Calcio: fiasco Palermo al Barbera, solo pari contro la Fidelis Andria

di Pietro Minardi

Un Palermo creativo ma poco cinico non riesce ad andare oltre il pari contro la Fidelis Andria. Al Barbera finisce 1-1, dopo una partita nella quale i rosanero propongono tanto gioco, ma senza riuscire a perforare con continuità la porta di Saracco, fra i migliori dei suoi. Gli uomini di Baldini non sono così riusciti a replicare quanto buono visto nella trasferta di Avellino, fermandosi a quota 52 in classifica.

IL MATCH

Baldini cambia qualcosa in difesa, cercando di trovare un quadra ai suoi schemi di gioco. Sono undicimila i sostenitori accorsi al Renzo Barbera per sostenere gli uomini di Silvio Baldini. Ciò complice anche l’iniziativa della società di viale del Fante, che ha messo i ticket in vendita al prezzo calmeriato di 1 euro.

Parte meglio il Palermo, ma è la Fidelis Andria ad andare in vantaggio con il giovane Messina. L’avanti pugliese, inserito all’ultimo momento in distinta, approfitta di una colossale dormita difensiva di Accardi e batte imparabilmente Massolo. E’ 0-1 al diciassettesimo. I rosanero provano ad alzare i giri, ma senza pungere. Si va all’intervallo con la Fidelis Andria avanti nel punteggio.

LA RIPRESA

Nella ripresa Baldini inserisce Soleri, Felici, Giron ed Odjer. Intorno all’ora di gioco, arriva l’episodio da moviola che potrebbe cambiare la partita. Fallo di mano in area, per l’arbitro è rigore. Sul dischetto si presenta Floriano, che incrocia ma trova l’opposizione di uno strepitoso Saracco.

Ma la dea bendata sorride nuovamente ai rosanero. Al settantottesimo Nunzella stende Felici nei pressi della bandierina. Doppio giallo e Fidelis Andria in dieci. I rosanero impiegano il massimo sforzo ed attaccano a pieno organo, trovando al minuto 84 il gol del pari con Gregorio Luperini, abile a battere di testa Saracco. Gli uomini di Baldini ci provano fino alla fine ma il muro degli ospiti resiste. Finisce 1-1 al Barbera, fra i fischi del pubblico e con la consapevolezza, per gli uomini di Baldini, di aver gettato un importante occasione al vento.