L’ex Marson ferma Brunori dal dischetto, rosanero battuti a Cosenza 3-2

di Pietro Minardi

Il Palermo interrompe la striscia positiva di quattro risultati utili consecutivi, cadendo in quel di Cosenza con il punteggio di 3-2. Troppi errori difensivi per i rosanero, apparsi involuti rispetto alle prestazioni precedenti. Nel finale, gli uomini di Corini avrebbero anche l’occasione per pareggiare ma Brunori, autore oggi di una doppietta, si fa ipnotizzare dagli undici metri dall’ex Marson. Il Palermo rimane così a quota 15, un solo punto sopra la zona play-out.

PALERMO PASSA AVANTI, COSENZA TROVA IL PARI

Corini conferma l’undici visto nella sfida contro il Parma, con Devetak e Mateju ad affiancare Marconi e Nedelcearu in difesa. Cerniera di centrocampo con Broh e Gomes a fare da spalla a Segre. Tridente offensivo con Di Mariano, Valente e Brunori. Parte meglio il Cosenza, con i lupi che si rendono pericolosi sulle fasce. Rosanero in confusione sugli esterni, con Mateju e Devetak già ammoniti dopo quindici minuti. Quest’ultima rischia anche il rosso al ventesimo, per un brutto fallo al limite dell’area su Martino. L’arbitro lo grazia, Corini no, che infatti lo sostituisce con Crivello.

I rosanero continuano a palesare diversi limiti difensivi, essendo in netta inferiorità numerica sulla mediana. Ma, al contempo, le aquile sanno volare in contropiede e in velocità, come accade al minuto 41. Gomes si libera bene a centrocampo, servendo in verticale Di Mariano. L’esterno fa una sponda al volo di destro per Brunori che si inserisce con i tempi giusti ed è poi implacabile davanti a Marson: 1-0 rosanero.

Quando l’intervallo sembrava vicino però, il Palermo commette una delle solite ingenuità e il Cosenza trova le forze per pareggiare. Cross di Rispoli dalla destra che premia l’inserimento di Florenzi. L’esterno calabrese prova una sforbiciata al volo che beffa Pigliacelli sul secondo palo. Si va al riposo sull’1-1.

ERRARE E’ UMANO, PERSERVERARE E’ DIABOLICO

Nella ripresa si ci attende una reazione dei rosanero che però non arriva. Il Palermo non entra bene in campo e si vede. All’undicesimo della ripresa il Cosenza mette la freccia e passa. Sugli sviluppi di un corner, Segre buca il pallone in uscita e lascia la sfera a Rigione. Il centrale calabrese, da solo in area, è freddo e spiazza Pigliacelli: 2-1 Cosenza.

Botta e risposta nel primo tempo, lo stesso nella ripresa. Un minuto dopo infatti, i rosanero trovano la forza di riacciuffare immediatamente il pari. Da un calcio piazzato battuto da Valente, Nedelcearu prolunga di testa e trova l’inserimento di Brunori. L’attaccante è bravo a dare forza al pallone e a battere Marson sul suo palo: 2-2 fra Cosenza e Palermo.

Come da titolo del paragrafo, errare è umano, perseverare è diabolico. Nemmeno il tempo di respirare e i lupi ripassano in vantaggio. Di Mariano spreca un contropiede 4 contro 4, preferendo il tiro ad un comodo passaggio ad un compagno. Sul ribaltamento di fronte, cross dalla sinistra di Florenzi che trova l’incornata vincente di Larrivey, bravo a sovrastare fisicamente Crivello: è il 3-2 del Cosenza.

BRUNORI SPRECA UN RIGORE

Corini, solo a quel punto, inizia a cambiare qualcosa. Dentro Vido e Saric, fuori uno spento Segre e Marconi. Rosanero che passano a tre ed aumentano il peso offensivo. La squadra di Corini però è monotematica, preferendo quasi sempre giocare dal lato di Di Mariano. E’ dalla fascia di Valente che però piovono i cross più pericolosi, che costringono il Cosenza a chiudersi in difesa. Il tecnico rosanero opera altri due cambi dalle parti dell’ottantesimo. Fuori Broh e Gomes, quest’ultimo fra i migliori in campo, dentro Floriano e Damiani. Quando tutto sembrava perduto, al minuto 86 Valente mette in mezzo un cross al bacio per Video, che Rigione devia in angolo. Lo fa però con un abbraccio leggermente staccato dal corpo.

L’arbitro Gualtieri ci mette tre minuti per decidere di andare al VAR. Da una veloce consultazione, decide così di concedere il calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Brunori, che calcia male come fatto a Modena: in quell’occasione gli era andata bene, questo volta Marson, ex della partita, stende la mano e para. E’ la pietra tombale sull’incontro. Il Cosenza resuscita, il Palermo ricrolla verso le posizioni critiche della classifca, un solo punto sopra la zona play-out. Si va adesso alla pausa, al ritorno della quale i rosanero ospiteranno al Barbera un’altra pericolante, ovvero il Venezia.