattutto farli continuare per tanti anni.

É un obiettivo solitario?

No, tutt’altro. Per farlo abbiamo riallacciato tantissimi rapporti con altrettante società della sicilia Occidentale come il Circolo Lauria. Creare gruppi di ragazzi uniti e farli crescere con dei valori é una mission che tutte le società devono avere soprattutto in questo periodo. Insieme si vince sempre.. vedi la grande collaborazione che abbiamo instaurato ormai da anni con la Rn Terrasini che ci ha portato grandi soddisfazioni.”

Circola anche la voce che la Waterpolo Palermo vuole accendere i riflettori sulla pallanuoto femminile. É solo una voce?

“Più che una voce é una grande verità. Abbiamo già 15 ragazze tesserate con la nostra società che hanno voglia di misurarsi con altre ragazze pari età. Per farlo abbiamo ultimato in queste ore un accordo con la storica società Aquarius Trapani del presidente Di Bartolo.

Oltre ai ragazzi, anche le nostre ragazze saranno inserite, almeno per quest’anno, nelle loro formazioni giovanili e nella prima squadra per poter crescere e soprattutto per potersi divertire.

É un dovere morale che abbiamo nei confronti di chi, come le nostre giovanissime atlete, sta vivendo il momento più triste per la pallanuoto femminile che Palermo abbia mai vissuto